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Analisi
Formula 1 GP di Abu Dhabi

F1 | Ferrari si gioca la partita con una mappa di motore spinta

Leclerc e Sainz in seconda fila nel GP di Abu Dhabi sono il massimo bottino che la Scuderia poteva sperare dopo le qualifiche, ma la rossa a Yas Marina sembra aver trovato sia un buon passo nell'ultimo long run che una velocità massima da non sfigurare nel confronto con la Red Bull. Sul piatto dell'ultima gara ci sono il secondo posto nel mondiale Costruttori e il titolo da vice-campione del mondo per Charles. Vediamo come si prepara la squadra di Maranello...

Charles Leclerc, Ferrari F1-75

La Ferrari che non t’aspetti. Ad Abu Dhabi in qualifica è emerso l’orgoglio ferrarista dopo prove libere un po’ pasticciate nelle quali non è emerso l’effettivo potenziale della F1-75. La rossa non è più la monoposto di riferimento del Circus com’era a inizio campionato, ma pur essendo la Scuderia quella fra i top team che ha chiuso per prima lo sviluppo della vettura, il gap che viene pagato alla concorrenza non è abissale come era sembrato in Messico.

Charles Leclerc e Carlos Sainz domani scatteranno dalla seconda fila: Max Verstappen sembra imprendibile e se riuscirà a partire davanti guarderà tutti dagli specchietti, mentre Sergio Perez è solo 40 millesimi davanti al monegasco, segno che la partita per il secondo posto nel mondiale piloti è aperta, apertissima…

Leclerc si complimenta con il poleman Verstappen dopo le qualifiche di Abu Dhabi

Leclerc si complimenta con il poleman Verstappen dopo le qualifiche di Abu Dhabi

Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images

Il primo dato che emerge dal sabato di Yas Marina è che la Scuderia è una squadra solida: le turbative sull’affaire Binotto non hanno condizionato il team che ha mantenuto la barra a dritta. La macchina che è scesa in pista nelle prove libere non era certo la più competitiva: troppo carica aerodinamicamente nell’ala posteriore e poco prestazionale nel passo gara al venerdì, tanto che Red Bull e Mercedes sembrava ne avessero di più.

Non è la prima volta in questa seconda parte della stagione che la rossa fatica nell’approccio alla pista, ma nella notte fra venerdì e sabato c’è stato un lavoro certosino che ha portato la F1-75 a un ribaltamento del setup: nelle libere FP3 si è visto un long run molto più convincente con entrambi i piloti, segno che si è puntato al risultato in gara, tralasciando il giro secco.

Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Photo by: Gareth Harford / Motorsport Images

A Maranello si sono tenuti in saccoccia la possibilità di usare dalla qualifica una mappa di motore più estrema, andando a spremere quella cavalleria che lo 066/7 è in grado di tirare fuori, ma che troppo spesso viene tenuta a freno temendo l’affidabilità e le possibili rotture.

Ad Abu Dhabi abbiamo visto una Ferrari che con l’ala in configurazione Canada/Silverstone non ha sfigurato affatto con la Red Bull RB18: il gap è sceso a un paio di chilometri all’ora nei due lunghi rettilinei, anche con il DRS aperto.

La Scuderia, dunque, ha deciso di andare all’attacco sia per difendere il secondo posto nel Costruttori dalla Mercedes, sia per portare Leclerc davanti a Perez per il ruolo da vice-campione del mondo.

Carlos Sainz, Ferrari F1-75

Carlos Sainz, Ferrari F1-75

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

La sensazione è che la Ferrari giochi la partita puntando su una gara a due soste nella quale i piloti dovranno preoccuparsi poco di salvaguardare le gomme se riusciranno a farle entrare nella giusta finestra di funzionamento come è successo sabato mattina con temperature di una decina di gradi superiori a quelle che si vedranno durante il GP.

La F1-75 se confermerà in gara il passo che abbiamo visto nel long run può ambire ai due obiettivi che sono nel mirino. Charles Leclerc ha saputo spremere la rossa: sebbene abbia accusato un decadimento della gomma maggiore rispetto alle Red Bull, il monegasco è risultato il più veloce nell’ultimo settore, mettendoci del suo con le sue capacità di guida e di controllo.

Charles si è attribuito un paio di sbavature in curva 6 e 7 che sono state causate dalla voglia di forzare la staccata, dopo aver percorso un primo tratto di pista che era perfettamente sovrapponibile a quello del poleman Verstappen, ma oggi la sua macchina non è la RB18.

Carlos Sainz, Ferrari F1-75, durante una sosta ai box

Carlos Sainz, Ferrari F1-75, durante una sosta ai box

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

Carlos Sainz il suo meglio lo ha dato nel primo run della Q3 e poi ha saputo togliere solo qualche millesimo per migliorare la sua prestazione, ma avere due rosse in seconda fila è una garanzia che la Ferrari ha il potenziale per chiudere la stagione con un risultato che ridia entusiasmo e motivazione a un gruppo che deve affrontare un lungo inverno con l’obiettivo di riaprire una sfida iridata con la Red Bull e la Mercedes…

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