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F1 | Ferrari: quale posto nella sfida con Red Bull e Aston Martin?

La Scuderia non ha cercato il giro secco, lavorando nelle libere di Jeddah per la gara. Red Bull e Aston Martin sembrano davanti alle rosse, ma non è da escludere che le SF-23 abbiano girato con più benzina e con mappature poco estreme. Leclerc con 10 posizioni di penalizzazione sulla griglia cerca di costruire una rimonta in gara. Deludono le Mercedes insidiate dalle Alpine, mentre le RB19 sembrano godere di un vantaggio che potranno sfruttare.

Carlos Sainz, Ferrari SF-23

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Al termine della prima giornata di attività in pista sul circuito di Jeddah, in uno scenario abbastanza chiaro è emerso un interrogativo, e riguarda la Ferrari. Nell’analisi dei valori in campo è difficile capire a cosa potrà puntare la Scuderia, se sarà in grado di balzare alla ribalta in qualifica e prendersi il ruolo di seconda forza (sulla leadership Red Bull ci sono pochi dubbi) o se, come visto oggi, deve temere il ritmo dell’Aston Martin.

Il problema non sono le simulazioni di qualifica, che hanno visto Leclerc e Sainz rispettivamente in nona e decima posizione, perché i giri di entrambi non sono stati puliti e anche il traffico ha avuto il suo ruolo. Ma nei long-run non ci sono stati imprevisti.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19

Photo by: Mark Sutton

Non è un segreto che il venerdì le mappature dei motori del Cavallino non siano le più prestazionali, ma non è una scelta della sola Ferrari. Anche Red Bull (oggi ha utilizzato la mappa 3 delle 5 a disposizione) e Aston Martin non hanno dato fuoco alle polveri, poi ci può stare che in qualifica la power unit del Cavallino abbia qualcosa in più.

Sul passo gara Sainz (con soft) si è confermato in linea con i tempi di Verstappen, ma Carlos ha interrotto la sua simulazione dopo 9 giri, mentre Max ha coperto ben 16 tornate senza evidenziare un calo di prestazioni.

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Diversi invece i verdetti arrivati con la mescola media. Leclerc, Perez e Alonso hanno completato 15 giri ciascuno, e qui la Red Bull ha fatto la differenza: 1’35”096 il ritmo medio di ‘Checo’, contro 1’35”281 di Alonso e 1’35”452 di Leclerc. Non è da escludere che per Charles il programma di lavoro in questo weekend sia diverso dal solito a causa delle dieci posizioni di penalità che lo costringeranno domenica a prendere il via dalla seconda metà dello schieramento, ma proprio per questo dalla sua simulazione di gara ci si attendeva qualcosa in più.

“È difficile avere un’idea della nostra competitività dal momento che le varie squadre avevano programmi diversi – ha commentato Leclerc - le sensazioni in macchina fino a questo punto sono buone. Domani cercheremo di trarre il massimo dalla qualifica ma, dovendo scontare una penalità di dieci piazze sulla griglia, ci concentreremo soprattutto sulla gara e su come recuperare posizioni domenica”.

La giornata della Ferrari si è aperta con l’annunciato cambio di centralina che ha ufficializzato la penalità di Leclerc, ma a sorpresa sia sulla monoposto del monegasco che su quella di Sainz è stata sostituito anche il motore termico.

Un cambio definito ‘precauzionale’ dalla Ferrari, ma è chiaro che qualcosa sul fronte power unit non sta andando come sperato. In passato si sono visti cambi di power unit dopo 2.000/2.500 chilometri per garantirsi sempre il massimo della performance, ma in questo caso si tratta di due V6 che hanno percorso i 500 chilometri complessivi coperti in Bahrain.

George Russell, Mercedes F1 W14

George Russell, Mercedes F1 W14

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

La Ferrari è un cantiere aperto, e non è l’unica squadra in questa situazione. Va peggio a Mercedes, che oggi ha visto vacillare anche il suo ruolo di quarta forza, messo in discussione da un'Alpine apparsa molto a suo agio sul layout di Jeddah.

Mentre Toto Wolff ha ufficializzato che si vedrà una monoposto profondamente rivista nel mese di maggio, Hamilton (sempre più demoralizzato) ha commentato con poche parole il suo venerdì: “È la stessa situazione del Bahrain, siamo ad un secondo e fatico molto a guidare questa monoposto”.

Fernando Alonso, Aston Martin AMR23

Fernando Alonso, Aston Martin AMR23

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Sorride invece Alonso, secondo nella simulazione di qualifica e ‘primo degli altri’ nei long-run. “È stata una buona giornata – ha commentato Fernando - stiamo cercando di ottimizzare il setup e adattarci alle alte velocità di questo circuito. Il nostro obiettivo principale sarà raggiungere nuovamente la Q3”.

E qui emerge la scaramanzia di ‘Nando’, che prova come da tradizione e tenere basse le aspettative. Per l’Aston Martin l’ingresso in Q3 era un obiettivo importante dodici mesi fa, ma oggi sembra il minimo sindacale. Dietro le due Red Bull c’è proprio lui, e Alonso lo sa benissimo.

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