Hamilton: "La scia conta, anche se così è stato pericoloso"
L'inglese spiega quanto successo in Q3, dove non è riuscito ad effettuare l'ultimo tentativo prendendo la bandiera a scacchi mentre stava dietro ai rivali. Domani però è secondo e può attaccare.
Foto di: Steven Tee / Motorsport Images
Lewis Hamilton è riuscito nell'impresa di mancare il giro decisivo della Q3 a Monza e per il via del Gran Premio d'Italia si è ritrovato dietro alla Ferrari del poleman Charles Leclerc.
Un errore del genere dal Campione del Mondo non ce lo si sarebbe mai aspettato, ma sia lui che altri sei piloti hanno voluto giocare d'astuzia e strategia, entrando nei minuti conclusivi dell'ultima manche procedendo in fila indiana per aspettarsi a vicenda e sfruttare le scie.
Il risultato è stato che solo la Rossa di Leclerc e la McLaren di Carlos Sainz, che avevano deciso di andare per i fatti loro, hanno potuto compiere l'ultimo tentativo, mentre Hamilton, il suo compagno Valtteri Bottas e la Ferrari di Sebastian Vettel sono transitati sul traguardo con la bandiera a scacchi già esposta, senza quindi poter provare a battere il tempo che il monegasco aveva firmato nel primo passaggio.
"Onestamente diciamo che sono contento di essere in prima fila e poter lottare con le Ferrari, ci siamo piazzati entrambi fra loro e per noi è un ottimo risultato", commenta a mezzo sorriso Hamilton, secondo per un soffio, ma visibilmente deluso per l'accaduto.
Il caos ha tratto tutti in inganno e il cronometro inesorabilmente è scaduto, con l'inglese che cerca di spiegare quanto successo facendo ammenda.
"E' stato un po' strano e deludente il finale, ci sarebbe stata la possibilità di divertirsi di più, invece abbiamo perso l'occasione di girare. Tutte queste strategie sono strane e con così poco tempo sul cronometro tutti hanno rallentato per avere una posizione migliore. Alla fine il tempo è scaduto e la pole position si è decisa nel primo tentativo".
Il leader del Mondiale resta comunque convinto che in parte la scelta di stare dietro ai rivali fosse giusta, anche se alla fine ha avuto ragione chi ha corso da solo.
"Sappiamo che le scie contano parecchio quest'anno, specialmente a Monza, con queste nuove ali la resistenza è più alta, per questo dico che contano. Il giro di lancio è sempre pericoloso quando chi ti precede o chi ti sta a fianco rallenta. C'è gente che ti frena all'improvviso davanti, a volte è pure divertente fare l'elastico, noi eravamo dietro alla Ferrari sul rettilineo e ci serviva la loro scia, come ad altri la nostra. E' andata così, comunque domani siamo in prima fila e possiamo attaccare".
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