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Ferrari: Sainz con le soft scommette su una gara a due soste

Se Leclerc con le medie adotterà una strategia simile a quella degli avversari, lo spagnolo sarà costretto ad essere aggressivo nei primi giri del GP degli Stati Uniti partendo con le gomme soft. Carlos, pur dovendo anticipare il pit stop rispetto agli avversari, potrà fare affidamento su una gara che si orienterà alle due soste a causa dell'elevato degrado degli pneumatici.

Carlos Sainz Jr, Ferrari SF21

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Tra i piloti che occuperanno le prime nove posizioni della griglia di partenza del Gran Premio degli Stati Uniti solo Carlos Sainz prenderà il via con gomme soft. Prima del via del turno di qualifica nel box Ferrari avevano più piani in vista delle tre sessioni, ed il principale prevedeva il passaggio alla Q2 utilizzando un solo set di soft, come confermato subito da Sainz.

Charles Leclerc ha dovuto utilizzare due treni di gomme ‘rosse’ a causa di un primo ‘run’ non particolarmente veloce.

Al via della Q2 il monegasco si è trovato in una posizione svantaggiata rispetto al compagno di squadra ed, infatti, Leclerc ha dovuto utilizzare subito il solo set di gomme medie a disposizione, mentre Sainz ha potuto pianificare un primo ‘run’ con gomme soft per poi passare al set di gialle, avendo anche lui a disposizione un solo treno di medie.
“Eravamo fiduciosi che la pista sarebbe migliorata e che avrei potuto battere il tempo che avevo ottenuto con le Soft”, ha confermato Sainz.

Con il set di medie Leclerc ha sfruttato un buon momento della pista ottenendo subito il crono di 1’33”928, un tempo migliore di due decimi rispetto a quello che gli aveva consentito di chiudere al comando la Q1, mentre Sainz con le soft ha fermato i cronometri sul tempo di 1’34”126.

I riscontri con le ‘gialle’ hanno colto di sorpresa molte squadre, una buona notizia per Sainz, che si è preparato al secondo ‘run’ montando il set di medie. Poi la doccia fredda: Carlos non è andato oltre il tempo di 1’34”388, confermando così il crono precedente (ottenuto con le soft) come quello del passaggio alla Q3.

Ma cosa è successo?
“Nella seconda parte del Q2 si è alzato molto il vento – ha poi spiegato Sainz - la pista è risultata più lenta e tutti abbiamo faticato ad andare più veloci”.

“Aver stabilito il mio miglior giro in questa fase con la mescola media è stato un bel vantaggio in vista della gara”, ha ribadito Leclerc, mentre Sainz non l’ha presa bene: “C’è qualcosa da analizzare, perché sono stato l’unico a scendere in pista con le soft (ad inizio Q2) poi le condizioni sono peggiorate e non mi è stato possibile passare il turno con le medie, che era il nostro obiettivo”.

In questo caso la Ferrari non ha molto da rimproverarsi. Il muretto box ha messo Sainz nelle condizioni di poter utilizzare l’unico set di medie a disposizione nel secondo ‘run’, seguendo le normali procedure, e nessuno poteva prevedere che il vento sarebbe diventato una variabile così significativa.

Il prezzo che Sainz pagherà oggi in gara è quello di dover anticipare la sua prima sosta, con il rischio di ritrovarsi in un traffico maggiore rispetto a chi avrà la possibilità di ritardare al massimo il suo pit-stop.

“Non potrò allungare più di tanto il primo stint – ha ribadito Sainz - e sarà penalizzante in una gara come quella che ci aspetta, vuol dire partire col piede sbagliato”.

Un’analisi corretta, quella di Carlos, ma ci sono due aspetti da tenere presenti. Il primo è che la gara sarà su due soste, quindi non avrà l’aggravante di dover effettuare un pit-stop in più degli avversari. Nelle prime fasi della corsa potrà poi contare su una gomma che, almeno nelle tre tornate iniziali, dovrebbe garantirli un buon grip.

Sarà comunque una gara in cui il fattore gomma sarà destinato ad essere protagonista, a causa del degrado che i team si aspettano soprattutto sull’asse posteriore.

Uno scenario confermato da Laurent Mekies: “Si preannuncia una corsa durissima, sia per i piloti che per le monoposto. Ci aspettiamo temperature molto elevate, che influiranno sulla gestione degli pneumatici, messi già alla prova da un asfalto di per sé molto abrasivo. Il lavoro di preparazione della strategia e della sua esecuzione sarà fondamentale”.

“Adesso è il momento di concentrarci su come far funzionare al meglio la mia strategia domani – ha ribadito Sainz - abbiamo un buon passo, così come sensazioni positive dalla vettura. Sappiamo che dovremo essere aggressivi, aspettiamo e vedremo come evolverà la gara”.

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