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Gutierrez: "In Brasile la vera sfida sarà capire il meteo"

Il messicano si appresta a vivere il penultimo fine settimana da tester Ferrari, prima di passare alla Haas F1

Esteban Gutierrez, pilota di riserva Ferrari

Esteban Gutierrez, pilota di riserva Ferrari

Ferrari Media Center

I piloti Scuderia F1 Sebastian Vettel, Kimi Raikkonen e il collaudatore Esteban Gutierrez, Ferrari
Piero Ferrari with Esteban Gutierrez, Ferrari Test and Reserve Driver
Sebastian Vettel, Ferrari ed Esteban Gutierrez collaudatore Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari ed Esteban Gutierrez, collaudatore Ferrari Test and Reserve Driver
Kimi Raikkonen, Ferrari con Sebastian Vettel, Ferrari ed Esteban Gutierrez, Ferrari collaudatore

Esteban Gutiérrez si appresta a vivere il penultimo fine settimana da terzo pilota e collaudatore della Scuderia Ferrari. Dal prossimo anno il messicano sarà titolare nel nuovo team Haas F1, ma in questa edizione del Gran Premio del Brasile sarà ancora ai box del Cavallino Rampante.

Alla vigilia del fine settimana di San Paolo, Gutierrez ha voluto analizzare il tracciato brasiliano, una delle piste più corte del Mondiale, ma carica di storia e affascinante da affrontare. Non è inoltre da sottovalutare la variabile legata al meteo, da sempre fattore molto importante per tutto il fine settimana. 

Posso senz’altro dire che la sfida più importante in Brasile sarà quella meteorologica”. Così Esteban Gutiérrez inizia a descrivere a ferrari.com il tracciato di Interlagos. “La pista brasiliana è ricca di storia e tradizione e tutti i piloti ci corrono volentieri. Le squadre forse sono state un po’ meno contente, perché il paddock era molto stretto, ma quest’anno sono stati fatti lavori di ristrutturazione e non ci lamentiamo".

"Sia dal punto di vista tecnico che per l’atmosfera, infatti, questo tracciato trasmette sensazioni uniche. Il Brasile è un grande paese e la gente lo è altrettanto. La forma della pista è molto particolare, diversa da tutte le altre: richiede un buon livello di carico aerodinamico e non è impegnativa per l’impianto frenante. La parte che preferisco è quella della curva Ferradura, perché ci arrivi in velocità e poi c’è subito una salita. I sorpassi non sono semplici da effettuare, ma quella brasiliana è da sempre una gara che riserva molte sorprese”, ha concluso il messicano.

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