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Formula 1 GP d'Australia

F1 | Formula show: dopo tre rosse (due inutili) vince Verstappen

L'olandese si aggiudica un GP d'Australia pazzo condizionato da tre interruzioni della gara, due veramente inutili. La corsa si è completata in regime di safety car. La Red Bull coglie la terza vittoria davanti a Hamilton (Mercedes) e Alonso (Aston Martin). Sainz era in battaglia per il podio ma è stato penlizzato di 5 secondi per una toccata a Fernando nello start che poi è stato annullato. Il direttore di gara Wittich è inadueguato al compito e apre la F1 allo show più che allo sport...

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, Fernando Alonso, Aston Martin AMR23, Carlos Sainz, Ferrari SF-23, the remainder of the field at the start

Siamo alla farsa: tre incidenti senza piloti con problemi fisici e tre bandiere rosse, seguite da quattro partenze da fermo e un arrivo in parata dopo un ultimo giro in safety car. Non si era mai visto nella storia della F1: c'è stata una rossa sventolata per ogni botto! E solo dopo il demolition derby a due giri dalla fine dopo il restart da fermo al giro 56 era davvero necessaria l'interruzione della corsa con monoposto demolite in più punti della pista.

La F1 cambia pelle ancora una volta e dimostra di essere ormai senza... palle e votata solo allo show. Abbiamo assistito a due interruzioni della gara quando bastava la gestione della safety car, come si è sempre fatto. Niels Wittich ha deciso di dare una svolta alla storia della F1: basta con questa direzione che non si assume mai una responsabilità solo per proteggersi da possibili responsabilità legali. Per la "paura" è riuscito a inventarsi quattro gare Sprint "Domenicali": abbiamo i "cavalieri del rischio" e un "coniglio" che li dirige e che per effetto delle sue decisioni folli causa il caos conclusivo con un  vero... macello.

Carlos Sainz, quarto in pista, si è visto attribuire 5 secondi di penalità per il contatto con Alonso in un via che è stato annullato. Lo spagnolo è stato classificato 12esimo, visto che l'ultimo giro è stato competitivo solo fra la linea di safety car e la bandiera a scacchi con tutto il gruppo compattissimo che sembrava in parata: il madrileno ha pagato una colpa esagerata dopo una delle sue gare più consistenti. La sanzione ci sta, ma l'effetto del provvedimento è stato devastante.

A Maranello devono voltare pagina. Resta la frustrazione, ma lo scenario futuro sembra più promettente rispetto alle aspettative con cui la Scuderia era andata agli antipodi.

Sono sparite dalla zona punti anche le due Alpine che si sono auto-escluse per un crash cruento fra Pierre Gasly e Esteban Ocon dopo la terza partenza. Gasly è finito lungo alla prima curva dopo la terza partenza ed è stato centrato da Ocon mentre era rientrato in pista. I due francesi hanno letteralmente buttato via un risultato prezioso, perché la A523 è megliore di quanto è sembrata finora...

La F1 deve rivedere qualcosa, perché la gara folle non l'hanno capita nemmeno gli addetti ai lavori: sarà necessario analizzare la situazione a freddo. Pensavano che Abu Dhabi sarebbe stato un unicum e, invece, siano stati smentiti dalla realtà che va ben oltre la fantasia...

E la gara chi l'ha vinta? Ovviamente Max Verstappen. L'olandese ha regalato alla Red Bull la terza vittoria stagionale, la seconda per Max e la 37esima della sua carriera. Il leader del mondiale che ha 15 punti di vantaggio sul compagno Sergio Perez, quinto al traguardo dopo una rimonta dall'ultima posizione.

Verstappen ha dovuto rimediare solo a una brutta partenza che ha permesso alle Mercedes di andare al comando con George Russell e Lewis Hamilton e poi ha fatto un lungo al giro 47 facendo un giro nelle vie di fuga in erba, ma poi ha controllato la gara con facilità, sfruttando lo straordinario effetto DRS che rende la RB19 un razzo in rettilineo.

Il podio di Melbourne ha proposto tre piloti con 11 titoli mondiali conquistati. Dietro a Max è riapparso Lewis Hamilton. L'inglese stava prendendo la paga da George Russell, ma il giovane compagno di squadra chiamato ai box per il pit stop al giro 6 mentre era in scena la safety car per il botto di Alexander Albon che perde la sua Williams in frenata, va in sovrasterzo e sbatte contro le barriere rimbalzando in pista alla Curva  6.

