Sebastian Vettel è un trita-record: il tedesco vince il Gp del Brasile e coglie la nona vittoria consecutiva e centra la 13esima della stagione, pareggiando il primato di Michael Schumacher del 2004. Il quattro volte campione del mondo chiude la stagione confermando una superiorità schiacciante della Red Bull Racing, dopo una partenza infelice nella quale ha dovuto cedere la testa a
Nico Rosberg, ma la supremazia della Mercedes è durata solo un giro.
Il tedesco non ha perso la calma nemmeno nel corso del secondo pit stop, quando la squadra non era pronta con le sue gomme (Sebastian è stato costretto ad una sosta di 13" perché mancava in pit lane il pneumatico anteriore destro: c'era quello di Webber che seguiva il capitano nella sosta).
La Red Bull Racing si porta a casa la doppietta grazie al posto d'onore di
Mark Webber che chiude la sua carriera in Formula 1 con un piazzamento onorevole: l'australiano l'unica cosa che è riuscito a strappare al "cannibale" è stato il giro più veloce ottenuto al 51. giro. Aspettiamoci che Mark venga multato per aver tolto il casco nel giro di rientro: la FIA farà valere le ragioni di sicurezza senza capire che voleva solo ricevere il tributo del pubblico brasiliano nell'ultimo giro al volante di una F.1!
Torna sul podio
Fernando Alonso con la Ferrari: lo spagnolo era da cinque Gp che aspettava, ma la soddisfazione è di poco conto perché la
Ferrari resta terza nel mondiale Costruttori con 6 punti di distacco dalla Mercedes. La F138 si è difesa bene in condizioni anomale: le prove si sono effettuate sul bagnato, mentre la corsa si è disputata sull'asciutto, senza informazioni efficaci sulla messa a punto. Ebbene in questa situazione anomala l'asturiano non ha sfigurato nel confronto con le Red Bull Racing, come se calcoli e simulazioni fossero solo delle complicazioni!
La fine della stagione 2013 rimette la Ferrari nella posizione che le spetta, mentre Interlagos regala un sorriso alla McLaren che porta
Jenson Button ad un insperato quarto posto con la deludente MP4-28. L'inglese aveva rischiato in qualifica un assetto da asciutto ed era scivolato al 15esimo posto in griglia ma l'astuto Jenson è stato premiato, perché l'acqua più volte invocata dai commentatori tv non si è vista.
Chiude l'esperienza con il team di Woking
Sergio Perez autore di una bellissima rimonta dalla 20. posizione in griglia (era stato penalizzato di 5 posizioni per la sostituzione del cambio a seguito del botto in Q2): il messicano si è arrampicato fino alla sesta piazza con una serie di sorpassi molto belli.
La
Mercedes, invece, ha giocato in difesa: l'obiettivo era centrare il posto d'onore nel mondiale Costruttori e la Stella a tre punte ha colto l'obiettivo con
Nico Rosberg quinto e
Lewis Hamilton decimo: l'inglese ha pagato un drive through per il contatto che è costato l'uscita di pista di
Valtteri Bottas alla staccata della prima curva.
Felipe Massa si accontenta del settimo posto: anche il brasiliano è stato duramente punito dalla direzione gara per aver tagliato la linea bianca che delimita la pista con la corsia dei box, pare due volte. Felipe era alle spalle di Fernando Alonso e avrebbe potuto contribuire alla causa della Rossa. La stessa irregolarità l'avrebbero compiuta anche
Sebastian Vettel, Mark Webber e Jenson Button che, invece, se la sono cavata solo con un richiamo da parte delle direziome di gara. Come mai? I responsabile del Cavallino andranno a far sentire le loro ragioni dai Commissari Sportivi.
Felipe voleva chiudere otto anni da ferrarista con una prestazione da ricordare e, invece, è da cancellare. Alle spalle del carioca si è inserito
Nico Hulkenberg ottavo con la Sauber, davanti a
Lewis Hamilton e Daniel Ricciardo.
Il pilota della Toro Rosso è bravissimo in qualifica: ha portato la STR-08 in Q3, ma è frequentemente deludente nel primo giro (prenderà il posto di Webber...). Solo il compagno di squadra,
Jean Eric Vergne, è riuscito a fare molto peggio: era 8. ed era scivolato al 14esimo posto. La macchina di faenza meriterebbe piazzamenti più incisivi del punticino che viene agguantato alla fine della gara in inseguimenti che deprimono il potenziale della squadra romagnola.
E' scomparsa la Lotus:
Romain Grosjean si è ritirato per il cedimento del motore Renault, mentre
Heikki Kovalainen è sempre stato nelle posizioni comprimarie, incapace di portare dei punti pesanti. Per la sua scelta hanno inciso i soldi finlandesi coinvolti nel progetto legato a Kimi Raikkonen, ma è chiaro che meritava una chance
Davide Valsecchi.
Brutto il cedimento della sospensione posteriore destra di
Charles Pic con la Catheram: certe squadre arrivano alla fine della stagione senza le risorse nemeno per avere gli adeguati pezzi di ricambio. E questo deve far riflettere il Circus...
FORMULA 1, Interlagos, 24/11/2013
Classifica finale del Gp del Brasile
1. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - 71 giri
2. Mark Webber - Red Bull-Renault - +10"452
3. Fernando Alonso - Ferrari - +18"913
4. Jenson Button - McLaren-Mercedes - +37"360
5. Nico Rosberg - Mercedes - +39"048
6. Sergio Perez - McLaren-Mercedes - +44"051
7. Felipe Massa - Ferrari - +49"110
8. Nico Hulkenberg - Sauber-Ferrari - +1'04"252
9. Lewis Hamilton - Mercedes - +1'12"903
10. Daniel Ricciardo - Toro Rosso-Ferrari - +1 giro
11. Paul di Resta - Force India-Mercedes - +1 giro
12. Esteban Gutierrez - Sauber-Ferrari - +1 giro
13. Adrian Sutil - Force India-Mercedes - +1 giro
14. Heikki Kovalainen - Lotus-Renault - +1 giro
15. Jean-Eric Vergne - Toro Rosso-Ferrari - +1 giro
16. Pastor Maldonado - Williams-Renault - +1 giro
17. Jules Bianchi - Marussia-Cosworth - +2 giri
18. Giedo van der Garde - Caterham-Renault - +2 giri
19. Max Chilton - Marussia-Cosworth - +2 giri
La classifica finale del Mondiale Piloti: 1. Vettel 397; 2. Alonso 242; 3. Webber 199; 4. Hamilton 189; 5. Raikkonen 183; 6. Rosberg 171; 7. Grosjean 132; 8. Massa 112; 9. Button 73; 10. Hulkenberg 51; 11. Perez 49; 12. Di Resta 48; 13. Sutil 29; 14. Ricciardo 20; 15. Vergne 13; 16. Gutierrez 6; 17. Bottas 4; 18. Maldonado 1.
La classifica finale del Mondiale Costruttori: 1. Red Bull-Renault 596; 2. Mercedes 360; 3. Ferrari 354; 4. Lotus-Renault 315; 5. McLaren-Mercedes 122; 6. Force India-Mercedes 77; 7. Sauber-Ferrari 57; 8. Toro Rosso-Ferrari 33; 9. Williams-Renault 5.