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Hamilton vince in Belgio, a Vettel esplode una gomma!

La Mercedes firma un'altra doppietta davanti alla Lotus di Grosjean. La Ferrari recrimina per il podio svanito

Il vincitore Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 festeggia sul podio

Il vincitore Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 festeggia sul podio

XPB Images

Il vincitore Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 festeggia sul podio
Il vincitore Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 festeggia sul podio
Il vincitore Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 festeggia sul podio
Il vincitore Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 festeggia sul podio

Lewis Hamilton riprende il suo cammino mondiale aggiudicandosi il Gp del Belgio, dopo la battuta di arresto dell'Ungheria dove era rimasto fuori dal podio. L'undicesimo appuntamento è stato caratterizzato dalla facile egomonia delle Mercedes che hanno dimostrato ancora una volta la netta superiorità della W06 Hybrid. L'inglese, che è scattato molto bene dalla pole, non ha avuto problemi per controllare la corsa e cogliere la seconda vittoria a Spa e la 39esima in carriera che è anche la 37esima della Casa della Stella a tre punte.

Nico Rosberg ha compromesso la sua corsa con una brutta partenza: è scattato bene, ma si è piantato subito dopo, chiudendo la prima tornata alla quinta piazza che lo ha costretto ad una rimonta che lo ha riportato a soli due secondi dal compagno di squadra con una serie di giri veloci, ma era troppo tardi perché Lewis ha potuto gestire la sua corsa senza cercare rischi. Anzi il britannico si è lamentato via radio del fatto che il compagno e rivale abbia sfruttato la Virtual Safety Car (che si è resa necessaria per spostare la Red Bull di Daniel Ricciardo ammutolita all'inizio del rettoiineo d'arrivo) per ridurre il divario.

Sul podio doveva esserci Sebastian Vettel autore di una gara fantastica con la Ferrari: il tedesco, partito ottavo dopo una brutta qualifica, ha costruito la sua splendida rimonta puntando sulla tattica di una sola sosta ai box, mentre tutti gli altri ne hanno fatte due. Il quattro volte campione dle mondo sembrava in grado di completare un'altra grande impresa, ma ha dovuto fare i conti con l'esplosione della gomma posteriore destra all'uscita del Raidillon quando mancavano 10 km alla bandiera a scacchi.

Sebastian Vettel ha completato il giro al rallentatore per entrare nei box: è stato classificato al 12esimo posto fuori dai punti. Una grande delusione per la Ferrari che voleva nobilitare con un podio la 900esima presenza in Formula 1. Agli uomini del Cavallino è andata male: hanno preso un rischio esagerato lasciando in pista Vettel per 28 giri con le gomme Medie, ben oltre la soglia consigliata dalla Pirelli.

Il germanico prima del dechappamento si stava difendendo in modo fantastico dagli attacchi di Romain Grosjean che con la Lotus disponeva di pneumatici Soft molto più freschi: alla fine sul podio è salito il francese che regala un po' di ossigeno alla squadra di Enstone che ha vissuto un weekend molto difficile. Il materiale nei box è posto sotto un sequestro cautelativo e la squadra non potrà lasciare il Belgio se non verrà ricomposta la questione con Pic. Federico Gastaldi, vice team principal Lotus, assicura che un accordo è già stato trovato e la questione è ora solo una faccenda fra avvocati. Se sarà così potrà gustarsi un terzo posto miracoloso con una macchina che non dispone di aggiornamenti perché la galleria del vento è di fatto chiusa per la mancanza di budget per lo sviluppo!

Daniil Kvyat prosegue la sua striscia positiva: dopo il posto d'onore in Ungheria è sceso dal podio con la Red Bull Racing, ma il russo è stato particolarmente brillante nelle ultime tornate quando ha infilato Felipe Massa e Sergio Perez con sorpassi temerari e coraggiosi. Il messicano ha regalato qualche brivido a VJ Mallya concludendo un giro in testa alla corsa con la Force India: la macchina di Silverstone è stata capace di velocità massime molto elevate che hanno favorito la combattività di Perez, ma alla lunga Sergio si è dovuto arrendere all'oggettiva superiorità delle altre monoposto e si è acchiappato un positivo quinto posto. E' molto se si considera che Nico Hulkenberg con l'altra Force India non è riuscito a schierarsi per una perdita di potenza, causando la partenza abortita. Al via ha accusato un problema anche Carlos Sainz che è rientrato in pit lane alla conclusione del secondo giro di formazione, ma lo spagnolo poi è riuscito a partire dopo un reset elettronico. Non ha fatto molta strada perché è stato costretto a fermarsi ai box per il ritiro mentre era staccato di un paio di giri.

Poco soddisfazione per la Williams che porta a casa il sesto posto di Felipe Massa: la FW37 si è rivelata la peggiore fra le monoposto motorizzate Mercedes, su una pista che invece avrebbe dovuto valorizzare la vettura di Grove. Molto grave l'errore che è costato un buon piazzamente a Valtteri Bottas: il finlandese si è visto appioppare un drive through perché al primo pit stop gli è stata montata una gomma di mescola diversa dalle altre.

L'onore della Ferrari è stato salvato da Kimi Raikkonen: il nordico è risalito al settimo posto dalla 16esima piazza in griglia. Iceman ha vissuto un weekend molto complicato sulla pista che più gli piace: ha rotto il cambio in Q2 e ha dovuto sostituire anche il motore ricorrendo all'unità utilizzata nelle prime gare che è giunto al limite del chilometraggio e dispone di una potenza ridotta rispetto a quello più evoluto. La gara di Raikkonen è stata più che incoraggiante, anche se il risultato finale non è certo in linea con quelle che erano le aspettative del Cavallino.

Conquista punti preziosi Max Verstappen con la Toro Rosso che ha giocato in difesa su un tracciato veloce poco adatto alla STR10: l'olandese sta trovando una costanza di prestazione che mette in luce il suo talento cristallino. La top ten è stata completata da Marcus Ericsson con la Sauber che ha beneficiato della power unit Ferrari Evo: i quattro decimi garantiti dal propulsore di Maranello hanno garantito un salto di qualità alla squadra svizzera.

Doppiate miseramente le due McLaren che hanno preso un giro proprio come le derelitte Manor. Fernando Alonso e Jenson Button sono costretti a procedere come dei tassinari perché non possono disporre di un motore dignitoso per un grande costruttore come la Honda. In Giappone si sono stufati dei continui proclami di Yasuhisa Arai, il capo di Honda Motorsport e ne hanno chiesto le dimissioni. Sarebbe un atto sacrosanto...

Come avevamo detto più volte, la partenza senza la gestione del bite della frizione non ha creato grossi problemi ai piloti se non a Nico Rosberg, il conduttore che, forse, è il più seguito via radio dai propri ingegneri. Tanta paura per niente...

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