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F1 | FIA allenta la TD39 per Singapore: l'asfalto troppo ondulato

I commissari tecnici della Federazione Internazionale hanno portato una correzione alla direttiva tecnica TD39 che dal GP del Belgio ha imposto una metrica per il controllo delle oscillazioni del telaio: siccome su pista come Singapore le asperità del tracciato possono condizionare il rilevamento corretto dei dati è stato deciso di non registrare i valori che superano forze di 7G.

Sergio Perez, Red Bull Racing RB18

Foto di: Red Bull Content Pool

La FIA ha deciso di modificare la metrica AOM con la quale i commissari tecnici controllano le oscillazioni nel telaio per il rispetto della norma anti porpoising che è entrata in vigore in occasione del GP del Belgio a Spa-Francorchamps.

Motorsport.com ha appreso che l’algoritmo è stato modificato per il Gran Premio di Singapore per evitare che alcune monoposto potessero andare oltre i limiti della norma a causa delle forti oscillazioni che saranno causate dal fondo stradale cittadino.

Ricordiamo che la FIA ha introdotto in Canada la direttiva tecnica TD39 che era stata emanata a seguito delle lamentele di alcuni piloti che ritenevano i saltellamenti dovuti al porpoising causa di pericolo, per adottare poi una metrica sulle oscillazioni del telaio che le squadre non avrebbero potuto superare, altrimenti sarebbero state segnalate ai commissari sportivi per essere sanzionate, fino all’esclusione dagli eventi.

Charles Leclerc, Ferrari F1-75: finora tutti i team hanno rispettato la metrica OAM FIA

Charles Leclerc, Ferrari F1-75: finora tutti i team hanno rispettato la metrica OAM FIA

Photo by: Alessio Morgese

Dopo una serie di discussioni molto accese, la normativa è stata messa a punto ed è entrata in vigore dal Gran Premio del Belgio. Stando alle indicazioni emerse, nessun team finora è andato oltre i limiti concessi, avendo acquisito dati utili a una migliore comprensione sul fenomeno del porpoising.

Tuttavia, c'è un’oggettiva preoccupazione della FIA che in alcune delle gare da qui a fine stagione potrebbero emergere dei problemi sulle piste sconnesso come Singapore e Austin: con l’algoritmo iniziale che misura 10 J/kg per 100 km si è capito che su fondi non piatti c’è il rischio che le deformazioni dell’asfalto possono condizionare pesantemente la media dei dati raccolti, indipendentemente dalla portata del porpoising.

Nikolas Tombazis, delagato tecnico FIA, ha scritto alle squadre per avvisarle che la norma sarebbe stata alleggerita: per evitare che letture della metrica possano essere condizionate da una pista con asperità sull’asfalto è stato deciso di non tenere conto di picchi che andranno oltre forze di 7G, nella consapevolezza che le distorsioni della raccolta dati non è data dal porpoising, ma da asfalto e cordoli.

La presa di posizione della FIA allenta i vincoli: ci sarà chi ne saprà subito approfittare?

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