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Hamilton in Giappone nella doppietta Mercedes

L'inglese centra il 41esimo successo come Senna davanti a Rosberg e Vettel con Raikkonen quarto

Il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06

Il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06

XPB Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06 al comando alla partenza della gara
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06 al comando alla partenza della gara
Il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06
Il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 Team festeggia nel parco chiuso
Podio: il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 Team, il secondo classificato Nico Ro
Sebastian Vettel, Ferrari SF15-T
Carlos Sainz Jr.,  Scuderia Toro Rosso STR10
Max Verstappen, Scuderia Toro Rosso STR10
Daniil Kvyat, Red Bull Racing RB11
Fernando Alonso, McLaren MP4-30
Sergio Perez, Sahara Force India F1 VJM08
Romain Grosjean, Lotus F1 E23
Marcus Ericsson, Sauber C34

Lewis Hamilton raggiunge Ayrton Senna nelle 41 vittorie in Formula 1 e spazza via le nubi sulla Mercedes vincendo il Gp del Giappone. L'inglese centra l'ottavo successo stagionale riprendendo il passo insostenibile per tutti, dopo il "mistero" di Singapore. La W06 Hybrid torna a essere la monoposto di riferimento, rimettendo la Ferrari alle spalle. Il campione del mondo ha imposto la sua superiorità a Nico Rosberg in partenza, nonostante il tedesco avesse il vantaggio della pole position: non ha esitato un attimo a "parcheggiare" il compagno di squadra sull'erba quando gli ha aperto la porta, favorendo l'entrata anche di Sebastian Vettel e Valtteri Bottas.

Nico ha patito anche un aumento delle temperature al motore che lo ha costretto a ridurre il passo per quanche giro prima di iniziare le furiosa rimonta che lo ha riportato al posto d'onore, nel ruolo di scudiero di lusso. Rosberg ha infilato Bottas con una splendida staccata prima della chicane, mentre ha trafitto Vettel dopo il pit stop del ferrarista, potendosi permettere un passo decisamente più veloce, sapendo che il sorpasso in pista sarebbe stato molto più sofferto.

La Ferrari si conferma seconda forza del mondiale: Sebastian Vettel ci ha provato a mettere in difficoltà Nico Rosberg, nella speranza di soffiargli il secondo posto nel mondiale piloti, ma il biondo germanico ha saputo reagire. Il quattro volte campione del mondo è stato sempre vicino alla seconda Mercedes, rivelando che la SF15-T è certamente migliorata rispetto a Silverstone, anche se il distacco dalla freccia d'argento resta importante.

E le conferme della Ferrari arrivano anche da Kimi Raikkonen buon quarto davanti a Valtteri Bottas. La Williams ha perso subito Felipe Massa in un contatto al primo giro con Daniel Ricciardo (entrambi sono stati costretti ai box: il primo a cambiare gomme e muso e il secondo la copertura forata) e ha puntato le sue chance sul finlandese che ha colto un prezioso quinto posto che però è ben poca cosa rispetto alle ambizioni di inizio stagione.

Consistente la gara di Nico Hulkenberg con la Force India che è riuscito a tenersi dietro le due Lotus di Romain Grosjean e Pastor Maldonado entrambe a punti. Il tedesco non poteva sperare meglio del sesto posto, mentre è "miracoloso" vedere due E23 Hybrid a punti, visto che la squadra è agli sgoccioli se non arrivano in fretta i soldi della Renault: si parla di amministrazione controllata...

Ancora battaglia in famiglia fra i due "galletti" della Toro Rosso con Max Verstappen nuovamente davanti a Carlos Sainz: l'olandese, penalizzato di tre posizioni in griglia per aver abbandonato la sua STR10 ferma in qualifica, è stato ancora davanti al rookie rivale con una staccata perentoria prima della chicane. Carlos è stato costretto ad una sosta lunga ai box per sostituire il musetto rovinato contro il paletto che delimita l'ingresso della corsia dei box. Lo spagnolo è stato richiamato in pit lane all'ultimo dalla squadra o ha fatto un errore? Sainz jr avrebbe provocato anche il contatto al via con Sergio Perez che è stato costretto a fare un dritto nella sabbia della via di fuga.

Fatto sta che Sainz, decimo, ha finito primo fra i doppiati, davanti a Fernando Alonso. L'iberico ha avuto parole molto dure contro la Honda nel fraseggio via radio con il box: ha definito la power unit giapponese non degna di una GP2 mentre veniva sverniciato in rettilineo da tutti quelli che si presentavano al fianco della sua MP4-30. Un gran brutto segno, che evidenzia come la pazienza di Fernando sia ormai arrivata al capolinea.

Daniil Kvyat con la Red Bull Racing ricostruita dopo lo spaventoso capottamento in qualifica è scattato dalla pit lane: il russo ha provato a risalire la china, ma poi si è dovuto arrendere al 13esimo posto perché è stato afflitto da seri problemi ai freni. Prosegue il disastro della Sauber: anche a Suzuka la C34 evoluta non ha mostrato importanti segni di crescita con Marcus Ericsson solo 14esimo.

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