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Hamilton ci crede, Verstappen non ancora abbastanza

Lewis è il più veloce nei due turni di prove libere del GP della Turchia con il motore 4 che gli costerà dieci posizioni in griglia. L'inglese sembra disporre della monoposto migliore ad Istanbul mentre Verstappen soffre per l'assetto della Red Bull. Ma prima di svelare qual è il gioco è meglio aspettare le qualifiche, andando oltre le parti in commedia: la Ferrari, comunque, con Leclerc può giocare il ruolo della guastafeste.

Lewis Hamilton, Mercedes W12

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

La Mercedes ci crede. A dispetto dell’andamento di una stagione che sembra pendere nella direzione di Max Verstappen, il team campione del Mondo ha lanciato un segnale importante nella prima giornata d’attività in pista del Gran Premio di Turchia.

La prima sorpresa è arrivata con l’uscita dai box di Hamilton al via della sessione FP1, coincisa con la comunicazione FIA che ha ufficializzato l’utilizzo sulla monoposto numero 44 del quarto motore termico.

La scelta Mercedes di non cambiare la power unit completa è figlia di una strategia ben chiara, ovvero lasciare a Hamilton (che domenica sconterà ‘solo’ dieci posizioni sulla griglia di partenza) la possibilità di puntare in una rimonta senza precludersi la possibilità di puntare al podio, un piano che, da quanto visto oggi in pista, è tutt’altro che proibitivo.

Hamilton ha completato uno dei migliori venerdì del 2021, confermandosi subito molto a suo agio su un circuito di Istanbul tornato ad offrire un buon livello di grip dopo i problemi di dodici mesi fa.

Primo nella FP1, primo in FP2 e leader anche nelle simulazioni di gara, con ampio margine su tutti gli avversari. Una superiorità che ha fatto sorgere un dubbio: ha fatto bene la Mercedes a sostituire il motore termico sulla monoposto di Hamilton considerando il chiaro potenziale da vittoria visto in pista?

Se si trattasse di strategia la risposta sarebbe negativa, ma la scelta del box Mercedes è stata dettata da cause di forza maggiore, impressione che trova concorde anche Christian Horner. “Credo che probabilmente sia stata più una forzatura che una scelta ponderata – ha commentato il team principal della Red Bull – da quello che abbiamo visto hanno avuto problemi anche con alcune delle loro squadre clienti”.

La penalità che dovrà scontare Hamilton apre un nuovo scenario. Il pilota che oggi si è confermato più veloce, domenica scatterà molto probabilmente dalla sesta fila dello schieramento, e in casa Mercedes ora sperano che Valtteri Bottas nelle qualifiche di domani possa riuscire a precedere Max Verstappen.

Non è un’impresa semplice, quella che attende il finlandese, anche se la Red Bull vista oggi a Istanbul non è stata la solita monoposto molto ben equilibrata ed efficiente.

Verstappen (che ha chiuso la giornata in quinta posizione) ha lamentato un retrotreno instabile, ed un avantreno poco preciso nelle curve lente, manifestando un pizzico di nervosismo probabilmente legato anche alla necessità di sfruttare l’assist offerto dalla gara ad handicap che dovrà affrontare Hamilton.

“Non è stato il nostro venerdì migliore – ha commentato Max – dobbiamo concentrarci su noi stessi e trovare una soluzione. Stiamo ancora cercando di capire quale strada seguire, non ci sono molti dati storici su questa pista, quindi è una situazione un po' diversa rispetto al solito”.

Sarebbe però un errore pensare che non sia Verstappen il candidato numero 1 a scattare domenica dalla pole position, nonché il favorito al successo di tappa.

La quarta posizione di Sergio Perez ha confermato che la Red Bull di base c’è, probabilmente sarà necessario trovare i giusti correttivi sul fronte del setup, ed in più domani nel retrotreno della monoposto numero 33 tornerà la power unit numero 4, ovvero quella che ha esordito a Sochi. Un motore fresco, che consentirà a Max di poter contare su tutto il necessario per sfruttare al massimo l’assist della Mercedes.

Al netto della pioggia, che domani è data al 70% dalle previsioni meteo, c’è molta curiosità in merito a ciò che potrà puntare la Ferrari con Charles Leclerc.

I riscontri emersi nelle prime due sessioni di prove libere sono stati molto incoraggianti, sia nelle simulazioni di qualifica (che hanno visto Leclerc secondo) che nei long-run. Il ‘midfield’, ovvero il gruppo di squadre subito alle spalle di Mercedes e Red Bull, è sempre molto combattuto e ricco di sorprese.

Serviranno le qualifiche per definire un quadro più chiaro, ma Leclerc e Carlos Sainz (che domenica scatterà dal fondo della griglia) hanno confermato un buon ritmo sin dai primi giri, rafforzando l’impressione che oltre ad un buon bilanciamento di partenza, le due ‘rosse’ abbiano trovato sprint con la power unit evoluta. Un buon segnale, per il presente ma soprattutto nel lungo periodo.

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