Ferrari: un quarto di nobiltà, questa volta è stato giusto osare
La squadra del Cavallino grazie al rivoluzionario sistema ibrido ha fatto un importante salto di qualità che ha permesso a Leclerc di essere in lizza per il podio: la Scuderia, dopo i pit stop di Bottas e Verstappen che precedevano la rossa, si è trovata in testa. Ed è nata la voglia di restare in pista per cercare di concludere la corsa senza pit. Il tentativo non è riuscito e Charles si è dovuto accontentare del quarto posto, ma...
Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images
Se non si osa, l’unica certezza è che si perde un’opportunità. I progressi confermati in Turchia dalla Ferrari, grazie alle ‘vitamine’ garantite dalla power unit numero 4, hanno permesso a Charles Leclerc e alla Scuderia di giocare un azzardo, non particolarmente rischioso ma indubbiamente di grande fascino.
Dopo trentacinque giri di gara Leclerc era terzo, a due secondi da Max Verstappen e a sette da leader Valtteri Bottas, grazie ad un ritmo molto veloce e costante che ha consentito al monegasco di restare attaccato ai due battistrada.
Nella prima metà di gara Charles, in alcune fasi, si è confermato anche più veloce di Verstappen, costretto (un po' a sorpresa) a guardarsi le spalle dalla rossa.
Quando Bottas e Verstappen sono rientrati ai box per il pit-stop (rispettivamente giro 37 e 36) Leclerc ha preso il comando della corsa. A quel punto il muretto della Ferrari aveva davanti due scenari: rientrare ai box e proseguire la corsa gestendo la terza posizione, o provare a piazzare un colpo a sorpresa.
Fino a quel momento i piloti che erano passati ad un secondo set di intermedie (Alonso e Ricciardo) non avevano confermato un cambio di passo significativo, ed anche le incognite legate alla possibilità che la pista diventasse da slick non avevano ancora una risposta.
Leclerc e gli strateghi della Ferrari hanno deciso di proseguire. Se la pista fosse diventata da slick Charles sarebbe diventato il candidato numero 1 alla conquista del Gran Premio di Turchia, ma c’era anche un’altra possibilità, ovvero concludere la corsa senza un nuovo set di pneumatici provando a contenere la rimonta di Verstappen, visto che Bottas si è confermato in pochi giri molto più veloce di Charles.
Quindici secondi dietro Leclerc, anche Lewis Hamilton ha provato a giocare lo stesso jolly, proseguendo la corsa pregando di vedere al più presto una traiettoria asciutta. Il desiderio non è stato però esaudito, l’asfalto è rimasto nel limbo che permetteva solo l’utilizzo delle intermedie, e al giro 47 Leclerc è dovuto tornare ai box per il pit-stop che lo ha retrocesso in quarta posizione.
“Sarebbe stato molto, molto difficile terminare la corsa senza fermarsi – ha commentato Leclerc – le gomme posteriori erano davvero finite quando sono entrato in pit-lane per il cambio, ed è per questo motivo che mi sono fermato. Quando i nostri avversari hanno fatto il loro pit-stop ho visto che tenevo il ritmo, ma dopo un po’ di giri il graining che li rallentava si è pulito e hanno cominciato a trovare molta più performance".
"A quel punto abbiamo capito che ci saremmo dovuti fermare anche noi. Ho effettuato il mio pit stop fuori sincronia con gli altri piloti e quindi non ho fatto in tempo a superare la fase di graining e a rispondere agli attacchi. È un peccato aver perso il podio ma la prestazione si è vista e questo è senza dubbio motivo di soddisfazione”.
Lo scorso anno la Ferrari conquistò il terzo posto nel Gran Premio di Turchia (con Sebastian Vettel) senza però dare l’impressione di esserci, mentre la quarta piazza arrivata dodici mesi, dopo pur portando tre punti in meno, ha un peso specifico maggiore.
Carlos Sainz Jr, Ferrari, viene intervistato dopo la gara
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
Una conferma è arrivata anche dalla bella rimonta di Carlos Sainz, che con l’ottavo posto ha portato a sedici punti il bottino di tappa della Scuderia, ora a sette punti e mezzo dalla McLaren nella classifica Costruttori. Il risultato di Sainz avrebbe anche potuto essere migliore senza un problema avvenuto durante il pit-stop, ma lo spagnolo guarda il bicchiere decisamente più pieno che vuoto
“Non dobbiamo avere rimpianti – ha commentato Carlos – è stata una giornata molto positiva, nella quale sono riuscito a avere un ottimo passo, completando dei bei sorpassi e minimizzando la penalità legata alla penalità del motore, che poi era l'obiettivo. Mi sono divertito molto durante la corsa, soprattutto nel primo stint, quando era possibile sorpassare perché non c'era una linea asciutta. Ed è per questo che non posso essere deluso, certo, resta sempre un po' il pensiero su cosa avrei potuto fare senza con il pit-stop lento, visto che mi ha costretto a tornare in pista dietro Ocon e ho perso molto tempo, ma sono contento così”.
Tra Sochi e Istanbul la Ferrari spera di aver superato l’ostacolo motori. Un passaggio importante nella stagione della Scuderia, che non ha solo smartato la quarta power unit (problematica condivisa con gli avversari) ma ha portato in pista motori più prestazionali, e questo è ormai un dato di fatto. A Maranello minimizzano, ma il cambio di passo visto in Russia si è confermato in modo anche più evidente nel weekend di Istanbul, consentendo a Leclerc di tornare a giocare con i grandi e di poter provare un azzardo per tornare a sognare.
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