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Haas e la sospensione che varia l'altezza per il calore!

No, non si tratta di una soluzione che permette di controllare le escursioni del retrotreno della VF-20, ma l'esatto contrario: sulla Haas si surriscaldano dei particolari della sospensione posteriore e la monoposto americana varia l'altezza a cambiare della temperatura, per cui i piloti si trovano per le mani una macchina che cambia comportamento giro dopo giro. E, per ora, non è stata trovata una soluzione al problema.

Romain Grosjean, Haas VF-20

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

La Haas non ha sviluppato la VF-20, ma la monoposto della squadra americana sta soffrendo più del previsto a Portimao, pista bellissima caratterizzata dai continui saliscendi. Romain Grosjean che ormai ha i due piedi al di fuori della squadra USA, comincia a raccontare le sue verità sull’anno difficile. In Algarve il francese ha chiuso 18esimo davanti al compagno di squadra Kevin Magnussen e subito dietro ad Antonio Giovinazzi che con l’Alfa Romeo dispone dello stesso motore Ferrari.

Al di là del gap di potenza dovuto allo 065/2, la Haas sta vivendo un GP del Portogallo particolarmente difficile per il surriscaldamento della sospensione posteriore che provoca improvvise variazioni di altezza della vettura da terra.

La maneggevolezza della monoposto è compromessa dalle continue variazioni di altezza nel posteriore quando fa caldo e i piloti si ritrovano per le mani con una macchina che cambia il suo comportamento da un giro all’altro per cui l’assetto Rake risulta fortemente compromesso..

"Stiamo lottando con il surriscaldamento della sospensione posteriore – spiega Grosjean - , il che significa che si altera l'altezza da terra che continua a cambiare nella parte posteriore. Da un giro all'altro possiamo perdere fino al 4,4% del bilanciamento aerodinamico".

La sospensione posteriore, come il resto del retrotreno, è uguale a quello della Ferrari SF1000 e la Haas ha accusato in Algarve gravi problemi nelle prove più che in gara.

"Faceva caldo alla fine della P3 e avevamo un'altezza da terra, la temperatura è scesa nella qualifica e ci siamo trovati con valori diversi. Questo è un problema che abbiamo sempre avuto quest’anno, ma qui a Portimao gli effetti sono doppi e non riusciamo a capire il perché”.

"E’ un problema perché il comportamento della vettura cambia in modo imprevedibile - ha ammesso il danese - . Fondamentalmente significa che ogni volta che entriamo in pista ci troviamo con un'altezza di marcia posteriore diversa. È uno di quei problemi che deve essere risolto".

Gunther Steiner, team principal della Haas, ha detto che sono state provate alcune soluzioni in Portogallo per cercare di cambiare le cose, ma non sembra che abbiano funzionato.

"Abbiamo questo problema dall'inizio dell'anno e ci sono volute alcune gare per capirlo", ha spiegato Gunther - . Abbiamo provato alcune opzioni per raffreddare il sistema: a volte sembra che funzioni meglio. Abbiamo comprato alcune nuove parti per questa gara ma immagino che non funzionino come c’è scritto nelle… istruzioni della scatola. Quindi, di sicuro continueremo a lavorarci…".

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