GP d'Austria F1: dimezzata la procedura di partenza
Analizziamo quale sarà il protocollo sanitario che gli addetti ai lavori del Circus dovranno rispettare a Spielberg. La formazione della griglia avverrà in 15 minuti. Dieci giornalisti in sala stampa ma senza accesso al paddock.

Arrivano alla spicciolata i dettagli relativi al nuovo protocollo redatto dalla FIA che gli addetti ai lavori della Formula 1 dovranno rispettare nelle prime gare (si spera che possano essere il minor numero possibile) del Mondiale.
Dopo mesi in cui il grande interrogativo è stato quello in merito alla partenza del campionato 2020, ora la domanda più gettonata è relativa al format dei weekend previsti nella fase Europea del calendario, ovvero Austria, Ungheria, Gran Bretagna, Spagna, Belgio e Italia.
In pista sarà rispettato il format abituale, nessuna novità rispetto a quanto visto lo scorso anno sia in gara-1 che nella seconda corsa programmata sette giorni dopo sempre sul Red Bull Ring.
Solo domenica la formazione della griglia di partenza avverrà in 15 minuti al posto degli abituali 30, non essendoci ospiti e Vip sullo schieramento, tutto il contesto sarà più snello e sarà limitato al limite il tempo di preparazione in un’area tendenzialmente affollata.
Sarà modificata anche la procedura che prevede la presenza dei piloti sulla linea di partenza durante l’inno nazionale, poiché saranno invitati a restare vicini alle rispettive monoposto. Il cerimoniale sul podio non dovrebbe invece subire variazioni, a parte il mantenimento delle distanze di sicurezza.
Durante il weekend sono garantiti degli spazi ‘media’ in cui i piloti comunicheranno in videoconferenza.
Solo una decina di giornalisti saranno ammessi in sala stampa, ma non avranno accesso al paddock né la possibilità di poter avere contatti con piloti ed addetti ai lavori.
Il gruppo (selezionato dalla FIA) dovrà garantire la copertura delle prime tre gare senza rientrare in sede, per lasciare poi spazio ad un secondo gruppo previsto per le successive tre gare.
Tutti gli addetti ai lavori, media inclusi, dovranno sottoporsi ad un test ‘tampone’ all’arrivo in pista, oltre ad un test sierologico da svolgersi non oltre 3 giorni prima della partenza per Spielberg.
Durante i weekend di gara e nella successiva settimana (che vedrà tutti gli addetti ai lavori restare negli hotel in attesa del secondo Gran Premio) dovrà essere rispettato un rigido protocollo che imporrà la permanenza negli alberghi (con qualche eccezione) e trasferimenti in circuito utilizzando un servizio di navette.
Come annunciato da tempo, nel paddock non saranno presenti le hospitality che le squadre utilizzano nelle tappe europee, ma solo i motorhome posizionati nel retro-box che fungono da supporto per il personale tecnico.
Ogni squadra disporrà di suoi spazi predefiniti, per evitare ogni possibilità di contatto tra il personale dei team, ed è previsto un servizio di catering comune, organizzato nelle ampie aree solitamente riservate al paddock club per garantire le misure minime di distanziamento.
Non saranno ammessi ospiti, anche se qualche testata giornalistica austriaca ha dato notizia di un invito che la Red Bull avrebbe inviato a Bill Gates, fondatore della Microsoft: potrebbe essere un’eccezione.

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Riguardo questo articolo
Serie | Formula 1 |
Evento | GP d'Austria |
Autore | Roberto Chinchero |
GP d'Austria F1: dimezzata la procedura di partenza
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