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Formula 1 Test in Bahrain

F1 | Futuro AlphaTauri: dietro alla HiTech si muove Mazepin?

C'è chi ha interesse a far crescere le voci di una possibile cessione della squadra di Faenza dal GRuppo Red Bull, ma la squadra junior è sempre servita a Milton Keynes per accreditare il suo ruolo nel Circus, ma ora non c'è più Dietrich Mateschitz, ma un consiglio di amministrazione capeggiato da Oliver Mintzlaff. All'acquisto ci sarebbero tre strutture interessate: la più credibile sembra l'HiTech che ha sempre fatto parte della galassia austriaca, ma è più probabile che non se ne faccia niente.

Nyck de Vries, AlphaTauri AT04

Le indiscrezioni relative alla possibile vendita dell’AlphaTauri da parte del gruppo Red Bull, lanciate ieri dalla testata tedesca AMuS, hanno fatto molto discutere nel paddock di Sakhir.

La scomparsa di Dieter Mateschitz è destinata a modificare gli equilibri che hanno retto per oltre vent’anni l’impegno della Red Bull nel motorsport, ciò che prima era deciso esclusivamente dal grande boss del gruppo austriaco, ora è valutato da un consiglio di amministrazione e dal nuovo responsabile Oliver Mintzlaff.

Helmut Marko, consulente 
Red Bull Racing

Helmut Marko, consulente Red Bull Racing

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Helmut Marko ha dichiarato che il rapporto costi/risultati della squadra di Faenza non è soddisfacente e che, essendoci ora al timone dei manager finanziari, prenderanno la decisione che riterranno più giusta.

Una scelta che rischia di essere influenzata anche dal momento non positivo del brand AlphaTauri (azienda di abbigliamento del gruppo Red Bull) che recentemente ha dovuto cessare l’attività di diversi punti vendita.

Ci sono però tanti aspetti che vanno al di là della sola valutazione economica, aspetti che rischiano di avere un impatto non secondario per il team Red Bull. Da oltre quindici anni il modello creato da Mateschitz, insieme a Marko e Christian Horner, prevede la presenza di un secondo team di Formula 1.

Hospitality Red Bull Racing

Hospitality Red Bull Racing

Photo by: Red Bull Content Pool

Ci sono vantaggi visibili, come il doppio spazio nel paddock che ha permesso l’utilizzo di una grande hospitality (la Energy Station) altri meno appariscenti, come la possibilità di contare su un voto in più nella Formula 1 Commission. Ma soprattutto l’AphaTauri (ex Toro Rosso) ha permesso alla Red Bull di contrattualizzare molti giovani piloti, mettendo sul piatto la possibilità di poter correre in Formula 1. Un lusso che oggi nessun altro team può permettersi, come sa bene l’Alpine che si è ritrovata impossibilitata a trattenere Oscar Piastri.

Nel 2014 fu proprio la possibilità di offrire un volante in Toro Rosso a permettere a Marko di vincere l’asta per accaparrarsi Max Verstappen, conteso in un’estata di fuoco anche dalla Mercedes.

Wolff arrivò ad offrire il supporto finanziario per una stagione in Formula 2 più dei test in Formula 1, e Marko decise per l’all-in, mettendo sul tavolo un posto in Toro Rosso che gli permise di spuntarla. In passato è stato così anche per Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo e molti altri giovani.

La Toro Rosso è sempre stata un lusso approvato da Mateschitz per la sua utilità al sistema Red Bull, come quando nel 2018 permise di dare il via alla partnership con la Honda prima del successivo passaggio nella squadra principale.

Strategicamente il controllo della Toro Rosso ha permesso alla Red Bull anche di condividere la galleria del vento di Milton Keynes con una seconda squadra, ed anche nella gestione della power unit in passato ci sono stati dei passaggi in cui la Toro Rosso è stata utilizzata da ‘cavia’ per valutare la bontà di novità tecniche.

Red Bull x Ford HERO

Red Bull x Ford HERO

Photo by: Red Bull Racing

Anche il recente accordo con la Ford per la power unit 2026 è stato siglato mettendo sul tavolo una fornitura per le due squadre, ed in quest’ottica sorgerà qualche interrogativo nel caso in cui la squadra dovesse essere ceduta. Che ne sarà dell’accordo con Ford?

Secondo AMuS ci sarebbero tre realtà potenzialmente interessate all’acquisto, tra cui Andretti Autosport ed il team HitechGP di Oliver Oakes. Quest’ultima candidatura appare la più quotata anche se con qualche interrogativo difficile da decifrare, poiché si tratta di una struttura operante in Formula 2 e Formula 3.

La HiTech è legata alla Red Bull dal manager che risulta proprietario, ovvero un ex pilota del vivaio Red Bull, Oliver Oakes. Il team è stato finanziato per molte stagioni da Dmitry Mazepin, padre del pilota Nikita che ha corso per la squadra in Formula 2, poi in seguito alle misure restrittive legate alla crisi Russo-Ucraina, Mazepin si è dimesso da tutti i suoi ruoli. Nelle ultime stagioni la squadra ha proseguito la sua attività, schierando molti piloti del Red Bull Junior Team.

Se AlphaTauri dovesse realmente essere acquistata da HiTech, la squadra potrebbe continuare ad essere una realtà vicina alla Red Bull, consentendo così il mantenimento di molti dei vantaggi di cui gode ora.

Sarebbe una soluzione di compromesso, ma al momento un po' a tinte fosche, poiché non è ancora emersa la figura con la forza finanziaria in grado di garantire la conclusione di un’operazione sostanziosa. Al momento si sussurra solo che le risorse sarebbero garantite da una struttura presente a Dubai.

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