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Analisi
Formula 1 GP di Singapore

F1 | Giro più veloce? Un tributo a Ricciardo, non un regalo a Red Bull

Daniel ha chiuso la sua carriera in F1 togliendo a Norris il punto del giro più veloce. Poteva sembrare un modo della Racing Bulls per celebrare l'uscita dell'australiano dal Circus, mentre in McLaren la mossa è stata presa come un... omaggio alla Red Bull. Ricciardo, commosso, apre ai giovani, anche se lo stop non è stato ufficializzato.

Daniel Ricciardo, Visa Cash App RB F1 Team

Daniel Ricciardo, Visa Cash App RB F1 Team

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

A volte in Formula 1 si assiste alla complicazione di affari che potrebbero essere semplici. Daniel Ricciardo ha disputato a Singapore quello che sarà molto probabilmente il suo ultimo Gran Premio in Formula 1. Avrebbe potuto essere un weekend in cui celebrare la carriera di ‘Honey Badger', tutto il paddock gli avrebbe riconosciuto il meritato tributo, invece per l’intero fine settimana Ricciardo ha indossato un bavaglio che non gli ha permesso di dire ciò di cui è già al corrente. Nel paddock c’è stato chi ha ipotizzato cavilli burocratici, chi invece si è detto convinto che un addio ufficiale arriverà più avanti.

Per tutto il weekend al posto di Daniel hanno parlato i suoi occhi. Ha tenuto duro fino a quando ha potuto, poi al termine della gara, rispondendo all’ennesima domanda sul suo futuro, ha ceduto. Una lunga pausa, poi poche parole: “Provo un sacco di emozioni e sentimenti, che dire, l’abitacolo… è qualcosa a cui sono stato abituato da molti anni”.

Poi gli occhi sono diventati lucidi e Ricciardo si è allontanato, tornando nell’hospitality della Racing Bulls. Ma anche qui non è mancato un momento di commozione, perché il personale della squadra si era schierato per salutarlo con un lungo applauso. A fine gara c’erano stati anche altri segnali, come il giro di rientro dopo la bandiera a scacchi, percorso da Ricciardo ad andatura molto lenta, ed anche il tempo che si è preso prima di uscire dalla monoposto.

Daniel Ricciardo, RB F1 Team VCARB 01

Daniel Ricciardo, RB F1 Team VCARB 01

Foto di: Alastair Staley / Motorsport Images

Il giro più veloce omaggio a Ricciardo o regalo a Red Bull?

In questo scenario si colloca anche il giro più veloce che ha innescato qualche polemica, visto che Ricciardo ha di fatto sottratto un punto a Lando Norris. Nel corso del giro 58 l’ingegnere di pista, Pierre Hamelin, ha chiesto a Daniel (ormai lontano dalla zona punti) cosa ne pensasse di montare un ulteriore set di soft per puntare al giro più veloce.

Ricciardo (partito con gomme soft) era passato alle medie al decimo giro ed era tornato alle soft alla tornata numero 46. Poi, ricevuta la proposta dal suo ingegnere, Daniel è tornato in pit-lane al giro 58 e una volta in pista ha centrato l’obiettivo abbassando il crono di Norris di mezzo secondo.

“Ho sentito dire che la Red Bull ha offerto 3,5 milioni di dollari per il giro più veloce, giusto?”, ha commentato Ricciardo sorridendo. “In realtà il mio ingegnere mi ha proposto un ultimo set di gomme e non ho detto di no. Ho solo cercato di godermi un po' il momento. Ma se poi Max dovesse vincere il mondiale per un punto, credo di essermi garantito un bel regalo di Natale!”.

In McLaren non l’hanno presa bene, ma senza alzare i toni. “Tirare in ballo lo spirito sportivo sarebbe fuori luogo – ha commentato Andrea Stella – faremo in modo che la lotta per il mondiale non diventi una questione di un singolo punto. Però ci tengo a dire che questo è un campionato Costruttori, non devono esserci coalizioni, ma non ho elementi per dire che Racing Bulls ha fatto il giro più veloce per supportare Red Bull. Lo trovo solo un po'...  come dire peculiare”.

Liam Lawson, pilota di riserva Visa Cash App RB F1 Team

Liam Lawson, pilota di riserva Visa Cash App RB F1 Team

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

 

“Giusto lasciare spazio ai giovani”

Ricciardo dopo la gara è stato molto chiaro su quelle che erano le aspettative quando a fine 2022 è tornato nella squadra che dieci anni prima gli consentì di entrare in Formula 1.
“Il mio obiettivo era di far bene e convincere di meritare un posto in Red Bull – ha ammesso Daniel – ed oggi sento di non esserci riuscito. Quindi mi sono chiesto: ‘Ok, cos’altro posso fare in questa posizione? Cosa può darmi soddisfazione?’ Sono stato anche io un giovane pilota e credo che ad un certo punto sia corretto dare spazio. Se non sono in grado di combattere in prima linea con la Red Bull, allora devo chiedermi, ‘per cosa resto in griglia?’. Ed è una cosa che ho accettato”.

“Ero consapevole che questo weekend avrei potuto concludere la mia storia in Formula 1 – ha concluso Ricciardo - quindi ho cercato di godermelo. Penso di essere in una condizione migliore rispetto al 2022, quando conclusi la mia avventura in McLaren. Ho cercato di diventare campione del mondo, ma è un obiettivo non semplice da raggiungere, alcuni ce la fanno, altri no. Non posso nemmeno essere troppo duro con me stesso, sono contento di quanto sono riuscito a fare, per questo non c’è tristezza né un senso di rimpianto pensando a cosa avrebbe potuto essere. Sono tranquillo ed orgoglioso della mia carriera”.

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