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GP d'Ungheria: Ocon regala all'Alpine la prima incredibile vittoria

Il francese di 24 anni centra il primo successo in carriera con l'Alpine che nel GP d'Ungheria festeggia la vittoria dopo soli 11 GP. Vettel è secondo con l'Aston Martin dopo l'ipilata al via causata da Bottas e Stroll. Terzo è Hamilton dopo una rimonta dall'ultima posizione: Lewis torna in testa al mondiale perché Verstappen non è andato oltre il decimo posto con una Red Bull menomata. La Ferrari raccoglie un quarto posto con Sainz, ma ci si poteva aspettare di più.

Esteban Ocon, Alpine A521, Sebastian Vettel, Aston Martin AMR21

Esteban Ocon, Alpine A521, Sebastian Vettel, Aston Martin AMR21

Mark Sutton / Motorsport Images

E meno male che l'Hungaroring doveva essere una pista con pochi sorpassi! Ne abbiamo visti dappertutto e per tutta la gara. Una gara che non verrà dimenticata presto per le incredibili emozioni che ha offerto dall'inizio alla fine. E alla conclusione di 70 giri senza fiato ha vinto il suo primo GP Esteban Ocon che porta al successo per la prima volta l'Alpine. Ci voleva una gara anomala per vedere il marchio francese con il pilota francese 24enne conquistare un'affermazione alla quale nessun avrebbe creduto priama della partenza. Esteban era ottavo in griglia ed è stato esperto e diligente a evitare i guai del parapiglia scatenato da Valtteri Bottas e Lance Stroll.

Il francese era secondo dietro a Hamilton dopo l'ecatombe sul bagnato. E una volta che Lewis ha dovuto rinunciare alle Intermedie con un pit stop, Ocon si è trovato in testa e nessuno lo ha scalzato più. Il transalpino non ha commesso alcun errore, difendendo il successo dall'attacco che gli ha portato Sebastian Vettel al giro 49 durante il doppiaggio di Antonio Giovinazzi.

L'Alpine colleziona la prima vittoria dopo appena 11 GP di storia. Un orgoglio che premia il lavoro di due italiani: il presidente e CEO del Gruppo Renault, Luca De Meo, e Davide Brivio, il "fortuniere che ha vinto un mondiale con la Suzuki in MotoGP e che ha portato l'Alpine alla vittoria in mezza stagione.

Il tedesco dell'Aston Martin ci ha provato in ogni modo a punzecchiare Ocon, ma il francese non ha mai offerto il destro a Sebastian per chiudere un attacco e il quattro volte campione del mondo si è dovuto accontentare del secondo posto, replicando il piazzamento di Baku. Il tedesco è partito decimo e ha capitalizzato il massimo dalla sua AMR21 con una gara nella quale ha fatto valere tutta la sua esperienza.

Non ha preso il podio, ma è stato sicuramente quello che più ha dato spettacolo: stiamo parlando di Fernando Alonso che con l'altra Alpine ha letteralmente fatto impazzire Lewis Hamilton prima di cedergli la posizione con un duello che ha infiammato tutto il pubblico in piedi sulle tribune. Lo spagnolo, grazie alla sua difesa strenua, ha impedito che Hamilton potesse tornare sui primi due per lottare per la vittoria dopo essere finito in fondo al gruppo. Un pizzico del successo di Ocon va ascritto a quel 40enne di Oviedo che ha chiuso quinto.

E' stata una gara epica con Hamilton che ha portato la Mercedes al terzo posto dopo una rimonta da applausi che gli ha permesso di cogliere un terzo posto che vale 15 punti preziosissimi nella sfida mondiale. L'epta campione, con Max Verstappen solo decimo con una Red Bull menomata alla prima curva, si riporta al comando della classifica iridata con sei lunghezze di vantaggio. L'olandese non è mai stato protagonista, ma solo incolpevole comprimario.

La Ferrari coglie il quarto posto con Carlos Sainz, dopo il ritiro di Charles Leclerc nel biliardo della prima curva. Lo spagnolo scattato 15esimo è arrivato a ridosso del podio, scavalcato nel finale dallo scatenato Hamilton. La squadra del Cavallino paga una qualifica inadeguata e perde una grande occasione per rivincere una gara. La Rossa non ha mostrato il passo che ci si poteva aspettare con Carlos che ha ha condotto una gara senza sbavature, ma a Maranello ci si poteva aspettare di più da una gara così anomala. Il vantaggio del Cavallino è che la McLaren non ha tratto un ragno dal buco dalla trasferta ungherese.

Positiva l'AlphaTauri capace di andare a punti con i due piloti: Pierre Gasly, sesto, e Yuki Tsunoda, settimo, che si è assogettato all'ordine di scuderia di cedere la posizione. Il francese, montato un treno di soft nel finale ha centrato il giro più veloce in 1'18"394 e togliendo il punto aggiuntivo a Hamilton. La squadra di Faenza è stata utile a Verstappen, facendo un buon lavoro non di squadra, ma di gruppo.

