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Ferrari: si sperimentano ad Austin soluzioni 2022

Le simulazioni della Scuderia per il GP degli Stati Uniti indicano che anche la gara di Austin dovrebbe confermare l'andamento positivo visto in Turchia. I due piloti, senza penalizzazioni, potranno mostrare, si spera in un GP asciuto, il vero potenziale del nuovo ibrido. La squadra di Maranello prosegue la sperimentazione di parti del motore 2022 introducendo pompe e altri accessori allegeriti che andranno sul "Superfast".

Il motore della Ferrari

Il motore della Ferrari

Giorgio Piola

Mattia Binotto analizzando le prossime gare della Ferrari ha messo il bollino… rosso sul GP del Messico, considerando l’appuntamento in altura quello più favorevole alle caratteristiche della SF21.

Il team principal non aveva ancora visto i responsi delle simulazioni del GP degli Stati Uniti: stando alle indiscrezioni, i dati emersi dal lavoro al simulatore indicano una Ferrari in grado di fare nuovamente bella figura dopo le positive indicazioni emerse da Istanbul.

Charles Leclerc e Carlos Sainz, liberi da penalizzazioni per aver montato la power unit 4 dotata del nuovo sistema ibrido, possono mostrare, si spera in un appuntamento non condizionato dalla pioggia, il pieno potenziale dello 065/6 EVO per conquistare quei punti utili a colmare i 7,5 punti che separano la squadra del Cavallino dalla McLaren, nella battaglia per il terzo posto nel mondiale Costruttori.

La Scuderia non è andata in Texas con l’ambizione di ripetere il successo di Kimi Raikkonen nel 2018 con la SF71H, ma l’intenzione è di proseguire quel lavoro di avvicinamento alla stagione 2022 che dovrà riportare la Ferrari fra i protagonisti della lotta iridata.

Carlos Sainz nell’intervista esclusiva concessa a Motorsport.com non ne ha fatto mistero: “Ho la certezza che in Ferrari abbiamo fatto un lavoro incredibile negli ultimi anni con l’obiettivo di costruire una squadra vincente. Come ho detto, non so se il 2022 sarà l'anno giusto, ma di sicuro è la prima possibilità di provarci".

E, quindi, oltre a cercare i risultati che permettano al Cavallino di centrare l’obiettivo di stagione, c’è anche un impegno a provare sulla SF21 tutto quello che può essere trasferito sulla monoposto 2022 nel rispetto dei vincoli di regolamento.

È vero che la power unit è congelata negli sviluppi delle parti chiaramente definite dalla FIA, ma, tanto per fare un esempio, ci sono accessori che non rientrano nei componenti bloccati come le pompe dell’olio o della benzina e possono essere liberamente sostituiti.

Ad Austin verranno utilizzate delle soluzioni che prefigurano l’unità endotermica del 2022: saranno utilizzate pompe più leggere che dovranno superare il vaglio dell’affidabilità, in modo da assicurare da qui alla fine della stagione dei test di durata in macchina che permetteranno di omologare una power unit “Superfast” con meno incognite sulla durata, visto che il progetto di Wolf Zimmermann si preannuncia con alcuni concetti innovativi.

La Ferrari, insomma, guarda all’ultima parte della stagione con uno sguardo ottimistico, nella speranza di cominciare a raccogliere i frutti di un lungo lavoro, spesso oscuro, che anticipa già adesso alcuni contenuti tecnici che dovranno trainare l’effettivo rilancio atteso l’anno prossimo…

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