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F1 | Hamilton: "Il team radio? Non ero disfattista"

Il pilota della Mercedes ha spiegato le motivazioni che l'hanno spinto a chiedere via radio il ritiro ad inizio gara ed ha poi elogiato la squadra per il grande lavoro compiuto con gli aggiornamenti.

Lewis Hamilton, Mercedes W13

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Il Gran Premio di Spagna di Lewis Hamilton è stata una altalena di emozioni per il sette volte iridato. Il pilota inglese, scattato dalla sesta posizione in griglia al volante di una Mercedes W13 dotata degli ultimi aggiornamenti portati in pista dal team, ha visto la propria gara subito rovinata a causa di un contatto provocato da Kevin Magnussen in curva 4.

Hamilton, nello scontro, ha riportato la foratura dello pneumatico anteriore sinistro e dopo aver effettuato la sosta per il cambio gomme è rientrato sul tracciato in penultima posizione.

La regia internazionale ha mandato in onda un team radio nel quale l’inglese chiedeva al proprio muretto se non fosse il caso di ritirare la vettura per preservare il motore, ma la risposta di Peter Bonnington è stata negativa.

Hamilton ha così proseguito mettendo in mostra una rimonta inattesa che l’aveva visto risalire sino alla quarta piazza per poi retrocedere in quinta, alle spalle della Ferrari di Carlos Sainz, quando dai box lo hanno avvisato di alzare il piede a causa di un problema alla power unit.

A fine gara il sette volte iridato ha spiegato quel team radio che ha creato molte polemiche sui social: “Non si trattava di essere disfattisti. Ero letteralmente in ritardo di 30 secondi”.

Lewis Hamilton, Mercedes W13, effettua una sosta ai box

Lewis Hamilton, Mercedes W13, effettua una sosta ai box

Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images

Lewis ha poi proseguito evidenziando come la sua incertezza nascesse dal fatto di non voler rischiare una power unit per finire la gara fuori dalla zona punti.

“Mi sono chiesto se avesse senso usare un motore per correre in ultima posizione o comunque fuori dalla top 15 e rischiare più avanti nella stagione di incorrere in penalità”.

“Non so se l’affidabilità sia un problema, ma alla fine oggi abbiamo avuto un allarme. Ho pensato che sarebbe stato più opportuno salvaguardare un motore, ma sono contento di non averlo fatto e questo dimostra che non bisogna mai arrendersi”.

Aver chiuso in quinta posizione al termine di una rimonta davvero solida ha dato grande fiducia ad Hamilton circa la bontà degli aggiornamenti portati in pista dalla Mercedes. Il team di Brackley sembra aver trovato la strada corretta per eliminare il porpoising che sin dall’inizio dell’anno ha afflitto le W13 di Lewis e di George Russell.

“Dall’ultima gara della scorsa stagione è stato tutto difficile. Abbiamo avuto problemi con la monoposto, con la safety car, con tutto. Non siamo stati molto fortunati, ma ci siamo rimessi in sella e non abbiamo mai mollato”.

“Aver iniziato la gara in modo positivo, poi aver quel problema poco dopo il via e rimontare mi ha riportato alla mente alcune delle corse che ho disputato nei vecchi tempi. È stata una sensazione fantastica”.

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