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GP Turchia: ripulito l'asfalto a sorpresa, sarà più abrasivo

Il manto stradale dell'Istanbul Park ha subito un trattamento di pulizia dell'asfalto con un getto d’acqua ad alta pressione che ha modificato la rugosità e, quindi, il grip del fondo. Peccato che la Pirelli abbia scelto le mescole C2,C3 e C4 seguendo le indicazioni dello scorso anno, per cui l'usura degli pneumatici potrebbe essere maggiore di quella preventivata dal fornitore unico. Avremo una gara con due pit stop?

Dettaglio della pista

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Quando lo scorso anno la Formula 1 fece ritorno sul circuito di Istanbul (dopo 9 anni) trovò un impianto rinfrescato, con tanto di pista riasfaltata per l’occasione. Ma proprio il rifacimento del manto stradale diventò l’incubo del fine settimana turco, poiché l’asfaltatura era stata completata poco prima del weekend di gara, senza la garanzia di un lasso di tempo sufficiente per l’assestamento della posa e la pulizia delle sostanze oleose rilasciate dal bitume.

Il risultato fu che il fine settimana iniziò in condizioni di totale assenza di grip, al punto che per i piloti le prove sull’asciutto e la gara bagnata non videro una grande differenza in termini di aderenza.

In vista del prossimo weekend i gestori dell’impianto di Istanbul Park hanno provveduto a completare un processo di pulizia del manto stradale attraverso un sistema (high pressure water jet) con un getto d’acqua ad alta pressione, un trattamento che avviene anche su altri circuiti in prossimità del fine settimana di gara.

Il lavoro svolto ha tolto dalla pista uno strato d’asfalto superficiale, che ha esposto maggiormente la superfice delle pietre contenute nel manto, aumentando la microrugosità e garantendo di conseguenza un grip maggiore.

Il rischio del Gran Premio 2021 potrebbe essere però l’opposto rispetto a quello dell’edizione precedente, ovvero che i dati relativi alla rugosità possano confermarsi più elevati rispetto a quelli a disposizione della Pirelli nel momento in cui sono state selezionate le mescole da inviare in Turchia.

La scelta della Casa milanese è stata il miglior compromesso offerto dalla gamma (ovvero C2, C3 e C4), ma se saranno confermati i dati forniti recentemente dai tecnici del circuito, la rugosità potrebbe essere più aggressiva del previsto.

La Pirelli effettuerà delle rilevazioni (con una sua strumentazione) prima dell’inizio dell’attività in pista per valutare la rugosità, ma non esclude che il lavoro effettuato sul manto stradale possa aver cambiato lo scenario, e che squadre e piloti potrebbero fare i conti con un’usura degli pneumatici maggiore del previsto.

Un asfalto più abrasivo potrebbe diventare una variabile importante in vista della gara, costringendo le squadre ad una strategia a due soste al posto della ormai tradizionale sosta singola.

Vedremo un altro weekend difficile come ha vissuto la MotoGP ad Austin con le buche del circuito del Texas?

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