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Gutiérrez: "Messico pista tecnica con settori differenti"

Il pilota messicano racconta i segreti della pista di casa, che la F.1 scoprirà in questo fine settimana

Esteban Gutiérrez

Foto di: Carlos Herrera de los Santos

Autodromo Hermanos Rodriguez, panoramica
Autodromo Hermanos Rodríguez, panoramica
Autodromo Hermanos Rodríguez, panoramica
Autodromo Hermanos Rodríguez, panoramica
Autódromo Hermanos Rodríguez, panoramica
Autodromo Hermanos Rodríguez, panoramica
Autodromo Hermanos Rodríguez, panoramica

La Scuderia Ferrari si appresta a disputare in questo fine settimana il Gran Premio del Messico, terzultimo appuntamento del Mondiale 2015 di Formula 1. La pista centroamericana è completamente nuova per tutti e per il team di Maranello potrebbe essere una buona occasione per tentare di cogliere il quarto successo stagionale.

Esteban Gutiérrez, pilota di riserva della Ferrari, è intervenuto per raccontare le caratteristiche e i segreti del nuovo tracciato messicano, che, per lui, sarà l'appuntamento di casa anche se non prenderà parte al Gran Premio. 

Questo è il mio paese, sono nato qui e amo questa terra” racconta lui stesso a ferrari.com. “Sono molto orgoglioso di essere messicano e ospitare qui un evento così importante, legato ad uno sport che è anche la mia passione: per me questa è la miglior combinazione possibile. È un circuito molto tecnico, l’ho provato al simulatore perché come sempre con i nuovi tracciati è indispensabile farlo per capire come affrontare al meglio il fine settimana. Ci sono tre settori molto diversi, ma allo stesso tempo anche molto tecnici. Questo permetterà ai piloti che terranno una traiettoria pulita di realizzare un buon tempo sul giro".

Gutierrez spiega poi che sarà fondamentale mandare in temperatura le gomme il più presto possibile, perché le temperature non dovrebbero essere molto elevate. Chi riuscirà a farlo in maniera celere potrebbe avere un buon vantaggio: "Non penso che farà molto caldo, quindi anche riscaldare le gomme non sarà semplice. Solo una volta che saremo in pista potremo capire come la nostra vettura si adeguerà a queste diverse caratteristiche. Come sempre le condizioni miglioreranno man mano che le macchine gireranno e questo condizionerà anche i tempi sul giro che andranno migliorando progressivamente. Sarà interessante vedere come anche i piloti riusciranno ad adattarsi a questo circuito, perché dovranno farlo il più velocemente possibile”.

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