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F1 | Hamilton: "La FIA deve assicurarci commissari imparziali"

Il pilota della Mercedes non vuole più parlare di Abu Dhabi, ma per il futuro chiede più chiarezza alla Federazione, parlando di disparità di trattamento a seconda dei rapporti con i commissari. Un'accusa che ha stupito non poco...

Lewis Hamilton, Mercedes

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Nella prima conferenza stampa in pista del 2022, Lewis Hamilton è stato molto chiaro: “Non voglio commentare ulteriormente le vicende di Abu Dhabi. Siamo all’inizio di una nuova stagione, e guardo avanti”.

Lewis ha chiuso la porta (dal piglio sembra davvero in modo definitivo) su quanto accaduto lo scorso dicembre a Yas Marina, confermando di aver voltato pagina. Altra cosa, però, è ciò che potrà influenzare il mondiale che scatterà tra meno di un mese in Bahrain, e su questo fronte Hamilton è stato tutt’altro che silenzioso, inviando un messaggio diretto e decifrabile solo in parte.

Nelle numerose controversie che hanno animato il mondiale 2021 c’era stata anche una lunga discussione in merito al comportamento permesso in pista, ovvero su cosa è possibile fare e cosa no, tema emerso dopo le difese estreme di Max Verstappen viste in più occasioni.

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Le modifiche che la FIA ha introdotto a partire da questa stagione nella direzione gara, porteranno all’alternanza di due direttori, assistiti anche da un inedito sistema che prevede anche la presenza di una VAR operante in modo remoto. Hamilton, interpellato in merito alla possibilità che la situazione possa effettivamente migliorare, ha però sorpreso.

“Dobbiamo però assicurarci di avere anche commissari imparziali – ha dichiarato Lewis – ci sono piloti molto, molto amici di alcune persone, gente che viaggia assieme, e diciamo che si può tendere ad avere delle simpatie per chi si conosce meglio. Credo che siano necessari professionisti che non operano con pregiudizi, persone in grado di essere del tutto neutrali quando di tratta di prendere una decisione”.

Hamilton punta sulla disparità di giudizio, un tema emerso anche lo scorso anno commentando la valutazione di diversi episodi, ma mentre finora si era parlato di un problema di potenziali diversità di vedute legato ai diversi collegi di commissari sportivi, Hamilton ha acceso i riflettori anche su un altro aspetto, ovvero quello di potenziali rapporti più ravvicinati tra alcuni delegati FIA e certi piloti, che ovviamente Lewis non ha menzionato.

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