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F1 | FIA: presto nuove linee guida sulla collaborazione tra team

La FIA ha in programma di emanare presto nuove linee guida nel tentativo di garantire che qualsiasi collaborazione tra le squadre di Formula 1 non violi il regolamento, soprattutto per quanto riguarda quelle tra casa madre e squadra clienti. Inoltre, Nikolas Tombazis ha spiegato quali misure usa attualmente la Federazione per impedire che le scuderie collaborando dietro le quinte possano coprire strade di sviluppo alternative per raggiungere più rapidamente la soluzione migliore.

Sergio Perez, Red Bull Racing RB19, leads Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT04, Daniel Ricciardo, AlphaTauri AT04, Lando Norris, McLaren MCL60, Zhou Guanyu, Alfa Romeo C43, Lance Stroll, Aston Martin AMR23, Valtteri Bottas, Alfa Romeo C43, and others out of the pit lane

Nelle ultime settimane, in seguito ai notevoli miglioramenti ottenuti da AlphaTauri grazie ai suoi legami più stretti con Red Bull, è aumentata l'attenzione in merito al rapporto di collaborazione tra determinate squadre.

In vista di una stagione 2024 in cui AlphaTauri intende utilizzare molte più parti provenienti dalla casa madre rispetto al recente passato. Per questo, alcuni team hanno espresso preoccupazioni circa la possibilità che due squadre possano trarre vantaggio da una collaborazione così stretta. 

La FIA è ben consapevole del rischio che i team possano trarre vantaggio dalla collaborazione agendo in maniera particolare. Tuttavia, secondo la Federazione i controlli che vengono effettuati sono sufficientemente solidi per individuare qualsiasi tentativo di aggirare il regolamento, soprattutto con l'aumento dei controlli apposito per quei team che collaborano apertamente. 

Interrogato sul rapporto tra Red Bull e AlphaTauri, il responsabile delle monoposto della FIA, Nikolas Tombazis, ha dichiarato che l'analisi di entrambe le vetture per ora non ha mostrato nulla di cui preoccuparsi. "Controlliamo i team che sono vicini l'uno all'altro molto più da vicino rispetto a quelli completamente indipendenti, proprio per assicurarci che non accada nulla di strano. È una preoccupazione".  

"È stata una preoccupazione non solo tra le due squadre citate, ma anche tra altre coppie di squadre. Crediamo che AlphaTauri abbia soluzioni aerodinamiche molto diverse da quelle dell'altra azienda e non pensiamo che ci sia alcun segno di collaborazione diretta", ha raccontato Tombazis, sottolineando come vi siano anche altre scuderie con la lente d'ingrandimento puntata, come il rapporto tra Ferrari e Haas.  

"È chiaro che [AlphaTauri] sta lavorando sodo e hanno fatto un passo avanti. Ma non credo che si possa dire che sia dovuto alla collaborazione. Detto questo, la collaborazione, o l'assicurarsi che non accada nulla di simile, è una delle parti difficili da investigare. Dobbiamo controllare e assicurarci che tutte queste squadre siano ben separate e così via. E presto pubblicheremo altre linee guida per fornire ulteriori informazioni alle squadre su come convincerci che non sta accadendo nulla di tutto ciò. Non stiamo sottovalutando la sfida ed è una delle difficoltà che abbiamo". 

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT04, Sergio Perez, Red Bull Racing RB19, Fernando Alonso, Aston Martin AMR23

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT04, Sergio Perez, Red Bull Racing RB19, Fernando Alonso, Aston Martin AMR23

Ci sono state teorie sulla collaborazione tra i team per coprire strade di sviluppo alternative, come la sperimentazione di diversi concetti di ali, per accelerare il raggiungimento della soluzione migliore. 

Tuttavia, Tombazis è chiaro che un'attività del genere costituirebbe una violazione del regolamento e verrebbe facilmente scoperta dal modo in cui la FIA ispeziona i progetti. 

"È un'attività ovviamente illegale, perché in passato abbiamo controllato componenti simili tra le squadre e poi siamo entrati nel loro processo di sviluppo per vedere come si sono evoluti", ha detto. Non credo che al momento stia accadendo qualcosa di simile. Abbiamo controllato e abbiamo un processo di controllo. È facile? No, non dico che sia facile, è sempre una specie di sfida". 

Ma se Tombazis è fiducioso che la FIA sia in grado di controllare i team che collaborano a stretto contatto, dall'altra parte il rischio maggiore è rappresentato dalle squadre che lavorano da soli. 

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT04

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT04

"L'incentivo principale per due squadre a collaborare non è lo scambio di componenti o la condivisione di una galleria del vento. Si possono avere due team che collaborano, uno nel Regno Unito e l'altro in Argentina, e se due squadra  vogliono comunicare contro le norme, fare telefonate Zoom e far chiacchierare gli ingegneri tra loro, questo è abbastanza fattibile".  

"Non osserviamo i movimenti quotidiani delle persone e non è nostra intenzione farlo. Queste squadre [come AlphaTauri e Red Bull] vengono criticate più spesso per la collaborazione solo perché hanno una proprietà comune o altro, ma non è l'unica coppia di team che potrebbe collaborare. Potrebbero esserci due squadre indipendenti che decidono di guadagnare reciprocamente aiutandosi a vicenda". 

"Non credo che ciò stia accadendo, ma sto solo dicendo che i nostri strumenti per evitare che ciò accada non devono essere legati solo a componenti fisici che vengono venduti da un team all'altro". 

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