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Gomme 2020: C3 e C5 promosse, C2 e C4 bocciate

I test Pirelli ad Abu Dhabi non hanno sciolto i dubbi sulla scelta degli pneumatici per il prossimo anno, sebbene siano stati percorsi 13.968 km complessivi. Isola: "Le gomme 2020 permettono ai piloti di spingere più a lungo, ma nel primo giro c’è un po' meno grip e per questo i piloti notano solo questo aspetto".

George Russell, Mercedes AMG F1 W10

George Russell, Mercedes AMG F1 W10

Joe Portlock / Motorsport Images

C’è molto di anomalo nella questione “gomme” che la Formula 1 dovrà definire il prossimo lunedì, data in cui arriverà il verdetto sulla generazione di pneumatici che sarà utilizzata nel prossimo mondiale.

Per prima cosa il timing, visto che la data del 9 dicembre coincide con il limite per la nomina delle mescole che verranno utilizzate in Australia e Bahrain, ovvero le prime due gare della prossima stagione. Oltre non si può andare.

In mancanza di una linea comune tra i team, si è arrivati a poco più di due mesi dai test che daranno il via al Mondiale 2020 con un parametro cruciale come quello relativo agli “pneumatici” ancora non definito, e questo potrebbe complicare molto la vita dei team.
“Attendiamo una risposta dalle squadre per conoscere le loro intenzioni – ha confermato il responsabile del programma F1 e Racing della Pirelli Mario Isola - da parte nostra abbiamo omologato le nostre gomme 2020, ora attendiamo l’opinione dei team in merito ai dati raccolti in questi test”.

Così, in modo più o meno interessato (a seconda dei casi), la decisione che sarà presa il prossimo lunedì sarà il risultato dell’analisi tecnica che emergerà dai test di Abu Dhabi… ma non solo. Restando all’aspetto tecnico, non c’è un fronte compatto per il ‘no’ (ovvero la bocciatura della generazione 2020) ma l’ago della bilancia sembra pendere in questa direzione.

I (pochi) pareri emersi nella pit-lane di Yas Marina promuovono le mescole C5 e C3, meno la C4 e la C2, che non sembrano aver risolto il problema del surriscaldamento e soprattutto sono state giudicate dai piloti meno veloci delle precedenti.

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Ma il pacchetto 2020 è disponibile solo completo, o tutto o nulla. Un quadro non uniforme, quindi, al netto di quella che dovrebbe essere la sede naturale di questa generazione di gomme, ovvero le monoposto della prossima stagione.

Ed è l’aspetto che sta più a cuore alla Pirelli, considerando che le gomme 2019 hanno lavorato bene con le attuali monoposto, ma non c’è garanzia che confermino i riscontri attuali su monoposto che potrebbero migliorare la performance di oltre un secondo al giro.

Quest’anno solo pochi team sono riusciti subito ad interpretare al meglio la gomma 2019 (McLaren e Mercedes) ed il resto del gruppo è arrivato alla spicciolata, al punto che alcune squadre hanno proposto (durante il Gran Premio d’Austria) di tornare agli pneumatici 2018, ipotesi scongiurata dal non raggiungimento del quorum del 70% dei team favorevoli, come prevede il regolamento.

A distanza di cinque mesi una parte degli stessi team sembra favorevole al mantenimento di quella gomma messa in discussione ad inizio estate, poiché nel frattempo il pneumatico è stata capito ed utilizzato nel modo corretto.

La prossima stagione si preannuncia molto impegnativa per gli staff tecnici delle squadre, che saranno impegnati nello sviluppo della monoposto 2020 e contemporaneamente sul progetto 2021. In questo contesto togliere dall’agenda il potenziale rischio di dover dedicare energie alla comprensione della gomma 2020 è un’opportunità che fa gola a molte squadre, soprattutto da metà classifica in giù.

“Ovviamente sarebbe un peccato se tutto il lavoro di sviluppo per il 2020 risultasse vano – ha chiarito Isola - perché avevamo obiettivi molto specifici per il nuovo pneumatico: meno tendenza al surriscaldamento, minore usura, finestre di utilizzo più ampie".

"Gli pneumatici 2020 sono nati per consentire ai piloti di poter spingere più a lungo, ma nel primo giro c’è un po' meno grip e chi è al volante per prima cosa nota questo aspetto, finendo col giudicare questa gomma meno buona della precedente. Il nostro obiettivo era un pneumatico migliore in gara, non in qualifica, e crediamo che con questa gomma i piloti dovrebbero essere in grado di attaccare di più senza cali significativi”.

Tutte le quadre hanno comunque concluso una grande mole di lavoro a Yas Marina. La Ferrari (103 giri all’attivo a causa dell’uscita di pista di Leclerc) è stato il team che oggi ha percorso meno chilometri, Mercedes e Williams (145 giri) sono state le squadre che ne hanno percorsi di più. Un volume di lavoro (13.968 i km percorsi complessivamente nei due giorni) che testimonia come nulla è stato lasciato al caso, visto che la partita è ancora apertissima.

 Pos. Pilota Vettura Tempo Giri Mescole
1 George Russell Mercedes 1'37”204 145 C5 2020
2 Charles Leclerc Ferrari 1'37”401 103 C5 2019
3 Lance Stroll Racing Point 1'37”999 132 C5 2020
4 Pierre Gasly Toro Rosso 1'38”166 146 C5 2020
5 Carlos Sainz Jr. McLaren 1'38”729 112 C5 2020
6 Esteban Ocon Renault 1'38”950 128 C4 2019
7 Alexander Albon Red Bull 1'39”181 139 C4 2019
8 Pietro Fittipaldi Haas 1'39”682 135 C5 2019
9 Antonio Giovinazzi Alfa Romeo 1'39”811 115 C5 2020
10 Nicholas Latifi Williams 1'40”188 107 C4 2020
11 Roy Nissany Williams 1'43”892 38 C4 2020
Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Pierre Gasly, Toro Rosso STR14

Pierre Gasly, Toro Rosso STR14

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Nicholas Latifi, Williams FW42

Nicholas Latifi, Williams FW42

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Pierre Gasly, Toro Rosso STR14

Pierre Gasly, Toro Rosso STR14

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Pierre Gasly, Toro Rosso STR14

Pierre Gasly, Toro Rosso STR14

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Auto di Charles Leclerc, Ferrari SF90 viene riportata in garage

Auto di Charles Leclerc, Ferrari SF90 viene riportata in garage

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34

Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

George Russell, Mercedes AMG F1, pit board

George Russell, Mercedes AMG F1, pit board

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

George Russell, Mercedes AMG F1 W10

George Russell, Mercedes AMG F1 W10

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Esteban Ocon, Renault R.S. 19

Esteban Ocon, Renault R.S. 19

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

George Russell, Mercedes AMG F1 W10

George Russell, Mercedes AMG F1 W10

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Lance Stroll, Racing Point RP19

Lance Stroll, Racing Point RP19

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Laurent Mekies, Sporting Director, Ferrari

Laurent Mekies, Sporting Director, Ferrari

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Pierre Gasly, Toro Rosso STR14

Pierre Gasly, Toro Rosso STR14

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Pietro Fittipaldi, Haas VF-19

Pietro Fittipaldi, Haas VF-19

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull RB15

Alex Albon, Red Bull RB15

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Lance Stroll, Racing Point RP19

Lance Stroll, Racing Point RP19

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Pietro Fittipaldi, Haas F1 Team VF-19

Pietro Fittipaldi, Haas F1 Team VF-19

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

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