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F1: la FIA pensa a nuovi test per valutare la flessione delle ali

LA FIA sta pensando a nuovi test per cercare di evitare che i team con maggiori budget possano aggirare le verifiche sulla flessibilità delle ali.

Rd Bull Racing RB 16, dettaglio dell'ala posteriore

Foto di: Giorgio Piola

La FIA sta pensando di cambiare le modalità dei test sulla flessibilità delle ali posteriori delle monoposto di Formula 1. L'obiettivo è frenare l'aggiramento delle regole da parte dei team che dispongono di più risorse in ricerca e sviluppo.

Da anni ormai l'organo di governo delle corse automobilistiche ha condotto test statici sulle ali posteriori nel tentativo di garantire che i team non possano far flettere le ali posteriori quando le monoposto sono in movimento per cercare di ridurre la resistenza aerodinamica.

Attualmente la FIA conduce due prove: una verticale e una orizzontale, a monoposto statica. La prima prova richiede che l'ala posteriore non debba flettere più di 7 mm in orizzontale quando viene applicato un carico di 500N (50,98 chilogrammi) in orizzontale.

La seconda prova richiede che l'ala posteriore possa flettere non pi di 2 mm in verticale quando viene applicato un carico di 200N (20,39 chilogrammi) in verticale.

Tuttavia i progetti dei team sono diventati così sofisticati da essere in grado di assicurare che l'ala posteriore sia abbastanza robusta da superare entrambe le prove statiche, ma che sia anche in grado di flettere più del consentito quando è in movimento, così com'è stato possibile notare da alcune riprese al Gran Premio di Stiria.

Un esempio evidente è stato l'alettone posteriore di Max Verstappen. Questo, nella lotta con Valtteri Bottas, è stato visto muoversi in maniera considerevole.

Notata questa cosa da parte della Federazione Internazionale, è stato deciso di adottare contromisure per eliminare questa falla andando a cambiare le modalità di valutazione della flessibilità delle ali a monoposto statica.

"Non stiamo parlando nello specifico della Red Bull o di altri team, ma stiamo valutando la flessibilità delle ali posteriori", ha dichiarato Nikolas Tombazis, responsabile tecnico della FIA.

"Stiamo valutando di apportare miglioramenti al regolamento sui test per la flessione delle ali in un futuro non troppo lontano. Vogliamo farlo con ragionevole attenzione e non affrettare le cose, facendo una scelta sbagliata".

"Le migliori regole di flessione per l'elasticità aerodinamica sono quelle che più si avvicinano ai casi di carico reale che un'ala può avere in pista. Quindi, in altre parole, la forza a cui è soggetta un'ala è verso il basso e all'indietro di circa, diciamo, 40 gradi. O giù di lì".

"Attualmente mettiamo sulle ali pesi che valutano la flessione orizzontale all'indietro e una verticale, uniti a carichi minori che valutano altre situazioni. Pensiamo che questi parametri di valutazione siano ormai superati e i team potrebbero avere altri criteri di progettazione delle loro ali, in modo da essere più resistenti per passare i parametri richiesti dalla FIA, nonché le verifiche, ma esserlo meno dove si carica l'aerodinamica posteriore".

"Vorremmo affrontare questo aspetto. Non sarà un lavoro di breve durata, servirà tempo. Ma è sulla nostra lista dei nostri lavori per il futuro".

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