F1 | Haas, Magnussen: "Novità di gara in gara, non solo grandi pacchetti"
Alla vigilia del Gran Premio di Miami, Kevin Magnussen ha parlato del suo complicato inizio di stagione, dove non ha ancora trovato il feeling perfetto con la VF-23. Il danese ha spiegato anche il cambio di approccio da parte della Haas sugli aggiornamenti, che non si limiterà a portare grossi pacchetti, ma anche piccole novità di gara in gara.
Un solo punto e tanti interrogativi. Questo avvio di campionato non ha riservato particolari soddisfazioni per Kevin Magnuessen, il quale sta faticando nel trovare il giusto feeling con la VF-23, in particolar modo sul giro secco. Sul passo gara il danese ha dimostrato di avere maggior confidenza, riuscendo in più occasioni a lottare con il compagno di casacca, ma in qualifica manca quel qualcosa in più per partire con costanza più avanti.
Già dopo i primi due appuntamenti, Magnussen non aveva fatto mistero di non essersi ancora trovato a suo agio al volante della nuova monoposto, sottolineando però che il lavoro al simulatore aveva iniziato a dare i primi significativi miglioramenti. Piccoli passi che, tuttavia, al momento non si sono rivelati sufficienti per fare quel passo in avanti sperato e, con una midfield così compatta, anche pochi centesimi possono sconvolgere l’ordine della griglia.
McLaren sembra aver fatto un passo indietro rispetto all’anno passato, ma sta cercando di risalire la china con aggiornamenti importanti, mentre Williams si è finalmente riunita alla lotta di centro gruppo, ben figurando in molteplici appuntamenti.
Nico Hulkenberg, Kevin Magnussen
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
"Penso che sia diventato molto chiaro che l'intera midfield è molto compatta, penso che ogni anno, negli ultimi tre o quattro anni, sia diventato sempre più compatta. E certamente quest'anno è stato fatto un grande passo avanti, ancora una volta, siamo tutti più vicini.
“Credo che questo sia stato l'aspetto che mi ha sorpreso un po', in termini di sviluppo quando tutto è andato secondo i piani. Sapevamo che quest'anno avremmo fatto un passo avanti con la macchina ed eravamo fiduciosi. Abbiamo le prestazioni che speravamo e anche i team hanno fatto un ottimo lavoro. Naturalmente ci piacerebbe essere in cima alla classifica e fare il grande passo come l'Aston Martin, ma questo è ciò che dobbiamo fare in futuro”, ha spiegato Magnussen.
Sul piano personale, il danese ha lavorato duramente anche al simulatore di Maranello provando differenti set-up, soprattutto a livello meccanico. Non sempre la direzione scelta ha pagato, costringendo Magnussen a fare un passo indietro senza la dovuta preparazione.
Haas VF-23, dettaglio tecnico
Photo by: Uncredited
“Abbiamo sperimentato molto con l'assetto meccanico della vettura e, come sapete, con le novità meccaniche di quest'anno che abbiamo esplorato molto, penso che questo abbia un costo. Quando si fa una cosa del genere, se non funziona, si deve spendere molto tempo per risolverla. Quindi devi decidere e spesso siamo tornati a un assetto più tradizionale”, ha raccontato il pilota della Haas.
“E poi, chiaramente, hai trascorso tutte le tue prove con una macchina diversa. Ma quando si torna a un assetto completamente diverso per le qualifiche, si arriva senza conoscere a fondo quella macchina. E questo può costare uno o due decimi e può costare un errore o qualcosa del genere. E credo che sia quello che abbiamo fatto alcune volte quest'anno”.
Al netto delle difficoltà personali, Magnussen si è comunque detto soddisfatto degli obiettivi raggiunti dal team sul piano delle prestazioni. Indubbiamente ogni team vorrebbe avere una vettura più veloce, ma i target preposti dalla squadra in inverno sono stati rispettati. Ora la sfida si giocherà sugli aggiornamenti e, per la tappa di Miami, la Haas dovrebbe avere un nuovo fondo.
Kevin Magnussen, Haas F1 Team
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
Invece di portare grandi pacchetti, come era successo l’anno passato quando si revisionò parte del concetto aerodinamico avvicinandosi ancor di più alle soluzioni Ferrari, per questa stagione la squadra americana ha scelto un approccio a piccoli passi: “Innanzitutto, non si tratta di una grande cosa. È una modifica”, ha detto Magnussen in merito al nuovo fondo.
“Ed è anche una delle cose che dimostra la differenza rispetto al passato, cioè apportare piccole cose in più alla macchina, mentre di solito, in passato, c'erano grandi pacchetti, come dire, che mettevano tutto insieme. E magari, una volta durante l'anno, aggiornavano la macchina con un'altra specifica che si sperava fosse in grado di garantire le prestazioni. Mentre ora siamo in grado di mettere piccole cose sulla macchina, anche se ovviamente porteremo pacchetti più sostanziosi”.
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