F1 | Furbatto spiega come Aston Martin diventerà team ufficiale
L'italiano che è l'engineering director racconta come una squadra clienti che utilizza motore, cambio e sospensione della Mercedes, passando alla power unit Honda nel 2026, dovrà rendersi ingegneristicamente autonoma per diventare a tutti gli effetto una squadra ufficiale in grado di puntare al titolo mondiale. Nel frattempo cresce lo staff che sarà di 700 persone in una sede modernissima che avrà a disposizione la propria galleria del vento.
L’Aston Martin è una squadra in piena trasformazione: il team di Lawrence Stroll ha iniziato la stagione 2023 in modo sorprendente, tanto da arrampicarsi fino al secondo posto nel mondiale Costruttori a metà stagione, dopo essere stato settimo l’anno prima. La crescita, forse, è stata fin troppo rapida per una struttura che è in costante evoluzione giorno per giorno, per cui non deve sorprendere se nella seconda parte del campionato c’è stato un certo riallineamento che ha portato l’Aston Marton e il suo pilota di punta, Fernando Alonso, ripiegare al quarto posto nelle classifiche dei due mondiali.
Da squadra clienti della Mercedes a team ufficiale motorizzato Hondaa partire dal 2026. Da piccola struttura nata a Silverstone a factory moderna e all’avanguardia con l’ambizione di diventare stabilmente un top team della Formula 1 con una propria galleria del vento.
Luca Furbato, engineering director del team Aston Martin ci offre uno spaccato di come la squadratia lavorando durante questo interessante momento di transizione.
Luca Furbatto, Engineering Director di Aston Martin, con Lance Stroll
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
In una fase delicata di passaggio qual è il ruolo dell’engineering director?
“È un po' complicato da spiegare perché la definizione cambia da team a team. In Aston Martin gestisco il rapporto con la FIA dal punto di vista dei Regolamenti Tecnici e supervisiono all'esecuzione di una serie di progetti. Sono inoltre molto coinvolto nella definizione degli standard interni e dei processi operativi”.
Come funziona una giornata tipo?
“Di solito sono al lavoro dalle otto e la giornata scorre molto velocemente! Implica il rimbalzo tra diversi progetti e, quindi, bisogna essere multitasking: in una giornata tipo potrei coordinare il lavoro sul nostro nuovo programma della trasmissione, presiedere una riunione sugli ultimi lubrificanti Valvoline o discutere i miglioramenti dei processi interni. Il giorno successivo potrei essere in teleconferenza con la FIA sui regolamenti futuri e esaminare le soluzioni di affidabilità per la stagione in corso. Può essere piuttosto impegnativo e un po’ stressante di tanto in tanto, ma mi piace. Coordinare più progetti diversi è un po' come giocare a Tetris: tutto deve andare al suo posto. Sarebbe molto facile lasciare che le cose ti sfuggano di mente, e poi scoprire all'improvviso che è troppo tardi. Dopo il Covid-19, per esempio, i tempi di consegna di alcuni elementi come sensori o materiali esotici si sono allungati e, quindi il controllo della tempistica diventa essenziale”.
Fernando Alonso, Aston Martin F1 Team
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Con il passaggio nel 2026 alla power unit Honda dovrete rinunciare al cambio realizzato fuori…
“Il progetto del cambio è davvero un buon esempio. Attualmente acquistiamo il cambio e la sospensione posteriore dalla Mercedes. Nel 2026 raggiungeremo lo status di squadra ufficiale con la Honda: molto cambierà e dovremo realizzare una serie di nuovi parti per la vettura.
L'ultima volta che questa squadra aveva realizzato un cambio proprio era stato nel 2008 e da allora le cose in F1 sono cambiate un bel po'! Stiamo reclutando e sviluppando le nostre competenze in quest'area e abbiamo già assunto numerosi designer di grande talento. Il gruppo che lavora su questo progetto è ancora in forte crescita, ma il lavoro svolto con un mix di risorse interne e collaboratori esterni sta procedendo rapidamente. Il 2026 potrebbe sembrare un futuro lontano, ma in termini ingegneristici è davvero dietro l’angolo”.
Avevate proposto alla FIA di standardizzare le parti meccaniche del cambio, lasciando la libertà di disegno della scatola, ma non se n’è fatto niente…?
