F1 | Ferrari più "bilanciata": muso corto e sospensione... bassa
Enrico Cardile ha spiegato quali sono stati gli interventi che i tecnici del Cavallino hanno apportato alla SF-23 rispetto alla progenitrice F1-75 nella parte anteriore della rossa. Si è cercato di recuperare il carico perduto con l'adozione delle nuove regole aerodinamiche che hanno imposto il marciapiede del fondo più alto di 15 mm. Con l'alleggerimento di molte parti si è dovuto cercare anche il miglior bilanciamento sfruttando la zavorra.
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Ferrari SF-23 più la si osserva e più mostra delle differenze dalla F1-75 dello scorso anno. Se non ci lasciamo condizionare dall’eclatante novità data dal bypass duct che gli aerodinamici di Maranello hanno deciso di introdurre nella pancia della rossa fin dal primo giro in pista a Fiorano, la vettura curata da Enrico Cardile esalta una serie di aggiustamenti che sono stati fatti per raggiungere alcuni degli obiettivi di progetto.
Ferrari SF-23: ecco il bypass duct
Photo by: Giorgio Piola
Il tema del peso è stato importante, quanto quello del bilanciamento: la squadra del Cavallino ha lavorato per ridurre la massa (i radiatori per il raffreddamento del motore 066/7 sono più piccoli e lo stesso telaio è stato alleggerito), e lo stesso muso è più corto: non arriva al profilo principale dell’ala, ma si allaccia al secondo elemento. Il naso testimonia un risparmio di peso, per quanto abbia reso più difficile il superamento del crash test frontale per ottenere l’omologazione della FIA, disponendo di minore superficie.
Ferrari SF-23: dettaglio del muso più corto
Photo by: Ferrari
L’intreccio fra il guadagno di peso con le esigenze aerodinamiche e di bilanciamento hanno portato la rossa a cambiare nella parte anteriore più di quanto possa essere sembrato a prima vista…
“La SF-23 è un’evoluzione della macchina con cui abbiamo corso l’anno scorso, ma in realtà è stata tutta integralmente riprogettata. In aerodinamica l’obiettivo era duplice: migliorare il carico verticale riguadagnando quello che è stato perso per i nuovi regolamenti aerodinamici e ottenere le caratteristiche di bilancio che ci eravamo prefissati”.
Ferrari SF-23, dettaglio del telaio abbassato per gli attacchi della nuova sospensione anteriore
Photo by: Giorgio Piola
“Il comparto sospensione è stato completamente ridisegnato, da una parte per assecondare gli aerodinamici a ottenere i risultati che ci eravamo fissati, per cui si sono adattate le geometrie della vettura ale nuove strutture di flusso che si sono generate con i nuovi regolamenti senza trascurare la possibilità di aumentare le capacità di regolazione in pista della vettura”.
Ferrari SF-23: dettaglio della sospensione anteriore push rod
Photo by: Ferrari
Cardile ha spiegato che i triangoli anteriori della sospensione anteriore che erano posizionati più in alto nel 2022 sono stati abbassati: “Siamo passati da una configurazione con track road alto ad una configurazione con track road basso”, facendo capire che la modifica serve a laminare i flussi in modo tale che i bracci e possano contribuire a un recupero di una parte del carico perso con il marciapiede del fondo rialzato di 15 mm.
Anche il tema del bilanciamento aerodinamico è diventato importante: le nuove gomme anteriori Pirelli hanno comportato un aggravio di peso di circa 1,5 kg (per questo motivo la FIA hi riportato a 798 kg il valore minimo che, invece, inizialmente era stato portato a 796 kg) rispetto agli pneumatici 2022, per cui si sono resi necessari degli adeguamenti nella distribuzione dei pesi che sono possibili anche spostando le zavorre.
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