F1 | Haas VF-22: bella la prima monoposto della nuova era!
La monoposto americana, progettata a Maranello da Simone Resta e costruita alla Dallara, è la prima F1 a effetto suolo a mostrarsi. La VF-22, che vanta un retrotreno Ferrari, è una macchina molto diversa dalla show car che era stata presentata a Silverstone. Si tratta di una versione "base" che già testimonia il coraggio di aver puntato su scelte interessanti che dovrebbero portare Schumacher e Mazepin verso il centro della griglia.
Foto di: Haas F1 Team
Gunther Steiner è molto abile: se fosse un allenatore di calcio sarebbe un maestro delle ripartenze, un amante del contropiede. Ha aspettato che la Red Bull ufficializzasse la data della presentazione della RB18 per il 9 febbraio e poi è uscito allo scoperto, ben sapendo che la Williams, in gran ritardo, non sarebbe stata una minaccia, e ieri ha sciolto la riserva: la Haas VF-22 è stata la prima monoposto a effetto suolo che si è mostrata.
Il bolzanino ha giocato un’abile mossa d’anticipo per prendersi una grande visibilità con una macchina, quella disegnata da Simone Resta, che ha l’ambizione di abbandonare l’ultima fila dello schieramento per arrampicarsi nel midfield con Mick Schumacher e Nikita Mazepin che hanno acquisito un anno di esperienza, mangiando bocconi amari con una F1 non sviluppata.
Ecco la prima immagine della monoposto del team americano che è stata "vestita" da una livrea bianca con una fascia blu e rossa che esalta le linee della fiancata sinuosa ed è in continuità con il confermato sponsor URALKALI.
Il team USA in realtà è più italiano che mai, al di là del team principal: il progetto della VF-22 è stato realizzato a Maranello in un reparto allestito all’interno della Ferrari (nella struttura che contiene anche il nuovo simulatore del Cavallino) e la vettura è stata costruita dalla Dallara.
La rivoluzione regolamentare che porta la F1 alle monoposto a effetto suolo è la grande occasione di rilancio della Haas: la VF-22 gode di tutte le connessioni con la Ferrari in un rapporto simbiotico che è vincolato solo dai limiti del regolamento FIA.
Il retrotreno è tutto Ferrari (power unit, cambio e sospensione) danno un indirizzo di come potrebbe essere anche la F1-75 che vedremo il 17 febbraio.
La foto che pubblichiamo ovviamente mostra una Haas “base”, anche se si identificano chiari i concetti sul DNA della vettura che è molto lunga nel posteriore e rientra nel passo limite di 3.600 mm con un accorciamento dell’anteriore.
Alla Haas hanno osato puntando con le bocche molto alte di pance particolarmente corte e spioventi, puntando sul filone di F1 con più margini di sviluppo come avevamo spiegato ieri.
Le sospensioni sono push rod anteriore e pull rod posteriore, nel solco della tradizione.
Per una descrizione dettagliata della vettura che subirà molte modifiche in vista del debutto nel GP del Bahrain vi rimandiamo a un servizio che pubblicheremo a breve.
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