“Stiamo spingendo per avere un cambio standard, perché avrebbe senso in un contesto di Budget Cap, ma ci troviamo di fronte a una dura opposizione. Realisticamente, ciò non accadrà tanto presto. È possibile che la FIA arrivi a una sorta di via di mezzo, con il design che diventerà un po' più prescrittivo e semplificato”.
“Sospetto che quando tra qualche anno ci guarderemo indietro, concluderemo di aver perso un’occasione d’oro per ridurre i costi nell’area di trasmissione. Si tratta di qualcosa che i tifosi non possono vedere, la tecnologia è la stessa per tutte le squadre e porta pochissime prestazioni. Il denaro risparmiato sul cambio poteva essere riutilizzato per lo sviluppo aerodinamico, che attualmente è l’unico modo per comprimere la griglia e migliorare lo spettacolo”.
È necessario essere una squadra ufficiale per vincere il campionato del mondo?
“In passato non è stato così, ma dall'introduzione dei propulsori ibridi solo i team ufficiali hanno vinto il mondiale di F1. Siamo molto soddisfatti di ciò che riceviamo dalla Mercedes, tuttavia in termini di architettura della vettura siamo parzialmente condizionati dalle scelte del team Mercedes e da Mercedes High Performance Powertrains. Riceviamo le dimensioni del propulsore, del cambio e della parte posteriore, quindi dobbiamo adattare i concetti della nostra vettura a ciò che ci forniscono. Entro il 2026, con un propulsore Honda e il nostro cambio, avremo il controllo del nostro destino. Se vogliamo fare il prossimo passo verso la vittoria, questo è ciò che dobbiamo fare”.
Come sta procedendo l'integrazione della Honda con il team?
“È stato estremamente emozionante sin dall'annuncio dello scorso maggio. Abbiamo iniziato i primi incontri faccia a faccia con la Honda subito dopo l'annuncio e ci stiamo vedendo regolarmente. Per loro è ancora presto, ma il motore 2026 si sta sviluppando rapidamente; ci stiamo scambiando idee e loro stanno rispondendo in modo incredibilmente positivo alle nostre sollecitazioni. Man mano che andiamo avanti, la cooperazione accelererà perché le scadenze sono strette e, in alcuni casi, non possono essere spostate”.
Power unit Honda
Photo by: Honda
L’obiettivo è puntato al 2026?
“Mancano tre stagioni al 2026. Vogliamo fare bene anche nel 2024 e nel 2025. E vogliamo concludere positivamente le restanti gare di questa stagione per migliorare la nostra posizione in campionato. Penso che la sfida del 2026 sia entusiasmante, ma sarebbe sbagliato mettere tutte le sfide nello stesso sacco. I diversi obiettivi non si escludono a vicenda: dobbiamo ancora migliorare l’organizzazione della squadra in molte aree e l’apprendimento che faremo nelle prossime due stagioni sarà di vitale importanza per essere pronti nel 2026”.
“Inizieremo a vedere il pieno potenziale della nuova factory entro l'inizio del 2025: avremo i banchi prova per le trasmissioni pienamente operativi e la nuova galleria del vento sarà pronta nella seconda metà del prossimo anno”.
Cosa significa per il team avere la propria galleria del vento?
“In questo momento siamo a pochi chilometri da quella della Mercedes che utilizziamo a Brackley. Sarà uno strumento fantastico per noi. Innanzitutto, è stato costruito secondo specifiche estremamente moderne. In secondo luogo, è il nostro tunnel e saremo in grado di eseguire normali turni settimanali, con una compressione leggermente inferiore del tempo di funzionamento rispetto alla disposizione attuale. Sarà molto vantaggioso. Infine, c’è anche il vantaggio di averlo in casa per cui ci sarà una maggiore iterazione fra le persone che guidano il miglioramento dei processi”.
Dove vi collocate adesso?
“Il nostro salto prestazionale quest’anno è stato importante. Ci aspettavamo di fare un buon passo in avanti e penso che abbiamo sorpreso anche noi stessi all’inizio della stagione. Quello che stiamo vedendo ora è che le dinamiche della griglia sono cambiate rapidamente, quasi gara dopo gara. La griglia è molto stretta con distacchi minimi. Con la stabilità dei regolamenti, le vetture del 2024 saranno un’evoluzione del 2023, il che significa che i due progetti saranno fortemente intrecciati. Vedrete che le parti sviluppate per la monoposto nella parte finale della stagione, andranno a beneficio anche del 2024, per cui alcune in fase di sviluppo per il 2024 forse saranno anticipate a beneficio del 2023”.
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