F1, Fittipaldi penalizzato: partirà ultimo
Pietro Fittipaldi, il pilota Haas chiamato a sostituire il convalescente Grosjean, partirà in Bahrain dall’ultima posizione, causa penalità per la sostituzione di componenti alla sua power unit.
Pietro Fittipaldi, Haas F1
Andy Hone / Motorsport Images
Neanche il tempo di godersi la sua prima qualifica in Formula 1, che è già rassegnato a dover prendere il via dall’ultima casella della griglia di partenza.
Pietro Fittipaldi, il nipote del due volte Campione del Mondo Emerson, convocato come pilota titolare per sostituire Romain Grosjean, dovrà affrontare un Gran Premio di Sakhir totalmente in salita. Il brasiliano, infatti, è stato penalizzato per cambi alla power unit Haas: nella terza sessione di prove libere, il team gli ha messo a disposizione una nuova centralina e una nuova batteria.
Due modifiche che rispettivamente comportano una penalità di 10 e 15 posizioni al pilota, destinato così a dover comunque partire in ultima posizione, indipendentemente dal risultato della sua qualifica tra le dune del deserto del Bahrain.
Reduce da un venerdì non proprio prestazionale, Fittipaldi chiude il primo giorno di prove in 19esima e 18esima piazza, giustificandosi con quest’affermazione: “E’ passato un anno da quando ho guidato una vettura di F1, otto mesi da quando ho guidato qualcosa in pista. Ho fatto un passo alla volta, ho mantenuto la concentrazione e la calma. Sono stato molto contento della giornata, la squadra mi ha aiutato in tutto, i tecnici e i meccanici hanno fatto un ottimo lavoro per farmi capire le cose. L'unico contrattempo - continua - è stato in FP1, quando con un bloccaggio ho danneggiato le mie gomme non potendo più correre. Ho mantenuto la calma e affrontato la seconda sessione".
Gunther Steiner, il team principal del team a stelle e strisce, ha comunque commentato positivamente l’atteggiamento del ragazzo, sottolineando quanto sia ancora presto per prendere delle decisioni: “Si è davvero preparato bene nell'ultima settimana, visto che gli abbiamo detto che avrebbe corso al posto di Romain. Si è preparato, dobbiamo solo lasciare che il fine settimana sia dalla nostra e che ci consenta di far progressi insieme. Non so ancora cosa farà l'anno prossimo, se tornerà a correre in qualche altra serie, non ne abbiamo ancora parlato. Pietro, comunque, in questi due anni in cui fa parte del team, è diventato un caro amico della squadra”.
Non troppi sbilanciamenti da parte dell’altoatesino, dunque, nei confronti di un ragazzo chiamato ad un doppio stress: fare una buona figura nella sua prima presenza in Formula 1, partendo dall’ultimo posto dell’ultima fila.
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