Hamilton: nessun provvedimento, pole salva
Il collegio dei commissari sportivi del GP di Russia ha deciso di non prendere dei provvedimenti nei confronti di Lewis Hamilton dopo che era stato messo sotto investigazione a causa di un taglio di pista alle 15,04 delle qualifiche. L'inglese non ha tratto vantaggio dalla situazione per cui non è scattato alcuna sanzione: se fosse stato in gara avrebbe dovuto pagare con 5 secondi di penalità.

Sarebbe stata un’ingiustizia togliere la pole di Lewis Hamilton nel GP di Russia. L’esa-campione quella partenza al palo l’ha conquistata con la determinazione del grande campione che sa guidare oltre i guai e i problemi, come solo i fuoriclasse sono in grado di fare, per cui nessuno ha avuto da obiettare quando il collegio dei commissari sportivi che non ci sarebbe stato alcun provvedimento nei confronti del pilota britannico.
Lewis era finito sotto investigazione per un lungo in curva 2 alle 15,04 rientrando in pista senza rispettare le norme scritte nelle note dell’evento allegate al regolamento particolare di gara.
Il pilota Mercedes ha ammesso di essere consapevole che quella infrazione in gara sarebbe costata una penalità di cinque secondi, ma i commissari sportivi capeggiati dall’ex pilota Mika Salo, hanno deciso il non luogo a procedere perché Hamilton non aveva tratto alcun vantaggio dalla manovra.
Per adottare la decisione il collegio degli sportivi ha fatto riferimento ai precedenti che si rifanno al GP di Spagna 2018 e al GP del Canada 2019 per episodi simili che sono finiti allo stesso modo. Alla fine giusto così…

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Riguardo questo articolo
Serie | Formula 1 |
Evento | GP di Russia |
Sotto-evento | QU |
Location | Sochi Autodrom |
Piloti | Lewis Hamilton |
Team | Mercedes |
Autore | Franco Nugnes |
Hamilton: nessun provvedimento, pole salva
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