Hamilton: "Che fatica portare in pista il lavoro del simulatore!"
Lewis è convinto che la pista di Interlagos giochi a favore della Red Bull (che non nomina mai), ma non si tira indietro nella battaglia, anche se ha 19 punti di distacco da Verstappen. L'epta-campione mette l'accento sulla freccia nera che "...in alcuni fine settimana funziona, in altri no, ci sono più difficoltà nel portare in pista il lavoro che viene fatto sul simulatore". "Rossi "...è una leggenda, una delle più grandi se non la più grande".
“Sarà molto difficile batterli in questo fine settimana”. ‘Loro’ sono la Red Bull, Lewis Hamilton non li cita ma fa capire bene a chi si riferisce, e non potrebbe essere altrimenti.
A pochi giorni dalla sconfitta subita a Città del Messico, Hamilton è cosciente di dover affrontare un altro weekend in salita e, come accaduto alla vigilia dello scorso fine settimana, anche oggi a Interlagos ha ribadito che la Red Bull in Brasile si è confermata vincente anche in anni complessivamente meno competitivi.
La variabile della Sprint Qualifying non la vede come una vera opportunità da sfruttare, e in una premessa tutt’altro che rosea, Lewis non sembra essere fiducioso di poter eventualmente rimontare in gara.
“Top Secret” è invece il fronte motori, ovvero la possibilità che Hamilton utilizzi ad Interlagos la power unit numero 5 scontando una penalità sulla griglia di partenza.
Senti anche tu la stanchezza per il momento frenetico del calendario?
“Personalmente mi sento bene. Per arrivare qui abbiamo affrontato un viaggio lungo, credo sia stato così per tutti. È incredibile vedere come tutto proceda così velocemente, è passato davvero poco tempo dalla fine del weekend di Città del Messico, ma mentre io ed altri piloti abbiamo avuto una giornata per recuperare, per i meccanici è molto più dura. Domenica sera hanno smontato monoposto e box in Messico, e appena arrivati qui a San Paolo stanno rimontando tutto. È un momento molto intenso del calendario”.
Quanto credi sia impegnativo il weekend che ti aspetta?
“Immagino che non sarà semplice. Il loro ritmo (il riferimento è alla Red Bull) è stato chiaramente impressionante nell'ultima gara, credo che al di là della monoposto più competitiva che mediamente hanno avuto durante la stagione, in Messico sono andati ancora più forte".
"Da parte nostra siamo riusciti a fare il meglio che potevamo, vedremo cosa sarà possibile portare a casa in questo weekend e come si comporterà la nostra monoposto. L'ultima volta che siamo venuti su questa pista sono stati incredibilmente forti, quindi prevediamo che sarà molto difficile batterli questo fine settimana”.
Questo weekend ritroverete il format Sprint Qualifying. Credi che possa rappresentare un vantaggio considerando la tua posizione attuale?
“Se loro sono più veloci non è che possa cambiare molto, ma vedremo. Quello su cui stiamo cercando di concentrarci davvero è mettere l'auto nella finestra giusta, il che non è facile, ma credo che sia probabilmente un problema uguale per tutti. Lavoreremo per iniziare bene il weekend, un passaggio cruciale visto che abbiamo a disposizione una sola ora di prove libere”.
Come collochi il circuito di Interlagos in termini di possibilità di sorpasso?
“Non è una pista particolarmente buona, su questo fronte. Certo, abbiamo a disposizione un lungo rettilineo, ma in termini di margine che serve per superare un avversario, qualcosa come 1,1 secondi al giro, credo che sia una delle piste meno semplici”.
Ci sono rumors secondo i quali questo weekend potresti utilizzare la quinta power unit stagionale. Sarà così?
“Non posso commentare al momento, anzi, stamattina i motori non erano ancora arrivati in pista! Per quanto ne so, al momento la mia power unit va bene, ma lo scoprirò durante il primo briefing che farò con gli ingegneri più tardi”.
Su questa pista hai puntato per la prima volta alla conquista di un titolo mondiale di Formula 1 (nel 2007). Cosa è cambiato da allora?
“È sempre dura. Quest'anno abbiamo avuto le ali un po' tarpate, è stato sicuramente più difficile da un punto di vista operativo riuscire a spremere il massimo dalla monoposto, ma non è mai in discesa quando punti ad un mondiale”.
Parlando della tua monoposto 2021 ha fatto riferimento molto spesso ad una difficoltà di messa a punto. Quali sono i motivi che vi hanno costretti ad affrontare questo problema?
“È solo… un po' più difficile da impostare, ed anche da spiegare, diciamo che ci sono troppi elementi da approfondire in termini di dettagli, è più difficile riuscire ad ottimizzare tutto il quadro complessivo".
"Alcuni fine settimana funziona, alcuni fine settimana no, ci sono più difficoltà nel portare in pista il lavoro che viene fatto sul simulatore. Ma credo che non siamo gli unici ad affrontare queste problematiche, se prendiamo ad esempio il weekend di Austin, la Red Bull ha cambiato la monoposto da venerdì a sabato e i risultati si sono visti. Tornando a noi, diciamo che in questa stagione paghiamo il non essere riusciti ad arrivare sempre al cento per cento del potenziale della vettura”.
Sei uscito dal Messico con 19 punti di distacco da Max. Questo gap ti impone di dover vincere qui in Brasile per avere ancora speranze mondiali?
“Ogni gara è da vincere, dopo la sosta estiva abbiamo sempre provato a portare a casa il massimo da ogni weekend, ma non ci siamo riusciti”.
In questo finale di stagione, per te non semplice, sei disposto a chiedere aiuto anche al tuo compagno di squadra?
“Beh, è uno sport di squadra. Non mi dà fastidio l’idea di doverlo fare, abbiamo visto che quando hai una Red Bull davanti e una dietro, la strategia ti limita a difenderti, quindi quando c’è la possibilità devi attaccare come squadra. È anche per questo che ogni team ha due monoposto in pista”.
Valentino Rossi terminerà la sua carriera in MotoGP questo weekend…
“È ovviamente triste vedere Vale fermarsi, ma penso che la sua guida, il suo approccio, e tutto ciò che ha fatto, sia stato semplicemente incredibile. La passione che ha avuto per così tanto tempo non fa che confermare che siamo davanti ad una leggenda, una delle più grandi se non la più grande".
"Sarà triste guardare le gare e non vederlo in pista con il suo solito stile, ma allo stesso tempo credo che sia anche un bel momento per lui, ha una famiglia che si sta allargando e una bellissima parte di vita da costruire. Sono grato di aver avuto il privilegio di condividere con lui un giorno in pista davvero speciale, lo ricorderò sempre”.
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