F1 | Griglia "cieca", i piloti: "Non sappiamo dove ci fermiamo"
Due penalità nei primi 2 gp della stagione per un posizionamento errato in griglia: diversi piloti si sono lamentati della scarsa visibilità dalle proprie monoposto. E' un problema da risolvere. Ma come?
Formula 1, la griglia di partenza del gran premi e la visibilità dei piloti diventano un caso. Dopo le penalità inflitte nei primi 2 gp della stagione a Esteban Ocon e Fernando Alonso per essersi posizionati lateralmente fuori dai margini delle rispettive caselle, è scattato l'allarme visibilità.
Certo, non è questione di sicurezza, ma dal punto di vista sportivo questo argomento sta acquistando importanza gara dopo gara, penalità dopo penalità. Fernando Alonso, a Jeddah, ha quasi rischiato di perdere il podio per aver messo le ruote di destra fuori dalla sua casella.
Questo tipo di posizionamento, stando al regolamento sportivo internazionale della FIA, comporta una penalità do 5 secondi da scontare al pit stop come hanno fatto sia Ocon che l'ex compagno di squadra Alonso.
In seguito all'evento di Jeddah, il direttore sportivo di Alpine, Alan Permane, si è permesso di commentare l'accaduto e le norme che regolano casi come quello che ha coinvolto il proprio pilota e quello di Aston Martin Racing.
"Credo che questo nuovo regolamento che stabilisce dove deve fermarsi la macchina sulla griglia di partenza sia un po' draconiano", ha detto Permane.
"Nessuno trae vantaggio dall'avere 10 centimetri in più da un lato o dall'altro. Non ne vedo il motivo. E sono liberi di dipingere le griglie della larghezza che vogliono, non sembra che ci sia un regolamento in merito".
Non è solo questione di severità delle pene per casi del genere, ma anche di visibilità - scarsa - con cui i piloti devono convivere mentre vanno a posizionarsi nella loro casella in griglia. Esente da errori, Max Verstappen ha comunque voluto spezzare una lancia in favore di chi, invece, ha subìto penalità. Forse anche per cercare di evitare di incappare nelle stesse nel prossimo futuro.
"La visibilità dell'auto è davvero scarsa, e questo è probabilmente il problema principale per cui a volte si finisce per non essere completamente a posto nel proprio box", ha detto Verstappen.
"È doloroso quando succede, ma è un po' come la linea bianca con i limiti della pista. A volte si discute: hai guadagnato qualcosa andando largo o no, uscendo da quella linea?".
"Penso che a un certo punto ci sia bisogno di una regola. Sembra davvero stupido se la gente inizia a trarre vantaggio dall'andare a destra e a sinistra, ma non so cosa si possa fare di meglio".
Anche il vincitore del Gran Premio d'Arabia Saudita, Sergio Perez, è d'accordo con il compagno di squadra. Secondo lui, entrare perfettamente nelle caselle della griglia di partenza è questione di fortuna.
"E' davvero difficile capire dove ci si è fermati", ha attaccato. Il messicano, poi, ha ammesso di essersi fermato probabilmente prima del dovuto per questioni di scrupolo.
"Secondo me ho esagerato [nella prudenza] e mi sono fermato troppo presto, ma non puoi saperlo quando sei in macchina. Non puoi sapere se sei troppo indietro o se sei andato troppo avanti".
"Abbiamo bisogno di una visibilità migliore per poter avere un'idea più chiara di quella che abbiamo attualmente. E' positivo che ci sia una regola che inquadri cosa è possibile e cosa non è possibile fare in griglia, ma allo stesso tempo, a volte, è questione di fortuna per ciò che riguarda il corretto posizionamento o meno".
Non poteva mancare un commento da parte di George Russell. Il pilota della Mercedes e direttore della GPDA pensa infatti che la penalità data ad Alonso a Jeddah sia stata troppo estrema.
"E' incredibilmente difficile posizionarsi bene", ha ammesso il britannico. "Siamo seduti davvero molto in basso e, per mettere le cose in prospettiva, vediamo solo i primi 4-5 centimetri delle gomme anteriori. Quindi non riusciamo a vedere l'asfalto".
"Ci sono queste grandi e lunghe linee gialle che indicano... Ma non riesco a vederle. per non parlare delle righe bianche, che comunque determinano la tua posizione laterale. E' molto, molto difficile, quindi penso che a questo proposito dovremmo mostrare più buon senso".
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