L'anglo-thailandese, era sesto dopo una bellissima partenza, ed è stato evitato miracolosamente da Hulkenberg. Wittich s'inventa la prima rossa e George perde il vantaggio che aveva acquisito, perché tutti cambiano le gomme in pit lane e lui nel frattempo è scivolato settimo. Poco male perché poi ha dovuto ritirarsi per l'esplosione del motore Mercedes con una coreografica fiammata dallo scarico!

E così Hamilton si è trovato a essere l'inseguitore della Red Bull: consapevole dei limiti della sua W14 ha colto un pregevole secondo posto che va ben oltre le previsioni, visto che era prevedibile un'Aston Martin capace di portare Fernando Alonso al posto d'onore. Il sette volte campione del mondo, invece, ha saputo gestire le gomme in maniera magistrale e ha saputo controllare l'asturiano che ha collezionato il terzo podio della stagione. Fernando raccoglie ciò che ha seminato e alla fine l'Aston Martin è seconda nella classifica Costruttori, perché Lance Stroll si è ritrovato a essere quarto nella classifica dopo la penalizzazione di Sainz e il crash di Gasly.

La Ferrari lascia l'Australia con un pugno di mosche in mano, ma la SF-23 ha fatto vedere di valere più di quanto non abbia mostrato: Sainz è stato in lotta per il podio, inseguendo a vista Mercedes e Aston Martin. La Scuderia riparte guardando al futuro con ottimismo, anche se il risultato di Melbourne è disastroso. Carlos è classificato 12esimo per i 5 secondi di penalità dopo una gara esemplare nella quale la rossa ha dimostrato di non patire più il degrado delle gomme con la hard.

Charles Leclerc è uscito di scena al primo giro e colleziona il secondo zero in tre gare: inizio di stagione disastroso per il monegasco che alla staccata di Curva 3 ha chiuso la Aston Martin di Lance Stroll mentre era all'esterno della AMR23 e si è agganciato con la posteriore destra della Ferrari con l'anteriore sinistra della "verdona", finendo ineluttabilmente nella sabbia della via di fuga. Un incidente di gara che chiude un weekend poco positivo per il ferrarista, ma deve farsi forza per voltare pagina quando la SF-23 potrà essere pari alle sue aspettative.

Della gara pazza beneficia Lando Norris che porta la McLaren al sesto posto davanti alla Haas di Nico Hulkenberg e al compagno di squadra Oscar Piastri: il giovane australiano conquista i primi punti iridati con l'ottavo posto. Guanyu Zhou è nono con l'Alfa Romeo rivista e corretta e precede Yuki Tsunoda che dà un po' di respiro all'AlphaTauri con un prezioso punticino.

Cla Pilota Telaio Giri Tempo Gap Distacco km/h Punti
1 Netherlands Max Verstappen Red Bull 58 2:32'38.371       25
2 United Kingdom Lewis Hamilton Mercedes 58 2:32'38.550 0.179 0.179   18
3 Spain Fernando Alonso Aston Martin 58 2:32'39.140 0.769 0.590   15
4 Canada Lance Stroll Aston Martin 58 2:32'41.453 3.082 2.313   12
5 Mexico Sergio Perez Red Bull 58 2:32'41.691 3.320 0.238   11
6 United Kingdom Lando Norris McLaren 58 2:32'42.072 3.701 0.381   8
7 Germany Nico Hulkenberg Haas 58 2:32'43.310 4.939 1.238   6
8 Australia Oscar Piastri McLaren 58 2:32'43.753 5.382 0.443   4
9 China Guan Yu Zhou Alfa Romeo 58 2:32'44.084 5.713 0.331   2
10 Japan Yuki Tsunoda AlphaTauri 58 2:32'44.423 6.052 0.339   1
11 Finland Valtteri Bottas Alfa Romeo 58 2:32'44.884 6.513 0.461    
12 Spain Carlos Sainz Jr. Ferrari 58 2:32'44.965 6.594 0.081    
13 France Pierre Gasly Alpine 56          
14 France Esteban Ocon Alpine 56          
15 Netherlands Nyck De Vries AlphaTauri 56          
16 United States Logan Sargeant Williams 56          
  Denmark Kevin Magnussen Haas 52          
  United Kingdom George Russell Mercedes 17          
  Thailand Alexander Albon Williams 6          
  Monaco Charles Leclerc Ferrari 0          

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