Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Giovinazzi: quando la pressione (del mercato) esalta il talento

L'italiano ha portato l'Alfa Romeo al settimo posto in griglia nel GP d'Olanda: il pugliese ha estratto il massimo dalla sua C41 nonostante il problema al dado in Q2 che poteva costargli caro. Antonio è parso imperturbabile di fronte alle voci di mercato che lo vogliono in bilico per il 2022: "Ogni anno il mese di settembre diventa difficile per me. Se faccio il mio lavoro so che rimarrò al mio posto, ed è ciò che ho fatto negli ultimi due anni".

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C41

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C41

Charles Coates / Motorsport Images

Uno degli aspetti più affascinanti dello sport è la possibilità di assistere a grandi rivincite, risposte secche messe nero su bianco in giornate diverse dalle solite.

Antonio Giovinazzi è arrivato a Zandvoort preceduto da voci poco rassicuranti sul suo futuro, rumors che non sono mai il compagno di viaggio più gradito per qualsiasi sportivo, e un pilota di Formula 1 non fa eccezione.

Le animate vicende del mercato piloti 2022 rischiano di innescare un effetto domino che potrebbe coinvolgere anche Giovinazzi, ma per ora si tratta comunque di scenari, e resta il punto fermo che la decisione sul futuro di Antonio sarà presa dall’Alfa Romeo nella sede di Hinwil.

Giovinazzi si è mostrato molto distante rispetto a queste voci, nessun commento e testa bassa in vista del weekend.

Un fine settimana iniziato subito bene, con riscontri incoraggianti nelle prove libere.
“Il passo è stato subito molto buono – ha confermato Antonio – e un pensierino alla Q3 lo avevo fatto”.

Dopo aver concluso al quarto posto la Q1, ci sono però stati attimi di tensione che hanno rischiato di cambiare molto il pomeriggio di Giovinazzi.
“Si è bloccato il dado della ruota anteriore destra – ha spiegato – eh, si, mi è venuto in mente quello che era accaduto a Bottas a Monte Carlo. I ragazzi nel box non si sono arresi, e la bandiera rossa nei minuti finali della Q2 è stata provvidenziale”.

Passato il taglio, in decima posizione, e svitato il dado, Giovinazzi è tornato in pista in Q3 con il sorriso sul volto, sapendo di potersi giocare qualcosa di importante. E così è stato, grazie al settimo tempo finale a 53 millesimi dalla Ferrari di Carlos Sainz.
“Questa pista è fantastica da percorrere su una Formula 1 – ha commentato al termine delle qualifiche – un piccolo errore comporta un grande prezzo da pagare, le barriere sono molto vicine. La macchina è andata bene, e in questi casi ti trasmette la fiducia che serve per andare forte su queste piste”.

Nessuna parola in più, nessun accenno alla sua situazione, fino alla domanda diretta. “Non è una situazione inedita per me – ha commentato – è così dal 2019, il mese di settembre è sempre…piuttosto impegnativo".

"Ma, come ho detto molte volte, se faccio il mio lavoro so che rimarrò al mio posto, ed è ciò che ho fatto negli ultimi due anni. La gara? L'obiettivo principale è mantenere la posizione. Se riusciamo a farcela, sarà fantastico”.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Ferrari: quel centesimo fa una grande differenza?
Prossimo Articolo Podcast: Rindt, diventare Campioni e non saperlo mai

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia