F1 | Figuraccia Williams: senza telaio di scorta corre solo Albon
Il team di Grove ha deciso di ritirare dal GP d'Australia Sargeant, per prendere il telaio dell'americano e prepararlo per Albon che nelle libere 1 aveva distrutto il suo. La scelta di Vowles sta dividendo il paddock: una squadra di F1 non può alla terza gara non disporre della scocca di scorta; sbagliata ogni programmazione del lavoro.
Albon ha commesso un errore e Sargeant ne paga il prezzo. La decisione presa dalla Williams è di quelle che dividono le opinioni: chiedere ad un pilota di rinunciare a correre per cedere la propria monoposto al compagno di squadra è qualcosa che nella Formula 1 moderna è difficile da accettare. Da una parte c’è chi sostiene che gli interessi del team vengono prima di tutto, dall’altra chi ritiene che un sacrificio come quello chiesto a Sargeant sia troppo nella Formula 1 contemporanea.
Si recupera la Williams FW46 distrutta da Albon
Foto di: Williams
Il primo aspetto che sorprende in questa vicenda è la clamorosa mancanza di un telaio di scorta. Anche se da molti anni la Williams è una squadra che milita stabilmente nella seconda metà dello schieramento, parliamo pur sempre di un team di Formula 1. Arrivare alla terza tappa in calendario senza una scocca di riserva è un azzardo inaccettabile, quando si corre su un circuito cittadino (tra l’altro, il secondo consecutivo) un incidente come quello accaduto ad Albon nelle FP1 di Melbourne è da mettere in conto.
Per quanto la squadra non sia più nelle terribili condizioni del 2019 (il punto più basso della storia Williams) quanto visto oggi a Melbourne resterà una macchia nella gestione Vowles. Vada per i cambi di metodologie, ma ritrovarsi il venerdì di un weekend di gara a dover ritirare una monoposto per mancanza di ricambi non trova giustificazione in nessuna metamorfosi aziendale. Si tratta di un clamoroso errore di pianificazione.
James Vowles, Team Principal, Williams Racing
Foto di: Motorsport Images
Vowles ha spiegato che la squadra ha dovuto affrontare un tour de force per riuscire a preparare due monoposto in tempo per essere in pista in Bahrain, ed una delle conseguenze è stata proprio il posticipo della produzione della terza scocca.
“Abbiamo stressato l'organizzazione al limite assoluto – ha spiegato il team principal – e una delle conseguenze è stato il ritardo nella costruzione del terzo telaio. Nessuna squadra arriva in pista per un weekend di gara senza un telaio di riserva, se lo fai sai che stai correndo un rischio. Dobbiamo assicurarci di non ritrovarci mai più in una situazione simile in futuro. Il telaio tornerà nel Regno Unito il più velocemente possibile e sarà riparato in modo da poter essere disponibile per la prossima tappa in Giappone”.
Logan Sargeant, Williams FW46
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Oltre a ritrovarsi con una sola monoposto al via del Gran Premio d’Australia, la Williams ha dovuto anche prendere una decisione difficile quanto impopolare, ovvero chiedere a Logan Sargeant di ritirarsi dal weekend per consegnare la monoposto al compagno di squadra.
Vowles ha dichiarato che è stata una delle “decisioni più difficili” che ha dovuto prendere da quando è in Williams, e ha giustificato il tutto con le maggiori chance offerte da Albon di poter puntare ad uno o due punti nella gara di domenica.
“La lotta a ridosso della top-10 è incredibilmente serrata – ha spiegato Vowles - un punto o due a fine stagione possono fare la differenza tra ritrovarsi sesti o decimi nella classifica Costruttori. Per quanto mi addolori vedere un pilota che, senza alcuna colpa, si ritrova escluso dal Gran Premio, devo dare priorità alla squadra. Logan è stato straordinario, chiaramente è colpito da questa decisione, ma sa che la squadra viene prima di tutto”.
Quella fatta da Vowles non è una scommessa da poco. Se Albon sarà davvero in grado di disputare una buona corsa il team principal ne uscirà benissimo, verrà lodato per il coraggio di aver preso una decisione impopolare per il bene del team. C’è però anche il rovescio della medaglia. Albon avrà una grande responsabilità sulle spalle, e sa che non potrà più permettersi alcun errore. Ma nel medio e lungo periodo potrebbero esserci conseguenze anche da Sargeant, una bocciatura pubblica da parte della sua squadra non farà sicuramente bene al morale.
Non ci sono dubbi sulle maggiori possibilità di Albon nel puntare alla top-10, ma il colpo inferto a Sargeant è di quelli che possono abbattere la stima per il resto della stagione. Se lo stop fosse arrivato lo scorso anno sarebbe stato giustificato con la mancanza d’esperienza, ma con una stagione completa alle spalle è un duro colpo.
Si dice spesso che ogni pilota nell’arco della carriera si trova davanti a weekend spartiacque, e in questo caso si può dire lo stesso per Vowles. Il carattere c’è, ora sarà la pista a dire se la decisione presa oggi a Melbourne sarà una medaglia o una macchia sulla sua giovane carriera nelle vesti di team principal.
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