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F1 | Gasly: "La FIA intervenga o a 30 anni useremo il bastone"

Il pilota dell'AlphaTauri ha chiesto alla FIA di intervenire sul problema porpoising per evitare che i piloti debbano scegliere tra la tutela della propria salute e le performance in pista.

Pierre Gasly, AlphaTauri AT03

Pierre Gasly, AlphaTauri AT03

Red Bull Content Pool

Il porpoising è stato il tema che ha tenuto banco nel corso dello scorso Gp dell’Azerbaijan. Quasi tutti i piloti, infatti, si sono lamentati molto per i saltellamenti, anche violenti, che le nuove monoposto ad effetto suolo hanno subìto sul tracciato di Baku caratterizzato da un lunghissimo rettilineo.

Tra i più critici ci sono stati i due piloti della Mercedes, Lewis Hamilton e George Russell. La W13 è senza dubbio la vettura che più soffre di questo fenomeno ed il team 8 volte iridato non è ancora riuscito a trovare la quadra.

Hamilton ha lamentato dolori alla schiena a fine gara ed ha impiegato più tempo del previsto, una volta sventolata la bandiera a scacchi, per riuscire ad uscire dall’abitacolo della sua monoposto, mentre Russell, già al sabato, aveva chiesto alla FIA di intervenire al più presto prima che si verificassero incidenti gravi.

Tra i piloti che hanno chiesto un intervento della Federazione c’è stato anche Pierre Gasly. Il francese dell’AlphaTauri ha ottenuto a Baku il miglior risultato stagionale chiudendo al quinto posto, ma nel post gara ha sottolineato tutte le difficoltà fisiche incontrate.

“Mi sono sottoposto ad una seduta di fisioterapia prima e dopo ogni sessione proprio perché i miei dischi spinali ne risentono. Non hai sospensioni e tutti i colpi passano attraverso la colonna vertebrale”.

Pierre Gasly, AlphaTauri

Pierre Gasly, AlphaTauri

Photo by: Red Bull Content Pool

“La squadra mi chiede se possiamo trovare un compromesso per il set-up ed io sto compromettendo la mia salute per le prestazioni. Lo farò sempre perché sono un pilota e cerco sempre di avere la vettura più veloce possibile”.

“Ad ogni modo non credo che la FIA debba metterci in condizione se dover scegliere tra la salute e le performance. È questa la parte difficile e non è più sostenibile”.

“Abbiamo discusso di questo al briefing dei piloti, per chiedere alla FIA di trovare delle soluzioni che ci evitino di ritrovarci a dover camminare col bastone a 30  anni”.

Subito dopo la gara di Baku Hamilton ha ammesso che il porpoising della sua vettura era così elevato da temere di perdere il controllo della monoposto, mentre George Russell ha affermato di aver fatto fatica a volte a rispettare i punti di frenata. Gasly ha sottolineato altre particolarità.

“A volte l’auto si muove da sola perché lo sterzo vibra. A queste velocità non è facile. Non credo che potremo trovare una soluzione prima della fine dell’anno, spero per il 2023”.

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