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F1 | Futuro PU Renault: venerdì De Meo incontrerà i dipendenti

Alla fine della settimana si terrà un incontro tra i dipendenti di Alpine a Viry-Chatillon e il capo di Renault Luca De Meo per discutere della decisione presa dai vertici del marchio di chiudere il programma Power Unit Renault e abbandonare lo sviluppo del motore 2026 per passare a una fornitura clienti.

Pierre Gasly, Alpine A524

Le ultime settimane hanno visto un sentimento di agitazione a Viry-Chatillon, sede dove viene progettata e sviluppata la Power Unit Renault. A luglio è infatti stato confermato che i vertici del marchio francese vorrebbero chiudere la divisione legata alla produzione dei motori Formula 1 dopo quarant'anni di attività, in modo da destinare il personale ad altre attività strategiche per l'azienda per il settore automotive.

Ciò significherebbe doversi affidare anche a un motorista esterno, ovvero Mercedes, con un risparmio significativo in termini di costi, perché si passerebbe da una spesa di oltre 100 milioni per lo sviluppo di una propria Power Unit ai 17 milioni per la fornitura da parte di un'altra casa. Inoltre, c'è anche una questione di introiti, perché i motoristi non ricevono premi dalla FOM come avviene per le squadre.

La decisione dovrebbe arrivare entro fine settembre e, per il momento, i dipendenti di Alpine Racing a Viry-Châtillon sono riusciti a ottenere un incontro con Luca De Meo per discutere della decisione presa dai vertici del marchio. Sebbene questo non faccia ancora presagire un cambiamento di rotta nelle decisioni future, è un importante passo avanti, in quanto consentirà di instaurare il dialogo richiesto nello stabilimento situato vicino a Parigi.

Il direttore generale del Gruppo Renault, Luca de Meo, ha accettato un incontro con i rappresentanti del personale, che da diverse settimane denunciavano "una governance sorda a qualsiasi dialogo". In gioco c'è il futuro delle attività di F1 a Viry-Châtillon, poiché è in ballo la possibilità di interrompere il programma di motori per la stagione 2026 che è già stato avviato tempo fa, in modo da essere in linea con gli obiettivi per il nuovo ciclo regolamentare che scatterà tra un anno e mezzo.

Alpine A523, dettaglio tecnico

Foto di: Giorgio Piola

"Il Consiglio sociale ed economico (CSE) di Alpine Racing, il costruttore di motori della scuderia francese di Formula 1, ha annunciato di aver organizzato un incontro con Luca De Meo, presidente e direttore generale del Gruppo Renault, venerdì 20 settembre 2024, per sottoporre alla sua attenzione l'incomprensione che circonda la fine dello sviluppo dei motori di F1 in Francia, nel sito di Viry-Châtillon, una tecnologia unica in Francia. I rappresentanti del personale ringraziano il signor De Meo per aver risposto favorevolmente a questa richiesta", si legge nel comunicato stampa.

All'inizio del mese, Luca de Meo aveva assicurato in un'intervista rilasciata a Motorsport.com che la decisione finale non era stata presa e che il Consiglio di Amministrazione non aveva ancora preso una decisione. La data del 30 settembre rimane una scadenza importante per capire quale direzione verrà presa e quale strategia verrà adottata.

Dalla ripresa della Formula 1 dopo la pausa estiva, a fine agosto, i dipendenti di Viry-Châtillon si sono mobilitati pacificamente. In particolare, hanno svelato alcune cifre e lo stato dei lavori del progetto power unit 2026 per dimostrarne la credibilità e la legittimità, ma hanno anche avviato un'azione di sciopero in fabbrica il venerdì delle prove libere del Gran Premio d'Italia. Allo stesso tempo, alcuni di loro erano fisicamente presenti a Monza con striscioni e magliette per chiedere il mantenimento del progetto.

Ora che Flavio Briatore e Oliver Oakes hanno preso il timone della squadra, la politica futura di Alpine dovrà affrontare questioni economiche, sportive e di marketing, poiché l'abbandono del motore interno potrebbe comportare una perdita di immagine. Luca de Meo ha comunque assicurato che la squadra non è in vendita.

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