F1 | Ferrari: silenzio su Sainz, perché il rinnovo non arriva?
Vasseur ha promesso che il rinnovo dei piloti avverrà prima del primo GP 2024: ci sono ancora cinque settimane di tempo per chiudere la trattativa con Carlos, mentre è arrivato il rinnovo di Leclerc a lungo termine. Lo spagnolo punta a un prolungamento di due anni, ma, evidentemente, le parti sono ancora lontane per trovare un accordo. Nel frattempo aleggia la figura di Albon come unica alternativa di mercato possibile al madrileno, ma tutti sperano che si arrivi presto a un buon compromesso.
“Non mi piace iniziare una stagione senza sapere ciò che mi aspetta nel lungo periodo. Ho già avuto esperienze in questo senso con Red Bull e Renault, non è ideale per un pilota professionista non conoscere il proprio futuro. Questa sarà la mia priorità nella pausa invernale, se non sarà possibile dovrò guardarmi intorno”. Era lo scorso mese di luglio, Carlos Sainz in un’intervista concessa a Motorsport.com si era espresso molto chiaramente in merito ai suoi piani alla vigilia della decima stagione in Formula 1.
Mancano meno di cinque settimane al weekend che darà il via al mondiale 2024, quindi c’è la possibilità che la deadline auspicata da Sainz venga rispettata, ma nella migliore delle ipotesi si arriverà agli sgoccioli.
Come era naturale che fosse, l’ufficialità del rinnovo di Leclerc ha reso evidente la parte mancante, ovvero il prolungamento di Carlos. Fermo restando che molto di rado gli annunci delle squadre sono congiunti e che le trattative proseguono sempre su binari separati, resta l’aspetto più evidente, ovvero l’avvicinarsi della scadenza fissata da Carlos. È questo il punto.
Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Carlos Sainz, Ferrari SF-23
Tecnicamente il rinnovo di Sainz appare tra i più scontati. Il suo rendimento nell’arco delle tre stagioni trascorse a Maranello è stato ottimo e l’abbinamento con Leclerc ha creato un tandem tra i più completi del paddock. Charles ha dalla sua un grande talento che gli permette di spiccare in qualifica e nei corpo a corpo, Carlos è un professionista dotato di grande know-how e sensibilità tecnica, doti molto utili agli ingegneri. Parliamo comunque di margini minimi, in entrambi i casi non ci sono lacune, quanto attitudini più spiccate.
Resta il fatto che le trattative tra la Ferrari e i rappresentati di Sainz si sono allungate più del previsto. Sui due fronti il silenzio è totale (prassi in questi casi) lasciando a chi osserva dall’esterno solo margini per ipotizzare scenari. Il 21 aprile del 2022 fu annunciato il rinnovo di Carlos per le stagioni 2023 e 2024, un annuncio che arrivò in un momento particolare per la Scuderia, con Leclerc reduce da due vittorie ad un secondo posto nelle prime tre gare stagionali. Il bilancio di Sainz in quel momento era di due piazzamenti sul podio, ovvero il secondo posto del Bahrain e il terzo di Jeddah.
A distanza di due anni è molto probabile che Carlos abbia avanzato qualche pretesa in più, non solo sul fronte finanziario, ma anche su quello delle garanzie, ad iniziare dalla durata del contratto. Lo scenario è diverso rispetto al 2022 e questo avrà inciso sulle fasi iniziali della trattativa dal fronte ‘pilota’.
Non è un caso che la Ferrari abbia evitato di comunicare la durata dell’accordo con Leclerc, un dato sensibile per comprendere la strategia della Scuderia nel lungo periodo. Se, come si ipotizza, l’accordo è di tre stagioni (con opzione per le successive due) è l’ennesima conferma che a Maranello vedono in Leclerc un asset fondamentale per il futuro.
Photo by: Erik Junius
Frederic Vasseur se la ride con Carlos Sainz, ma il rinnovo dello spagnolo sta diventando più difficile del previsto
In questo scenario per Sainz non è semplice incastrare il suo ruolo. Non si parla di prima e seconda guida (argomento sempre caldo, soprattutto in Italia) quanto di priorità. Hamilton per la Mercedes è sempre stato prioritario rispetto a Rosberg (aspetti commerciali, popolarità, palmares, apprezzamento dei partner), ma questo aspetto non ha comportato differenze di trattamento in pista, così come la conquista del titolo mondiale da parte di Nico.
Oggi la vittoria è tremendamente importante per chi è al timone di una squadra, come ha confermato il recente Gran Premio di Singapore dove tutta la Ferrari ha fatto quadrato intorno a Sainz. I team principal sono diventati come gli allenatori nel calcio, se i risultati non sono in linea con le aspettative diventano la figura maggiormente a rischio.
La Ferrari sa che Sainz rappresenta la miglior scelta possibile per il biennio 2025/26, e Carlos sa altrettanto bene che per la sua carriera restare ancora due anni a Maranello è la miglior opzione. Si tratta di scendere a compromessi, probabilmente qualche riconoscimento in più da parte della Scuderia e accettare un rinnovo meno prolungato del compagno di squadra da parte di Carlos.
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Alex Albon è visto come l'unica alternativa a Sainz per il 2025
D’altronde le alternative non sono dei sicuri passi avanti, e questo vale su entrambi i fronti. Per la Ferrari nel 2025 l’unica vera opportunità è rappresentata da Alexander Albon, per Sainz il passaggio in Audi o Aston Martin, in entrambi i casi si tratta di scelte che, almeno sulla carta, non sembrano essere garanzia di un passo avanti.
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