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GP Messico: Verstappen in pole ma non rallenta al crash di Bottas

L'olandese conquista la pole nel GP del Messico battendo il record della pista, ma Max non rallenta davanti alla doppia bandiera gialla per il crash di Bottas all'ultima curva e rischia una penalizzazione in griglia se sarà investigato. Leclerc è secondo con la Ferrari davanti a Vettel. La Mercedes è quarta con Hamilton a mezzo secondo.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Max Verstappen conquista la pole position nel GP del Messico, ma rischia la sua posizione al palo nella griglia di partenza della gara per non aver rispettato le doppie bandiere agitate a causa dell'incidente di Valtteri Bottas che si era schiantato contro le barriere all'ultima curva.

L'olandese, per battere il record della pista con il nuovo limite di 1'14"758 con le gomme Soft, non ha esitato a tenere giù il piede nell'ultimo tratto della pista. Max magari dimostrerà di aver sollevato in modo impercettibile il piede dall'acceleratore nei vari micro-settori, ma questo atteggiamento non sarebbe comunque accettabile quando c'è un collega intrappolato nella sua monoposto e non sa se non si è fatto niente.

La regola è chiara: di fronte a una doppia bandiera gialla agitata che obbliga a ridurre la velocità e se è necessario intima di fermarsi, non si può fare finta di niente anche se si è conquistata la pole. La seconda della carriera dopo quella in Ungheria di quest'anno.

Un errore grave, che mostra il cinismo di questo ragazzo pronto a tutto pur di ottenere il risultato atteso: gli altri piloti davanti a lui hanno rallentato tutti, per cui era scontato che in testaa sarebbe rimasto lui. E' venuto fuori il lupo che perde il pelo ma non il vizio, ma anche la Red Bull poteva gestire meglio il suo pilota dandogli indicazioni tempestive per evitargli la possibile sanzione di cinque posizioni sulla griglia di domani. Il ragazzo, se non altro, ha ammesso candidamente in conferenza stampa di non aver ridotto la sua velocità sebbene avesse visto Bottas nelle barriere.

L'impulsività giovanile ha giocato un brutto scherzo al ragazzo olandese che, invece, avrebbe potuto festeggiare quella pole che si era visto soffiare per pochi millesimi dal compagno di squadra l'anno scorso, con l'evidente rammarico di Helmut Marko.

Più tardi sapremo se ci sarà una decisione dei commissari sportivi, perché al momento la FIA non ha messo Verstappen sotto investigazione. E questo sarebbe uno scandalo quasi peggiore del comportamento del giovane arancione.

Se si puà aspramente criticare il comportamento di Max, si può elogiare la sua capacità di saper mettere in fila le Ferrari dove le velocità massime dovevano essere determinanti. A guardare i volti di Charles Leclerc e Sebastian Vettel non sembravano troppo preoccupati: il monegasco è arrivato a 266 millesimi da Verstappen nel primo tentativo e poi nel secondo run anche lui ha dovuto ridurre la velocità.

I ferraristi confidano di scappare via in partenza, visto che tutti i piloti top partiranno con gomme medie per evitare il graining della rossa. L'importante sarà che non si ostacolino fra di loro. Vettel recrimina per aver commesso un errore nel primo tentativo della Q3 e poi non ha potuto migliorare. Il tedesco è sembrato tranquillo sulle possibilità della Rossa che restano valide in una corsa che si prennuncia imprevedibile perché i contentendi sono molto ravvicinati e la strategia non è ancora chiara se con due o addirittura tre soste. Ne vedremo delle belle...

Lewis Hamilton si accontenta del quarto posto con una Mercedes in difficoltà nel giro secco, ma non in gara. Attenzione la frecciaa d'argento non è affatto fuori dalla partita perché le simulazioni di long run sono state molto positive. Più difficile la situazione di Valtteri: il finlandese se l'è cavata (si parlava del rischio di una frattura a un piede che è rientrato), ma sta alternando a vittorie delle cartelle importanti.

Positivo Alex Albon sesto con l'altra Red Bull, dopo aver demolito la macchina nel muro ieri e molto positivo è il settimo posto di Carlos Sainz con la McLaren che continua a crescere. La conferma arriva da Lando Norris subito dietro al compagno di squadra.

La top ten è chiusa dalle ottime Toro Rosso con Dniil Kvyat davanti a Pierre Gasly capace di contrastare violenti attacchi intestinali.

Sergio Perez è 11esimo con la Racing Point davanti alle due Renault di Nico Hulkenberg e Daniel Ricciardo. La RS19 ha accusato un problema all'impianto di raffreddamento di entrambi i piloti e i tecnici di Enstone hanno deciso di sostituire la MGU-K sulle due macchine dopo le FP3.

Male l'Alfa Romeo con Kimi Raikkonen che è tornato davanti ad Antonio Giovinazzi, con Lance Stroll sedicesimo. In crisi totale la Haas con Kevin Magnussen e Romain Grosjean davanti alle Williams. Il che è tutto dire...

Cla Pilota Tempo Gap km/h
1 Netherlands Max Verstappen 01'14.758   207.260
2 Monaco Charles Leclerc 01'15.024 00.266 206.525
3 Germany Sebastian Vettel 01'15.170 00.412 206.124
4 United Kingdom Lewis Hamilton 01'15.262 00.504 205.872
5 Thailand Alexander Albon 01'15.336 00.578 205.670
6 Finland Valtteri Bottas 01'15.338 00.580 205.665
7 Spain Carlos Sainz Jr. 01'16.014 01.256 203.836
8 United Kingdom Lando Norris 01'16.322 01.564 203.013
9 Russian Federation Daniil Kvyat 01'16.469 01.711 202.623
10 France Pierre Gasly 01'16.586 01.828 202.313
11 Mexico Sergio Perez 01'16.687 01.929 202.047
12 Germany Nico Hulkenberg 01'16.885 02.127 201.526
13 Australia Daniel Ricciardo 01'16.933 02.175 201.401
14 Finland Kimi Raikkonen 01'16.967 02.209 201.312
15 Italy Antonio Giovinazzi 01'17.794 03.036 199.172
16 Canada Lance Stroll 01'18.065 03.307 198.480
17 Denmark Kevin Magnussen 01'18.436 03.678 197.541
18 France Romain Grosjean 01'18.599 03.841 197.132
19 United Kingdom George Russell 01'18.823 04.065 196.572
20 Poland Robert Kubica 01'20.179 05.421 193.247

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