F1 | GP Canada: una fibra ottica tagliata causa del black out
La prima sessione di prove libere a Montreal è saltata dopo cinque minuti per la mancanza del segnale tv del circuito interno. Le immagini servono alla direzione gara per garantire la sicurezza e Liberty ha cercato di ovviare al problema offrendo le riprese delle telecamere per i broadcaster. Il problema è stato risolto dagli organizzatori, ma è la seconda volta che si è resa necessaria una bandiera rossa senza problemi in pista: è già successo in Australia per 10 minuti.
Nuove tecnologie, nuovi problemi. Per la seconda volta in questa stagione una sessione di prove libere è stata interrotta con bandiera rossa senza che in pista ci fossero in apparenza delle situazioni d’emergenza. La sessione FP1 di ieri è durata solo pochi minuti prima che le telecamere inquadrassero Pierre Gasly fermo a bordo pista. L’interruzione con bandiera rossa è stata inizialmente esposta per recuperare l’Alpine del pilota francese, ma in realtà lo stop si è protratto fino al termine dei sessanta minuti previsti.
A far saltare la sessione è stata una connessione in fibra ottica dell’impianto delle telecamere di servizio del circuito, risultata difettosa. Le immagini non erano sincronizzate, rendendo problematico il monitoraggio in tempo reale della pista.
La ricerca del guasto si è protratta anche oltre il termine della sessione FP1 allarmando non poco il personale di Liberty Media, che ha offerto come soluzione di backup la possibilità di utilizzare le immagini provenienti da tutte le telecamere televisive poste sul circuito. Il guasto è stato poi identificato in una connessione ottica, ed una volta sostituita il sistema ha ripreso a funzionare regolarmente.
Anche nello scorso Gran Premio d’Australia dopo cinque minuti dall’inizio della sessione FP1 era apparsa una bandiera rossa che ha interrotto la sessione senza che in pista si fossero verificati incidenti o guasti a monoposto.
Hamilton sorride con Wolff e D'Ambrosio dopo il miglior tempo nelle libere
Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images
In quel caso il motivo era stato un problema ad un server che aveva disattivato tutti i dati GPS, lasciando al buio la direzione gara e le stesse squadre in merito alla posizione in pista delle vetture. In quell’occasione anche qualche addetto ai lavori era rimasto stupito dalla decisione della direzione gara, ma gli effetti dell’assenza dei dati satellitari erano stati visibili dopo pochi secondi, con un rischio di tamponamento tra tre monoposto dovuto all’impossibilità degli ingegneri di pista ad avvisare i rispettivi piloti del sopraggiungere di una vettura alle loro spalle.
Il sistema GPS, così come il circuito di telecamere interno, fanno parte dei sistemi di sicurezza diventati indispensabili per permettere alle monoposto di Formula 1 di scendere in pista. Nel primo caso la posizione rilevata in tempo reale dal satellite ha assunto la funzione dei retrovisori.
Per quanto la FIA abbia deciso di allargarne le dimensioni minime, i piloti sono coscienti che l’angolo visivo offerto dagli specchietti non copre tutta la larghezza della pista e, soprattutto, non permette di vedere una monoposto che giunge alle spalle a velocità sostenuta.
Gli ingegneri hanno sopperito a questo problema avvisando i propri piloti per tempo in merito al traffico in pista, istruzioni che sono diventate essenziali per poter girare in pista, soprattutto in prova, quando sul tracciato ci sono vetture lanciate ed altre che procedono più lentamente.
Nel caso delle telecamere di servizio, si tratta di uno strumento fondamentale per la direzione gara poiché consentono di poter monitorare la pista con inquadrature fisse che coprono tutta l’estensione del tracciato, e vengono seguite in tempo reale da personale FIA.
A Montreal ci sono già stati incidenti legati alla presenza di marmotte ai bordi del tracciato (nel 2007 Anthony Davidson ci rimise la terza posizione investendone una) ma in generale queste riprese servono ad avvisare per tempo le squadre di qualsiasi genere di imprevisto che possa mettere a rischio la sicurezza in pista.
Non deve sorprendere se in assenza di questi dispositivi di sicurezza l’unica via percorribile per la direzione gara sia la bandiera rossa, per dieci minuti come a Melbourne o per l’intera sessione FP1 come accaduto ieri. Si tratta di servizi che sono parte integrante delle misure di sicurezza introdotte nel corso degli anni dalla FIA, ed in assenza dei quali non è autorizzata l’attività in pista.
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