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GP del Giappone: Bottas vince, Mercedes è campione!

Nel GP di Giappone vince il finlandese dopo che Hamilton, terzo, è stato fermato per una seconda sosta non necessaria. Ne ha approfittato Vettel che è secondo dopo una partenza sbagliata, con Albon quarto. Leclerc sesto a seguito del contatto con Verstappen.

Valtteri Bottas, Mercedes AMG W10

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

La Mercedes fa doppietta nel GP del Giappone e conquista il sesto titolo mondiale Costruttori dell'era ibrida. Valtteri Bottas conquista la sesta vittoria in carriera con una partenza perfetta nella quale ha freddato le Ferrari in prima fila. La Stella eguaglia il record dei sei titoli consecutivi della Ferrari nell'era Schumacher, ma penalizza Lewis Hamilton richiamando il penta-campione a una seconda sosta di cui l'inglese avrebbe fatto sinceramente a meno, mentre stava autorevolmente conducendo le danze.

Toto Wolff ha preferito non far valere le gerarchie, lasciando che Valtteri si godesse il meritato successo, ma l'austriaco era certo che Hamilton con le gomme Soft avrebbe infilato la Ferrari nel finale, mentre Sebastian Vettel si è rivelato un osso molto duro con una SF90 in forma anche su una pista difficile come Suzuka.

La squadra di Brackley centra il primo obiettivo stagionale, prenotando la festa per il mondiale piloti in Messico. E' stato un GP strano con le qualifiche disputate nella mattinata, prima della gara. Ha vinto l'outsider, visto che a Lewis Hamilton scivolato al terzo gradino del podio è rimasto solo il giro più veloce (Lewis con 1'30"983 ha battuto un primato che durava dal 2005!).

La Ferrari ha pagato l'emotività dei due piloti: la strepitosa prima fila tutta rossa al termine delle qualifiche è stata rovinata da una pessima partenza di Sebastian Vettel e Charles Leclerc. Il tedesco ha mosso leggermente la SF90 prima dello spegnimento dei semafori e si è arrestato nel timore di essere punito con il jump start. Risultato: in testa alla gara è andato Valtteri Bottas seguito dal tedesco che ha creato un tappo su chi lo seguiva. La direzione gara ha deciso che il tedesco non ha anticipato il via e gli ha risparmiato un drive through (non si è acceso il sensore?), ma l'azione simile di Raikkonen a Sochi era stata sanzionata. Due pesi e due misure: non va bene, anche se il collegio dei commissari sportivi ha ammesso che il movimento di Seb è avvenuto nella tolleranza accettabile in F1!

Leclerc, rimasto intubato dietro al compagno di squadra dopo uno start altrettanto lento, ha cercato di difendersi dall'attacco all'esterno di Max Verstappen: il monegasco ha toccato la Red Bull mandandola in testacoda nell'era e nel contatto ci ha rimesso un pezzo dell'ala anteriore ch poi si è staccata in pieno rettilineo strappando uno specchietto alla Mercedes di Lewis Hamilton che lo seguiva.

Il ragazzo si è fermato al giro 3 per sostituire il muso (9"9 di sosta) e ha iniziato una bella rimonta dall'ultima posizione che lo ha portato al sesto posto, mentre Max Verstappen si è ritirato al giro 14 con una Red Bull che non ne voleva sapere di andare dritta, con l'olandese che con veemenza protestava via radio sulla manovra di Leclerc finché i commissari non hanno messo sotto investigazione il monegasco (la sentenza è stata rinviata al dopo gara per sentire le parti).

Quella che poteva diventare una giornata gloriosa per la Ferrari si è trasformata in una... sorta di brodino caldo. Ora c'è la macchina e mancano i piloti che vivono una rivalità (a distanza) che non si placa e che costa molto, troppo nonostante l'atteggiamento fra i due molto amichevole.

E' arrivato ai piedi del podio Alex Albon con la Red Bull: l'anglo thailandese ha salvato l'onore della Honda con un quarto posto importante per la posizione, ma disastroso per il distacco, un minuto e più. Il super motore giapponese è stato un flop e neanche Verstappen sarebbe riuscito a fare molto di più con una macchina che non ha i requisiti per lottare al vertice.

Albon, se non altro, con punti pesanti mette al sicuro il suo sedile per il prossimo anno. Ottima la prestazione di Carlos Sainz che mantiene la McLaren al quarto posto nel mondiale Costruttori: lo spagnolo è in piena maturazione e non perde un colpo. Helmut Marko si starà mangiando le mani per averlo lasciato andare via! Lando Norris è sparito dalla secna troppo presto, sbattuto fuori da Albon per un'entrata maschia alla chicane.

Di Leclerc abbiamo detto (aspettiamo una possibile penalizzazione...), e allora si segnala la settima piazza di Daniel Ricciardo che torna a punti con la Renault. L'australiano ha beneficiato del gioco di squadra con Nico Hulkenberg buon decimo. Molto buona la prestazione di Pierre Gasly ottavo con la Toro Rosso, mentre Sergio Perez capitalizza due punti nonostante sia stato sbattutto contro le barriere da Gasly all'ultimo giro.

Ce n'è abbastanza, tutto il resto è stato contorno con soli cinque piloti a pieni giri. Male le Alfa Romeo e le Haas. Da segnalare che Robert Kubica ha finito il GP: un plauso alla Williams che gli ha ricostruito la FW42 dopo un bricolage fra i pezzi di ricambio rimasti...

Cla Pilota Giri Tempo Gap Distacco km/h Punti
1 Finland Valtteri Bottas 52 -       25
2 Germany Sebastian Vettel 52 11.376 11.376 11.376   18
3 United Kingdom Lewis Hamilton 52 11.786 11.786 0.410   16
4 Thailand Alexander Albon 52 1'01.152 1'01.152 49.366   12
5 Spain Carlos Sainz Jr. 52 1'09.081 1'09.081 7.929   10
6 Monaco Charles Leclerc 51 1 lap       8
7 Australia Daniel Ricciardo 51 1 lap       6
8 France Pierre Gasly 51 1 lap       4
9 Mexico Sergio Perez 51 1 lap        
10 Germany Nico Hulkenberg 51 1 lap       2
11 Canada Lance Stroll 51 1 lap       1
12 Russian Federation Daniil Kvyat 51 1 lap        
13 United Kingdom Lando Norris 51 1 lap        
14 Finland Kimi Raikkonen 51 1 lap        
15 France Romain Grosjean 51 1 lap        
16 Italy Antonio Giovinazzi 51 1 lap        
17 Denmark Kevin Magnussen 51 1 lap        
18 United Kingdom George Russell 50 2 laps        
19 Poland Robert Kubica 50 2 laps        
  Netherlands Max Verstappen 14          

 

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