GP Abu Dhabi: i cordoli a piramide sono una brutta sorpresa
Nel restyling della pista di Yas Marina che dovrebbe favorire i sorpassi e un tempo sul giro intorno a 1'20" (15 secondi più veloce dello scorso anni) preoccupano i cordoli esterni scalinati, simili a quelli di Losail che avevano provocato dei problemi alle gomme. La Pirelli non è stata avvisata di questo pericolo per cui il weekend conclusiv del mondiale inizia con un elemento di incertezza in più.
Foto di: Roberto Chinchero
C’era una certa curiosità in merito alla nuova veste del circuito di Abu Dhabi, oggetto nei mesi scorsi di un restyling mirato a rendere la pista più veloce e più favorevole ai sorpassi.
Gli interventi hanno riguardato il tratto che comprendeva la sequenza di curve 5, 6 e 7, ora trasformato in un prolungamento del rettilineo provenendo dalla 4, e in un'unica curva, la 5. I pochi addetti ai lavori che oggi hanno affrontato i 5.281 metri (nuova lunghezza della pista) si sono imbattuti anche in una sorpresa destinata ad impattare non poco nel weekend di gara.
All’uscita della ‘5’ sono stati realizzati dei cordoli esterni scalinati e decisamente alti (7,5cm), posti propriomì sulla linea che i piloti utilizzano per portare fuori dalla curva la massima velocità possibile.
Dettaglio dei cordoli del circuito di Yas Marina in approccio di curva 12
Photo by: Roberto Chinchero
Sono cordoli che ricordano molto quelli posti in alcuni punti del circuito di Losail, risultati la causa che ha innescato una serie di problemi emersi nell’ultimo terzo di gara.
“In base ai riscontri ottenuti fino a questo momento – aveva informato l’indagine svolta della Pirelli dopo il GP - l'origine dei degonfiamenti avvenuti nel corso del Gran Premio del Qatar è da imputarsi principalmente al prolungato tempo di permanenza degli pneumatici sui cordoli, percorsi ad alta velocità e con elevati carichi laterali e verticali, condizioni determinate dalle caratteristiche uniche di questo circuito".
"Le sollecitazioni indotte dai cordoli, la cui intensità non è ricavabile dai dati a disposizione prima della gara, hanno danneggiato la costruzione degli pneumatici stessi innescando una perdita di pressione dal fianco interno che ha causato, dopo diversi secondi, il collasso della struttura”.
A distanza di tre settimane dal weekend di Losail squadre e piloti potrebbero ritrovarsi ad affrontare una situazione simile, e senza preavviso.
Da indiscrezioni raccolte oggi nel paddock di Yas Marina anche la stessa Pirelli non era a conoscenza delle modifiche ai cordoli fino all’arrivo ad Abu Dhabi, e per i tecnici della Casa milanese non è una notizia molto gradita.
Un’altra zona modificata dal restyling è quella che nella vecchia configurazione conteneva le curve 11, 12, 13 e 14, ora diventata curva 9 che propone anche un leggero banking per tutta la sua estensione. Anche in questo caso in uscita c’è un lungo tratto di cordoli scalinati, che difficilmente i piloti eviteranno poiché servirà uscire con maggiore velocità possibile per arrivare alla frenata della ‘12’.
Non c'è solo un rischio per la tenuta delle gomme in gara, ma anche per i telai qualora un pilota finisse largo passando con il fondo della monoposto sopra il cordolo. A Losail ne avevano fatto le spese Mazepin e Leclerc, costretti ad un cambio di scocca, e considerando le scorte di ricambi ridotte all’osso prima dell’ultima gara stagionale, non è una buona notizia.
La media del circuito sarà molto più veloce rispetto alle precedenti edizioni. Nel paddock c’è chi sostiene che le simulazioni in configurazione ‘qualifica’ avrebbero dato riscontri di un tempo sul giro tra 1’20” e 1’21”, un crono decisamente più rapido della pole position conquistata dodici mesi fa da Max Verstappen in 1’35”246.
Dettaglio dei cordoli del circuito di Yas Marina, all'uscita di curva 9
Photo by: Roberto Chinchero
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