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F1: Hamilton bastona, Ferrari bastonata

Il sette volte campione del mondo aveva il sesto tempo quando ha dovuto interrompere il suo tentativo da qualifica per la bandiera rossa dovuta al crash di Albon. Ma Lewis non si è accontentato: ha voluto effettuare un altro run per prendersi il miglior tempo. In Bahrain ha deluso la Ferrari con Vettel, 12esimo, e Leclerc, 14esimo: la SF1000 non ha trovato un buon bilanciamento dopo che la Scuderia ha lavorato molto in funzione del 2021.

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Zak Mauger / Motorsport Images

“Voglio fare un altro giro lanciato, okay?”. Lewis Hamilton, sette titoli Mondiali, a quindici minuti dal termine della sessione FP2 era in sesta posizione, a causa della bandiera rossa (innescata da una violenta uscita di pista di Alexander Albon) che ha interrotto l’attività in pista.

Hamilton ha dovuto abortire la sua simulazione di qualifica, ma quella sesta posizione proprio non gli andava giù. Ricevuto l’okay dai suoi ingegneri, Lewis è tornato in pista e ha stampato il miglior tempo di giornata: 1’28”971.

Non ce la fa proprio Hamilton a lasciare qualcosa agli avversari, anche quando la classifica conta poco o nulla. Chi si aspettava un Lewis appagato dopo la sbornia Mondiale è rimasto deluso, ma qualcosa è comunque cambiato nel box Mercedes, che nella prima giornata di attività in pista sul circuito di Al Sakhir ha dato priorità al lavoro in ottica 2021.

Bottas e Hamilton sono stati i piloti che hanno dedicato più tempo alle prove con i due set di pneumatici Pirelli 2021, togliendo spazio alla routine di lavoro abituale.

Hamilton ha percorso solo tre giri lanciati in configurazione gara (al termine della FP2) mentre Bottas ha provato un po' più a lungo le soft. Nel box campione del Mondo non c’è comunque alcuna preoccupazione in merito al weekend di Al Skahir, consci che le due W11 anche con qualche giro in meno di prove, saranno comunque li a giocarsi pole e vittoria.

Red Bull vicina, conferma Racing Point

Meglio non pensare alla possibilità di puntare alla pole position, visto che nel corso della stagione molte volte c’è stata una speranza risultata poi infondata. Ma la Red Bull, o meglio Max Verstappen, non è comunque distante dalle due Mercedes. L’olandese ha ottenuto il secondo tempo di giornata (a 0”347 da Hamilton) ma il suo miglior crono è arrivato con gomme medie.

Un verdetto singolare, perché i dati Pirelli hanno confermato mezzo secondo di differenza tra le mescole soft e media, ma con il set di ‘rosse’ Max non è riuscito ad abbassare il suo tempo. Gli ingegneri valuteranno questo aspetto in vista delle qualifiche di domani, ma lo stesso Verstappen non sembra avere ambizioni maggiori della ormai ‘sua’ terza posizione in griglia.

In casa Red Bull non hanno potuto contare sul riscontro di Alexander Albon, uscito violentemente di pista nell’ultima curva durante la simulazione di qualifica, un imprevisto che ha costretto Verstappen a dover farsi carico di due (brevi) simulazioni di gara alternando gomme soft e medie.

Buoni i riscontri, ma non in grado di togliersi dal collo il fiato della Racing Point. In Red Bull sperano di trovare la quadra domani, anche per allontanare l’ombra di Sergio Perez, arrivato in Bahrain sull’onda positiva del podio di Istanbul.

Messe da parte le preoccupazioni sul suo futuro, ‘Checo’ si è confermato anche ad Al Sakhir a ridosso delle prime posizioni, e non solo nella simulazione di qualifica che lo ha visto quarto assoluto. Perez ha completato anche un buon long-run con mescole medie, e non è da escludere che il piano di ‘Checo’ possa essere quello di affrontare i 57 giri di gara puntando ad una sola sosta, strategia ritenuta impossibile con i dati di degrado registrati oggi. Se ci sarà un pilota che proverà a farcela, sarà indubbiamente lui.

Inizio in salita per la Ferrari

Sulle piste a medio e basso carico la SF1000 soffre, e non è un dato sorprendente vedere la Ferrari in difficoltà sul layout di Al Sakhir. Ma per quanto non sia il terreno ideale, la dodicesima posizione di Sebastian Vettel e la quattordicesima di Charles Leclerc confermano che anche il lavoro ordinario non è andato nella giusta direzione.

Nel box del Cavallino sono ormai abituati a dedicare molto tempo alla ricerca del setup migliore per entrambi i piloti, e i test dedicati alle gomme 2021 hanno tolto spazio importante al lavoro sull’assetto.

A soffrirne maggiormente è stato Leclerc, che ha lottato molto con un bilanciamento non ottimale della sua monoposto, ma in Ferrari credono (e sperano) che i dati raccolti possano essere d’aiuto per trovare i giusti correttivi in vista di domani.

Non si preannuncia un weekend semplice (Mattia Binotto ha parlato di un “inizio difficile”) ma la speranza di puntare alla Q3 c’è ancora. La SF1000 non si sposa bene con la mescola soft, e questa non è una buona notizia in vista della qualifica, ma potrebbe andare meglio in gara, dove le previsioni indicano l’utilizzo di soft e hard.

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