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Gomme 2020: piloti delusi, ma test utile a capire le novità

La Pirelli ha portato ad Austin due treni di gomme 2020 prototipali in mescola C4 per offrire ai piloti e hai team una prima valutazione degli pneumatici del prossimo anno. Nelle prove libere svolte in condizioni non ideali i commenti sono stati scettici, ma nessuna ha preparato un setup per la nuova costruzione e il diverso disegno.

Mercedes AMG F1 W10 con uno pneumatico prototipo Pirelli

Foto di: Giorgio Piola

Ogni pilota nelle prove libere del venerdì di Austin ha avuto a disposizione due set di gomme Pirelli prototipali in più per permettere a tutti di farsi un’idea e alle squadre di raccogliere dei dati importanti in vista dei test di delibera di due giorni che seguiranno l’ultimo GP stagionale ad Abu Dhabi.

Gli pneumatici 2020 in questione erano di mescola C4 con un profilo e una costruzione diversi da quelli della gamma di quest’anno. La maggior parte delle squadra ha svolto il lavoro nella sessione del mattino che si è svolta con una temperatura molto bassa (aria 9 gradi e asfalto con un massimo di 16 gradi) e una pista “green” con pochissimo grip per cui non è stato possibile capire la nuova finestra di working range più aperta.

Mercedes W10 ecco il rastrello di sensori montato dalla Mercedes dietro alle ruote posteriori per le gomme 2020

Mercedes W10 ecco il rastrello di sensori montato dalla Mercedes dietro alle ruote posteriori per le gomme 2020

Photo by: Giorgio Piola

La Mercedes ha dedicato buona parte della prima sessione a effettuare test con le nuove gomme ed è parsa il team più attento a trarre utili informazioni dagli pneumatici, mentre Ferrari e Red Bull, per fare un esempio, hanno cercato di alternare i lavori per il 2020 con l’esigenza di non trascurare il presente e il weekend di gara.

Lewis Hamilton ha preferito non commentare, osservando con un sorriso: "Devo trattenermi e non dire troppo al momento...". In generale il giudizio dei piloti è stato negativo per la carenza di aderenza e per la mancanza di bilanciamento fra i due assi.

"E’ stata una delusione perché non vi è stato alcun passo avanti - ha ammesso un drastico Sebastian Vettel - . Le gomme sono costruite per il prossimo anno, e così saranno". Più moderato Charles Leclerc: "Ad essere onesti sembra un composto più difficile per cui scivolavo di più, ma probabilmente avrei bisogno di fare un po' più di chilometraggio prima di dare un giudizio completo".

Mario Isola, responsabile quattro ruote di Pirelli Motorsport, era preparato a queste reazioni, perché le gomme 2020 avranno un po’ meno grip, ma l’effetto percepito in USA è stato maggiore perché le monoposto non sono state configurate per gli pneumatici del prossimo anno che hanno una diversa costruzione, per cui era inevitabile che non si sentissero a loro agio.

"Purtroppo le condizioni erano poco rappresentative - ha detto Isola - dobbiamo analizzare i dati per capire qual è il livello di prestazione. La prima sensazione è che il nuovo pacchetto abbia un minore picco di grip ed è coerente col lavoro svolto”.

“Il setup delle macchine era fatto per il weekend di gara e non per le nuove gomme che richiedono, invece, un approccio diverso perché sono nuovi sia il disegno della spalla che la costruzione”.

“Sono sicuro che le squadre hanno raccolto dati utili per il test di Abu Dhabi, dove potranno sfruttare l’esperienza di Austin per preparare un assetto più in linea con le esigenze degli pneumatici 2020”.

Sensori sulla monoposto di Daniel Ricciardo, Renault F1 Team R.S.19

Sensori sulla monoposto di Daniel Ricciardo, Renault F1 Team R.S.19

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

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