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Intervista
Formula 1 GP di Monaco

F1 | FIA: indagine su Perez a Monaco solo se qualcuno fa reclamo

La FIA ha dichiarato di essere disposta ad avviare un'indagine sull'incidente di Sergio Pérez durante le Qualifiche del Gran Premio di Monaco se verrà presentato un reclamo formale riguardo al comportamento del messicano.

Sergio Perez, Red Bull Racing RB18

Tuttavia, venerdì l'organo di governo dell'automobilismo è stato chiaro: finora non è stato presentata alcuna protesta e al momento non c'è l'intenzione di procedere.

Il rifiuto di Max Verstappen di accettare gli ordini di scuderia al termine del Gran Premio del Brasile della scorsa settimana è stato causato dal suo fastidio per un diverbio non meglio specificato avvenuto con Pérez all'inizio dell'anno.

Sebbene il Campione del Mondo si sia rifiutato di approfondire il problema specifico, è opinione diffusa nel paddock della F1 che esso riguardi ciò che è avvenuto durante l'ultima manche della Q3 a Monaco in maggio.

L'incidente del sudamericano al 'Portier', avvenuto poche curve dopo essersi bloccato e aver vanificato ogni possibilità di migliorare il suo secondo run, ha fatto scattare la bandiera rossa, e nessuno ha potuto migliorare il proprio tempo.

Questo è stato particolarmente frustrante per Verstappen, che sembrava in procinto di ottenere la pole position. Pérez insiste sul fatto che il suo incidente è stato un vero e proprio errore commesso mentre spingeva al limite, ma il tutto è tornato a galla per via del fastidio mostrato dal suo compagno.

Si è persino ipotizzato che i nuovi sospetti sul giro - e in particolare le domande poste sulle telemetrie dell'acceleratore che appaiono molto diverse rispetto ai giri precedenti - potrebbero indurre la FIA a esaminare la questione per assicurarsi che non sia accaduto nulla di spiacevole.

Tuttavia, il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha dichiarato che in assenza di reclami formali sulla questione, non c'è bisogno di procedere.

Mohammed ben Sulayem, FIA President, talks with Red Bull Racing Team Principal Christian Horner and Max Verstappen of Red Bull Racing

Mohammed ben Sulayem, FIA President, talks with Red Bull Racing Team Principal Christian Horner and Max Verstappen of Red Bull Racing

Photo by: Motorsport Images

"Non c'è stato nessuno che abbia detto di volere un'indagare da parte nostra - ha spiegato, parlando con alcuni media, tra cui Motorsport.com, durante il Gran Premio di Abu Dhabi - Se c'è qualcosa da verificare, siamo più che felici di farlo. Una cosa che vorrei chiarire è che non sono timido o impaurito nel dover condurre o approfondire se c'è un problema. Non mi nasconderò".

"Alzerò la mano e dirò se c'è un problema con la FIA. Altrimenti no nsi migliorerà mai e non ci sarà una evoluzione delle cose".

Un incidente provocato apposta per bloccare la pista durante le qualifiche potrebbe essere considerato una grave violazione delle regole.

L'articolo 37.5 del regolamento sportivo della F1 recita: "Qualsiasi pilota che partecipi a una sessione di prove che, a giudizio dei commissari sportivi, si fermi inutilmente sul circuito o ostacoli inutilmente un altro pilota sarà soggetto alle sanzioni previste nell'articolo 37.4".

Inoltre, anche sbattere deliberatamente per far uscire una bandiera rossa in una sessione può essere considerato antisportivo.

L'articolo 12.2.1.c del Codice Sportivo Internazionale della FIA stabilisce: "Qualsiasi condotta fraudolenta o atto pregiudizievole per gli interessi di una competizione o dello sport automobilistico in generale verrà punito".

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