F1 | Ferrari: prove comparative a Miami con un nuovo diffusore
La Scuderia domani nelle prove libere dovrebbe schierare due SF-23 in configurazione aerodinamica diversa: una in versione standard, mentre l'altra proverà un estrattore modificato. Per il circuito cittadino USA è stato deliberato un alettone posteriore da medio carico con il mono-pilone. L'asfalto è stato rifatto in buona parte del tracciato, per cui restano dei dubbi sui valori di grip che potrebbero essere cambiati rispetto allo scorso anno. Salvata la MGU-K cambiata a Sainz a Baku: era ko un sensore.
La Ferrari vuole stare sull’onda: la squadra di Maranello ha deliberato un piano di attacco al GP di Miami che arriva subito dopo le positive indicazioni registrate domenica scorsa a Baku con il primo podio di Charles Leclerc con la SF-23.
Dopo un’attenta analisi dei dati che sono arrivati dall’Azerbaijan, Fred Vasseur avrebbe spinto sull’acceleratore per convincere i tecnici della Scuderia a essere meno prudenti, rispetto all’approccio di un evento che può essere poco indicativo nello sviluppo di una monoposto, dando per scontato l’adattamento della stessa alle caratteristiche del tracciato.
Il retrotreno della Ferrari SF-23 al GP dell'Azerbaijan
Photo by: Giorgio Piola
E allora per quanto riguarda la configurazione aerodinamica vedremo delle novità nel retrotreno, mentre il resto comincerà a cambiare da Imola in occasione del GP dell’Emilia Romagna. Osserveremo un’ala posteriore da medio carico associata nuovamente al mono-pilone, dopo che nel weekend precedente era stato rispolverato il supporto doppio.
Nel pacchetto delle novità c’è anche una modifica al diffusore che dovrebbe andare nella direzione dello stallo a certe condizioni di carico aerodinamico, nel tentativo di avvicinare la Red Bull sul suo terreno favorito che è quello delle alte velocità a DRS aperto.
Per trarre utili indicazioni è possibile che ci sia l’allestimento di due monoposto diverse: una in versione standard come l’abbiamo vista a Baku e l’altra con le novità, in modo da raccogliere i dati necessari nel primo turno di prove libere su una pista che ha cambiato le caratteristiche dell’asfalto visto che il manto è stato rifatto in molte parti e potrebbe aver cambiato i valori di grip.
Il primo turno potrebbe essere dedicato alle verifiche aerodinamiche, mentre il secondo sarà specificatamente orientato al setup e alla comprensione delle gomme per cui gli ingegneri lavoreranno per ridurre l’usura degli pneumatici, grande difetto da correggere della SF-23: vedremo se sarà seguita la teoria della graduale riduzione del camber, nella speranza di limitare i surriscaldamenti nocivi.
Carlos Sainz, Ferrari SF-23
Photo by: Ferrari
C’è un’altra notizia positiva: sulla SF-23 di Carlos Sainz a Baku era stata smarcata una nuova MGU-K, alimentando le voci sull’affidabilità limitata della power unit Ferrari. Le indagini svolte sull’elemento sostituito hanno rivelato che non c’era nessuna rottura, ma solo un sensore che era andato in crisi. Il motogeneratore, che carica l’energia cinetica e trasmette all’albero motore del 6 cilindri la potenza elettrica, torna nella disponibilità del pilota spagnolo.
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