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F1 | Hamilton: "In Mercedes contiamo i giorni che ci dividono dalla W15"

Lewis Hamilton ha dichiarato che sta facendo il conto alla rovescia per il lancio a febbraio della Mercedes W15, la vettura del prossimo anno, sicuro che possa rivelarsi una monoposto migliore della attuale W14. Nel frattempo, tuttavia, l'inglese deve confrontarsi con il pacchetto che ha in mano, sapendo di dover migliorare la qualifica nei prossimi appuntamenti per non essere costretto a dover vedere la corsa come una rimonta dai margini della top ten.

Lewis Hamilton, Mercedes W14

La stagione 2023 della Mercedes può rappresentare una sorta di periodo di traghettamento verso il prossimo campionato. Dopo un inizio di mondiale al di sotto delle attese, complice una scelta progettuale che non ha dato i risultati sperati, la squadra della Stella si è reiventata, cambiando completamente direzione a livello di sviluppo per comprendere quasi passi fare verso il 2024.

Sin dai primi momenti al volante della W13, infatti, Lewis Hamilton aveva sottolineato alcuni difetti piuttosto importanti della monoposto, rimarcando come il cockpit fosse in una posizione fin troppo avanzata e che il bilanciamento fosse eccessivamente spostato verso l’anteriore, rendendo complicato gestire il retrotreno. A Monaco è arrivato un grosso pacchetto di novità tecniche che ha iniziato a dare alcuni riferimenti al team, per quanto, chiaramente, determinate caratteristiche non possono essere modificate dal giorno alla notte.

Da quel momento in poi, sfruttando anche le caratteristiche di determinate piste, la squadra anglo-tedesca ha ottenuto qualche risultato di spicco, arrivando anche a confermarsi seconda forza in alcune gare. Tuttavia, tappe come quella di Monza hanno esposto quegli elementi su cui la Mercedes deve ancora lavorare in vista del futuro, a partire dalla velocità di punta sui rettilinei. Se a Spa, per avvicinarsi alle velocità di punta degli avversari, Hamilton aveva scelto un’ala molto scarica che costringeva a pagar dazio nel secondo settore, quello più guidato, a Monza questo gap si è ulteriormente ampliato, date che anche le altre squadre hanno optato per configurazioni a basso carico.

Sir Lewis Hamilton, Mercedes-AMG, arriva sulla griglia di partenza

Sir Lewis Hamilton, Mercedes-AMG, arriva sulla griglia di partenza

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

La Stella era ben consapevole che avrebbe fatto più fatica in Italia, anche per le difficoltà incontrate al venerdì nello sfruttamento della mescola più soffice, la C5. Tuttavia, in qualifica George Russell è riuscito a conquistare un buon quinto posto, che si è poi trasformato in una quinta posizione in gara. Qualche problema in più per il suo compagno di squadra, Lewis Hamilton, il quale si è visto costretto a una prima parte di corsa in attesa dietro alle McLaren per sfruttare il vantaggio della gomma hard sulla lunga distanza, il che gli ha poi consentito di chiudere in sesta posizione.

Nonostante un passo gara comunque positivo, il partire così indietro dalla griglia di partenza, come avvenuto anche a Zandvoort, ha spesso spinto il sette volte campione del mondo a delle corse in rimonta. “Per me i weekend sono abbastanza semplici. Devo solo fare meglio in qualifica”.

"E poi devo convivere con la macchina che abbiamo al momento. Oggi è la terza macchina più veloce, ed è ovviamente doloroso per tutti noi. Vorremmo essere più veloci. Ma stiamo contando i giorni che mancano a febbraio [per la nuova vettura]".

Sir Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Sir Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Sulla gara di Monza, Hamilton ha anche raccontato la particolare strategia affrontata, in particolare in merito ai suoi dubbi di poter portare le gomme medie fino alla bandiera a scacchi, tanto da mettere in discussione la scelta del team via radio. Alla fine ha fatto un buon lavoro di gestione spingendo nei momenti giusti e ha superato Fernando Alonso, Oscar Piastri (con il quale è entrato in contatto subendo una penalità di 5 secondi), Lando Norris e Alex Albon, il che gli ha permesso di arrivare tra i primi sei.

"Non ero assolutamente arrabbiato. Dovevo solo arrivare al 35° giro, e il ritmo non era così elevato in quel momento. Ma mi hanno fermato”, ha detto quando gli è stato chiesto dei messaggi radio. "

"Il giro in cui sono rientrato ai box mi hanno detto che dovevo puntare a una certa tornata, e poi all'improvviso mi hanno fermato. Ero un po' confuso, ecco tutto. E poi ero decisamente preoccupato di non riuscire ad arrivare alla fine. Il distacco tra me e le McLaren era notevole, e sono finito dietro a una Aston. Quindi, a quel punto, non mi rendevo conto di quale potesse essere la mia situazione. Ma mi sono preso cura delle gomme, ho chiuso il gap e ho fatto una bella battaglia".

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