Hamilton gigante a Spa anche con una Mercedes da "bagnato"
Lewis ha rifilato mezzo secondo a Bottas nelle qualifiche del GP del Belgio. L'inglese ha infilato una serie di giri perfetti nei quali ha battuto per due volte il record della pista e la Mercedes si è assicurata tutta la prima fila, con Valtteri insidiato dalla Red Bull di Verstappen ad appena 15 millesimi. L'esa-campione ci ha regalato una prestazione da leggendo pur disponendo di una W11 che è stata assettata per essere imprendibile anche sul bagnato.
Se Lewis Hamilton avesse messo in fila tutte le giornate in cui ha conquistato una pole position in Formula 1, oggi avrebbe completato un trimestre. Numeri impressionanti quelli del campione del Mondo, che oggi a Spa ha conquistato per la novantatreesima volta il miglior tempo al termine delle qualifiche. La Mercedes è in forma stellare, e quando si somma il valore aggiunto di Hamilton, il cronometro certifica imprese.
Lewis ha messo tra sé e Bottas più di mezzo secondo, un margine maturato in gran parte nel secondo settore del circuito belga. Lo stesso Bottas ha reso omaggio al giro del compagno di squadra, con un commento che spiega molto: “Il mio giro finale è stato buono, mi è sembrato di andare anche oltre il limite, ma poi ho visto il distacco che ho rimediato e… non ho una spiegazione, se non quella che oggi Lewis ha fatto un gran lavoro”.
Hamilton non ha cercato aiuti dalle scie (come invece hanno fatto praticamente tutti i suoi avversari) decidendo di sfidare Spa da solo.
“Io e Valtteri ci alterniamo di gara in gara quando in qualifica si esce dai box – ha spiegato Lewis – questo fine settimana toccava a me farmi ‘tirare’, ma è stata una mia scelta rinunciare a questo vantaggio preferendo cercare un giro pulito, senza nessuno davanti. C’è sempre un piccolo vantaggio nel poter usare una scia, ma ci può sempre essere qualche imprevisto, come ad esempio se chi è davanti commette un errore. Mi sono solo assicurato di avere pista libera, e credo abbia funzionato”.
“È stata una delle sessioni di qualifica più pulite che abbia mai avuto – ha concluso Lewis - ogni giro è stato perfetto. Nessun errore, nessun problema, e già il primo tentativo della Q3 è stato molto buono. Avendo un buon margine nell’ultimo ‘run’ ma ho cercato ancora qualcosa e ho preso qualche rischio in più e.. beh, è stata una sensazione fenomenale”
Nel giorno in cui la Mercedes ha utilizzato per l’ultima volta la ormai celebre mappa ‘Struct-2’ (la modalità più estrema di utilizzo della power unit), il team campione del mondo ha monopolizzato la prima fila con la superiorità prevista sul resto del gruppo, ma con una eccezione: Max Verstappen. L’olandese ha mancato la seconda posizione per quindici millesimi, un’inezia che però avrà un’importanza cruciale in ottica gara.
Al di là dell’ottima performance dell’olandese e della Red Bull, c’è un motivo per cui la Mercedes non ha fatto l’atteso vuoto alle sue spalle, ed è legato alla scelta di assicurarsi un buon valore di carico aerodinamico in caso di gara sotto la pioggia, sacrificando i valori di velocità massima nel primo e terzo settore, due tratti della pista in cui Verstappen ha girato sugli stessi tempi del tandem di testa.
Quella della pioggia è una possibilità in cui la squadra crede molto (Hamilton già nella sessione FP1 ha completato dei giri con la mappa-motore da bagnato provando anche la partenza in seconda marcia), e Spa non è una pista in cui, in caso di pista bagnata, i piloti possono sopperire con la guida alle reazioni di un assetto da asciutto viste le velocità molto elevate che si raggiungono.
La Mercedes si è assicurata la possibilità di poter affrontare senza ansie i 44 giri in programma domani, convertendo parte della sua superiorità in una sorta di assicurazione da bagnato. Una chance che la squadra può permettersi, e che mette un’ipoteca molto forte sul Gran Premio di domani. Se non ci saranno imprevisti, non è semplice immaginare scenari differenti.
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