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Ferrari: perfetta nelle strategie e nell'uso delle gomme

La squadra del Cavallino ha collezionato 27 punti per la classifica del mondiale Costruttori, facendo il bottino più grosso della giornata. La Scuderia ha azzardato scelte strategiche coraggiose ma azzeccate. Ottimo il ritorno al podio di Vettel, mentre Leclerc si è lasciato andare in uno sfogo via radio per aver buttato alle ortiche un secondo posto che era alla sua portata. La Rossa ha ribaltato con una gara consistente le deludenti qualifiche del sabato.

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Ventiquattr’ore dopo un sabato vissuto all’insegna della delusione, la Ferrari porta a casa il miglior bottino di tappa della stagione 2020 in un Gran Premio di Turchia i cui esiti sono stati incerti fino alla bandiera a scacchi. Il terzo posto di Vettel ed il quarto di Leclerc hanno garantito 27 punti in una classifica Costruttori che ha visto la Ferrari portarsi a 6 punti dalla Renault e a 19 dalla McLaren. La gara, come ipotizzato prima del via, è stata una delle più imprevedibili degli ultimi anni, con una pista di difficile comprensione che ha messo in crisi squadre e piloti.

In una giornata che ha complicato molto la vita degli strateghi, la Ferrari ha avuto il merito di infilare in modo impeccabile tutte le scelte, consentendo a Vettel di concretizzare il vantaggio di una partenza perfetta (che ha permesso al tedesco di portarsi in quarta posizione dopo essere scattato dall’undicesimo posto) e a Leclerc di recuperare terreno dopo un avvio tutt’altro che felice, che lo ha visto scivolare dalla dodicesima alla quindicesima posizione.

Strategia perfetta per Charles e Seb

La prima scelta (non semplice) fatta dal muretto del Cavallino è stata la chiamata ai box di Leclerc dopo soli sei giri di gara per passare dalle gomme full-wet montate al via alle intermedie, una lettura ottima delle condizioni della pista. Il monegasco prima di entrare in pit-lane era quattordicesimo a cinquantadue secondi da Lance Stroll, leader della gara, sette tornate dopo (quando anche gli avversari hanno completato le loro soste) Leclerc è sfilato nono.

Anche la seconda chiamata ai box di Leclerc, avvenuta al giro 30 (Charles era nono a 28 secondi da Stroll) è stata perfetta. La Ferrari ha nuovamente giocato d’anticipo, in un momento in cui tutte le squadre rimandavano la seconda sosta per valutare se sarebbe stato possibile un passaggio alle slick.

I piloti hanno girato a circa due secondi dal cross-over per passare alle gomme da asciutto, ma quel tempo non arrivava. La Ferrari ha rotto gli indugi con la sosta di Leclerc (puntando nuovamente sulle intermedie) ed è stata una chiamata perfetta, come confermato dal ritmo velocissimo del monegasco che lo ha proiettato dopo dieci giri davanti a Vettel, in quinta posizione.

Su Seb la Ferrari ha agito in modo più sicuro, valutando prima i riscontri che arrivavano da Leclerc (il tedesco ha effettuato le sue soste due giri dopo il compagno di squadra) anche se il rovescio della medaglia per Seb è stato la perdita di qualche secondo nei confronti del compagno di squadra.

Nel primo stint di gara Vettel si è confermato più consistente di Leclerc, riuscendo non solo a guadagnare molte posizioni, ma anche a scaldare molto rapidamente le full-wet (il grande timore di tutti i piloti al via) mettendosi in una condizione perfetta per difendersi dagli attacchi di Verstappen in modo impeccabile.

Con le intermedie è stato Leclerc a confermarsi più veloce, al punto da raggiungere e superare il compagno di squadra al giro 39. Il monegasco si è lanciato alla caccia di Sergio Perez per far sua la seconda piazza, ma ha pagato caramente l’errore in frenata alla ‘12’ che gli è costato due posizioni.

Per la Ferrari è cambiato poco, per i due piloti decisamente di più, con Vettel che ha trovato la soddisfazione del primo podio stagionale mentre Leclerc ha sfogato via-radio la sua delusione.

Neanche l’intervento da casa di Mattia Binotto ha rincuorato Charles, che ha visto per qualche metro la possibilità di conquistare il terzo podio stagionale e la quarta posizione nella classifica di campionato. Obiettivo che resta ancora alla portata (il monegasco è a tre punti da Perez), ma non si può dare per scontato che nelle prossime gare la SF1000 sarà in grado di puntare ai traguardi che in Turchia sono stati alla sua portata.

Le condizioni in cui si è corso a Istanbul hanno mascherato i gap di potenza delle power unit ed esaltato la capacità delle monoposto di portare le gomme nella giusta finestra d’esercizio.

La Ferrari oggi si è confermata una delle migliori monoposto su questo fronte, e ha raccolto i risultati legati di una gestione ottimale degli pneumatici. Il bottino di Istanbul fa classifica e morale, e ha regalato ai tifosi del Cavallino la gioia di lottare per posizioni che contano. In Bahrain, tra due settimane, non sarà facile una conferma a questi livelli, ma l’entusiasmo è sempre un ottimo compagno di viaggio, soprattutto quando bisogna recuperare terreno.

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