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Ferrari: Schumacher e Ilott chiudono il test con la SF71H

Dopo la giornata di Carlos Sainz, oggi è stato il turno di Mick Schumacher e Callum Ilott, due piloti della FDA, che si sono alternati sulla SF71H a Fiorano.

Callum Ilott, Ferrari SF71H

Callum Ilott, Ferrari SF71H

Ferrari

A Fiorano è tornato il silenzio dopo due giorni di test con la SF71H, la monoposto di tre anni fa che ha trovato una sua seconda giovinezza. La Scuderia ha deciso di puntare sulla Rossa del 2018 per portare avanti il lavoro di crescita dei giovani piloti della FDA, affiancando ai talenti da far maturare anche l’attività dei due conduttori titolari.

Prima del GP del Made in Italy e dell’Emilia Romagna era stato Charles Leclerc a collezionare circa 400 km, mentre ieri è stato il turno di Carlos Sainz che si è sciroppato la distanza di un GP fra frequenti soste e controlli.

Oggi i riflettori si sono accesi su Mick Schumacher, pilota della Ferrari Driver Academy che è stato girato alla Haas per la sua stagione di debutto in F1, e su Callum Ilott.

L’inglese è rimasto senza un volante ma è stato dirottato dalla Scuderia a correre nel GT World con la 488 GT3 divisa con Davide Rigon e Antonio Fuoco, mantenendo lo status di test driver di F1. E in virtù di questo ruolo il britannico di Cambridge ha chiuso la due giorni di F1 sulla pista di casa del Cavallino.

Tanto Mick Schumacher che Callum Ilott hanno avuto la possibilità di effettuare il programma previsto, senza cercare i tempi, (passo nei giri veloci intorno ai 57 secondi), ma lavorando su run molto brevi con due tornate cronometrate e un giro di cool down fatto in rilascio dalla prima curva al Tornantino, prima di un nuovo lancio.

I due giovani piloti disponevano di gomme Pirelli demo a mescola media (gialla), mentre ieri Sainz ha usato l’intera gamma, compreso un treno di non colorate ma catalogate come pneumatici Academy che non hanno niente da spartire con quelli in uso nei GP.

C’è stata anche la pioggia a metà pomeriggio a bagnare l’asfalto. Più o meno a metà turno di lavoro di Mick e Callum c’è stata una sosta longa ai box e i meccanici del Cavallino hanno lavorato sul retrotreno della Rossa.

C’è chi ha avanzato l’ipotesi che a Maranello stiano sperimentando la simulazione delle ruote sterzanti posteriori, soluzione che Mercedes e, di recente, anche Red Bull, hanno adottato sulle loro vetture.

Niente di illegale perché la correzione dell’angolo delle ruote posteriori avverrebbe con un sistema passivo funzionante solo nelle curve lente. L’effetto sterzante lo si otterrebbe agendo su parametri di motore, differenziale e brake by wire, sfruttando la coppia resistente e la flessibilità degli elementi della sospensione. Si tratterebbe di un esercizio molto complicato da mettere a punto che richiede un grande lavoro che non si può fare solo al simulatore.

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