Primi punti per la Williams: Nicholas Latifi, a lungo terzo, è ottavo davanti al compagno George Russell. La squadra di Grove abbandona lo zero in classifica e dà un senso a tutta la stagione in una gara sola.

Quando le monoposto sono in griglia comincia a piovere e tutti i piloti decidono di schierarsi con le gomme intermedie. Michael Masi decide per la partenza da fermo e i concorrenti hanno modo di saggiare il grip solo nel giro di formazione. Un errore di valutazione grave, perché nessuno ha girato con l'asfalto bagnato. E gli effetti si vedono poco dopo.

Al via Valtteri Bottas dopo una pessima partenza con le intermedie manca il punto di staccata alla curva 1 e tampona la McLaren di Lando Norris che rimbalza e scivola sulla sinistra andando a colpire l'incolpevole Max Verstappen. La Mercedes del finlandese accosta con la sospensione anteriore divelta: sarà punito con 5 posizioni sulla griglia di partenza del GP el Belgio e paga due punti sulla patente della Superlicenza.

Poco dietro Lance Stroll fa di peggio: sceglie di portare la sua Aston Martin nell'erba all'interno di curva 1 e, a causa del bagnato, sperona in modo brutale la Ferrari di Charles Leclerc che era in corda alla curva: anche lui lascerà 5 posizioni al via di Spa. Il monegasco finisce addosso alla McLaren di Daniel Ricciardo che centra l'altra Red Bull, quella di Sergio Perez.

Dopo la carambola multipla sono stati costretti al ritiro Bottas, Leclerc, Stroll, Perez e Norris. Un quarto della griglia fuori dopo un giro. La direzione gara fa entrare la safety car e subito dopo decide di interrompere la corsa con la bandiera rossa al giro 2.

Verstappen è rientrato ai box per togliere pezzi di carrozzeria penzoloni: un bargeboard si è staccato mentre stava uscendo dalla pit lane e durante la sosta per la bandiera rossa i meccanici hanno provato a riparare il fondo danneggiato sul lato destro e lo splitter sotto alla scocca. La sua RB16B è molto martoriata, ma Max non si arrende.

Alla ripartenza da fermo in griglia c'è solo Lewis Hamilton con le gomme intermedie: tutti gli altri rientrano ai box per sostituire le gomme verdi e passare alle slick di mescola media. L'epta campione scatta solitario allo spegnimento dei semafori seguito dalla muta di avversari che esce dalla pit lane. La Mercedes ha fatto un grave errore di valutazione e richiama l'inglese al pit subito, solo che Lewis finisce in coda al gruppo, mentre si ritira Mazepin con una sospensione divelta dall'Alfa Romeo di Kimi Raikkonen che esce dalla sua piazzuola senza adeguate indicazioni dal team.

E' un weekend pessimo per la squadra di Hinwil, visto che anche Antonio Giovinazzi si è preso uno stop and go per il mancato rispetto della velocità in corsia box. Il finlandese viene sanzionato con una penalizzazione di 10 secondi che sconta al giro 16 prima di cambiare le gomme e passa alle gomme hard per andare in fondo. Iceman, però, deve fare i conti con la gomma anteriore sinistra che non si svita. Le due Alfa Romeo finiscono in fondo al gruppo. Troppi errori per un team evanescente che ha perso l'occasione di guadagnare punti pesanti.

Cla Pilota Telaio Giri Tempo Gap Distacco km/h Punti
  Poland Robert Kubica Alfa Romeo 0          
1 France Esteban Ocon Alpine 70         25
2 Germany Sebastian Vettel Aston Martin 70 1.859       18
3 United Kingdom Lewis Hamilton Mercedes 70 2.736       15
4 Spain Carlos Sainz Jr. Ferrari 70 15.018       12
5 Spain Fernando Alonso Alpine 70 15.651       10
6 France Pierre Gasly AlphaTauri 70 1'03.614       9
7 Japan Yuki Tsunoda AlphaTauri 70 1'15.803       6
8 Canada Nicholas Latifi Williams 70 1'17.910       4
9 United Kingdom George Russell Williams 70 1'19.094       2
10 Netherlands Max Verstappen Red Bull 70 1'20.244       1
11 Finland Kimi Raikkonen Alfa Romeo 69 1 lap        
12 Australia Daniel Ricciardo McLaren 69 1 lap        
13 Germany Mick Schumacher Haas 69 1 lap        
14 Italy Antonio Giovinazzi Alfa Romeo 69 1 lap        
  Russian Federation Nikita Mazepin Haas 3          
  United Kingdom Lando Norris McLaren 2          
  Mexico Sergio Perez Red Bull 0          
  Canada Lance Stroll Aston Martin 0          
  Monaco Charles Leclerc Ferrari 0          
  Finland Valtteri Bottas Mercedes 0          

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